@prefix rdf: . @prefix SAN: . rdf:type SAN:conservatore . @prefix xsd: . @prefix rdfs: . rdfs:label "Ordine dei Padri Carmelitani Scalzi. Casa generalizia"^^xsd:string . @prefix dc: . dc:title "Ordine dei Padri Carmelitani Scalzi. Casa generalizia" ; dc:description "La prima sede della Curia generale e pertanto dell'Archivio fu il convento di Santa Mar\u00EDa della Scala (Roma). La vita della curia si svilupp\u00F2 in questo posto dalla fondazione della nuova Congregazione Italiana di Sant'Elia nel 1600 fino al 1735. Nel capitolo generale del 1734 si approv\u00F2 l'acquisto di una nuova casa grande a Roma, che ospitasse oltre la curia generale anche una nuova Scuola per giovani carmelitani di tutte le province della Congregazione di Sant'Elia . Il Collegio Internazionale invece fu costruito nel XX secolo. Il 16 luglio 1935 s'inaugur\u00F2 anche la Facolt\u00E0 Teologica dei Carmelitani Scalzi con sede in Corso d'Italia, 38. Nel 1735 la sede della curia si trasfer\u00EC a Palazzo Barberini nella via dei Giubbonari, n\u00BA 41. I carmelitani ebbero questo palazzo dal principe Francesco Barberini e lo convertirono in convento, adattando l'atrio a cappella dedicata ai Santi Teresa di Ges\u00F9 e Giovanni della Croce. La nuova casa fu benedetta solennemente il 21 gennaio 1735, festa del Sacro nome di Ges\u00F9, dal primo cardinale carmelitano scalzo, Card. Antonio Guadagni, che in questo momento era Vicario di Sua Santit\u00E0. Nel 1759 i Carmelitani Scalzi vendettero il convento, troppo grande e costoso, al Monte di Piet\u00E0. Secondo il P. Ambrosio di Santa Teresa, la sede della curia generale fu trasferita per due anni al Seminario delle Missioni di San Pancrazio (1759-1761). Nel 1759 i Padri Carmelitani Scalzi comprarono palazzo Rocci ( ora palazzo Ricci) in via del Monserrato, n\u00BA 25 e nel 1761 vi portarono la sede della curia ed dell'Archivio. La piccola chiesa aperta al culto era dedicata alla Vergine di Monserrato. La chiesa spar\u00EC con le opere di ristrutturazione del palazzo Rocci (Pallavicini) nel 1880, ordinate dal principe Emilio Alteri. Dal 1857 al 1860 una parte dei religiosi della Casa Generale si stabil\u00EC nei conventi carmelitani di Roma. Alcuni abitarono in Santa Mar\u00EDa della Vittoria, altri in Santa Mar\u00EDa della Scala ed altri nel Seminario delle Missioni di San Pancrazio. Nel 1859 (secondo il P. Ambrosio) e nel 1860 (se diamo retta al libro Roma Carmelitana), la curia degli Scalzi fu trasferita tra via della Panetteria n\u00BA 45 e vicolo dello Scalone, n\u00BA12. Questi terreni erano presso gli orti (giardini) del Palazzo del Quirinale, residenza papale fino al 1870. Attualmente fanno parte della residenza del Presidente della Repubblica italiana. Questa residenza fu comprata da un certo Filippo Gazzani. Ad un lato dell'edificio aprirono al pubblico una piccola chiesa dedicata alla Vergine del Carmine e ai santi fondatori, Santa Teresa di Ges\u00F9 e San Giovanni della Croce. Nel 1873 il governo italiano requis\u00EC tutti i beni degli ordini religiosi. Il 9 settembre di 1884 furono messi all'asta i beni che possedevano i PP. Carmelitani nella via della Panetteria. Poi per 65.000 lire del tempo i Padri carmelitani scalzi ricomprarono quello che gi\u00E0 apparteneva a loro. Cos\u00EC venne descritta la Chiesa (non in vendita) e la casa accanto, sede della Curia generale. Casa in Roma in via della Panatteria, civico n\u00BA 45, e vicolo dello Scalone, civico n\u00BA 12, descritta in catasto al n\u00BA 343 di mappa del Rione II, Trevi, e confinante con la via e vicolo suddetti e con la propriet\u00E0 di Ghobert Pietro e Baracchini Antonio; salvi altri, ecc. Sono esclusi dalla vendita