dc:description
| - È un istituto tipico della realtà sarda, sorto a carattere privatistico nel Seicento per garantire la sicurezza patrimoniale degli agricoltori e degli allevatori, e trasformato alla fine del Settecento in un pubblico servizio obbligatorio presso ogni comune. Nel XVII e nel XVIII secolo la compagnia barracellare si presenta, infatti, come una speciale squadra di guardie campestri che si rinnova di anno in anno nell'ambito della comunità rurale o urbana e che in cambio dei contributi versati dagli allevatori e dai coltivatori s'impegna a pattugliare il territorio, a proteggere le attività agricole, a prevenire i reati, a sorvegliare i beni rurali e in particolare a risarcire i danni causati da furti, atti vandalici e sconfinamenti del bestiame che siano rimasti impuniti. Con la legge del 21 maggio 1853 alle amministrazioni municipali fu affidato il controllo delle compagnie locali e poichè la nomina dei barracelli era devoluta ai consigli comunali, avvenne che, inizialmente, essi furono per lo più un'emanazione fedele ai gruppi detentori del potere. In molti comuni essi furono strumenti di pressione e di sopraffazione, anziché mezzi di tutela sociale nell'interesse generale. Il deputato Pais Serra nella sua relazione (1896) sulle condizioni economiche e sulla sicurezza pubblica in Sardegna propose una riforma delle compagnie, che portò alla legge 2 agosto 1897, con cui il governo ebbe la delega per emanare un nuovo regolamento (14 luglio 1898). Sostanzialmente rimanevano in...
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abstract
| - È un istituto tipico della realtà sarda, sorto a carattere privatistico nel Seicento per garantire la sicurezza patrimoniale degli agricoltori e degli allevatori, e trasformato alla fine del Settecento in un pubblico servizio obbligatorio presso ogni comune. Nel XVII e nel XVIII secolo la compagnia barracellare si presenta, infatti, come una speciale squadra di guardie campestri che si rinnova di anno in anno nell'ambito della comunità rurale o urbana e che in cambio dei contributi versati dagli allevatori e dai coltivatori s'impegna a pattugliare il territorio, a proteggere le attività agricole, a prevenire i reati, a sorvegliare i beni rurali e in particolare a risarcire i danni causati da furti, atti vandalici e sconfinamenti del bestiame che siano rimasti impuniti. Con la legge del 21 maggio 1853 alle amministrazioni municipali fu affidato il controllo delle compagnie locali e poichè la nomina dei barracelli era devoluta ai consigli comunali, avvenne che, inizialmente, essi furono per lo più un'emanazione fedele ai gruppi detentori del potere. In molti comuni essi furono strumenti di pressione e di sopraffazione, anziché mezzi di tutela sociale nell'interesse generale. Il deputato Pais Serra nella sua relazione (1896) sulle condizioni economiche e sulla sicurezza pubblica in Sardegna propose una riforma delle compagnie, che portò alla legge 2 agosto 1897, con cui il governo ebbe la delega per emanare un nuovo regolamento (14 luglio 1898). Sostanzialmente rimanevano in...
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