la Chiesetta ossia Oratorio, l'atrio od andito cha la precede e che serve d'ingresso alla medesima da parte del vicolo, il cortiletto, la sagrestia, la scaletta che sale e si limita al piano superiore, in cui sono riservati il coro soprastante la propiet\u00E0 Ghobert, il vano sopra la sagrestia e l'annessa cameretta corrispondente sopra l'altro ingresso, civico n\u00BA 46 di via della Panetteria, pur usso escluso dalla rendita, come quello che mete specialmente alla scaletta mentovata: di conseguenza dovr\u00E0 esser murata la porta di comunicazione fra i detti locali reservati ed il resto della casa." . @prefix ns5: . 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Il 16 luglio 1935 s'inaugur\u00F2 anche la Facolt\u00E0 Teologica dei Carmelitani Scalzi con sede in Corso d'Italia, 38. Nel 1735 la sede della curia si trasfer\u00EC a Palazzo Barberini nella via dei Giubbonari, n\u00BA 41. I carmelitani ebbero questo palazzo dal principe Francesco Barberini e lo convertirono in convento, adattando l'atrio a cappella dedicata ai Santi Teresa di Ges\u00F9 e Giovanni della Croce. La nuova casa fu benedetta solennemente il 21 gennaio 1735, festa del Sacro nome di Ges\u00F9, dal primo cardinale carmelitano scalzo, Card. Antonio Guadagni, che in questo momento era Vicario di Sua Santit\u00E0. Nel 1759 i Carmelitani Scalzi vendettero il convento, troppo grande e costoso, al Monte di Piet\u00E0. Secondo il P. Ambrosio di Santa Teresa, la sede della curia generale fu trasferita per due anni al Seminario delle Missioni di San Pancrazio (1759-1761). Nel 1759 i Padri Carmelitani Scalzi comprarono palazzo Rocci ( ora palazzo Ricci) in via del Monserrato, n\u00BA 25 e nel 1761 vi portarono la sede della curia ed dell'Archivio. La piccola chiesa aperta al culto era dedicata alla Vergine di Monserrato. La chiesa spar\u00EC con le opere di ristrutturazione del palazzo Rocci (Pallavicini) nel 1880, ordinate dal principe Emilio Alteri. Dal 1857 al 1860 una parte dei religiosi della Casa Generale si stabil\u00EC nei conventi carmelitani di Roma. Alcuni abitarono in Santa Mar\u00EDa della Vittoria, altri in Santa Mar\u00EDa della Scala ed altri nel Seminario delle Missioni di San Pancrazio. Nel 1859 (secondo il P. Ambrosio) e nel 1860 (se diamo retta al libro Roma Carmelitana), la curia degli Scalzi fu trasferita tra via della Panetteria n\u00BA 45 e vicolo dello Scalone, n\u00BA12. Questi terreni erano presso gli orti (giardini) del Palazzo del Quirinale, residenza papale fino al 1870. 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Casa in Roma in via della Panatteria, civico n\u00BA 45, e vicolo dello Scalone, civico n\u00BA 12, descritta in catasto al n\u00BA 343 di mappa del Rione II, Trevi, e confinante con la via e vicolo suddetti e con la propriet\u00E0 di Ghobert Pietro e Baracchini Antonio; salvi altri, ecc. Sono esclusi dalla vendita la Chiesetta ossia Oratorio, l'atrio od andito cha la precede e che serve d'ingresso alla medesima da parte del vicolo, il cortiletto, la sagrestia, la scaletta che sale e si limita al piano superiore, in cui sono riservati il coro soprastante la propiet\u00E0 Ghobert, il vano sopra la sagrestia e l'annessa cameretta corrispondente sopra l'altro ingresso, civico n\u00BA 46 di via della Panetteria, pur usso escluso dalla rendita, come quello che mete specialmente alla scaletta mentovata: di conseguenza dovr\u00E0 esser murata la porta di comunicazione fra i detti locali reservati ed il resto della casa." ; SAN:formaAutorizzataConservatore "Ordine dei Padri Carmelitani Scalzi. Casa generalizia" ; SAN:orario "Luned\u00EC: Mattino 9.00 - 12.30 Pomeriggio 15.00 - 17.30 ; Marted\u00EC: Mattino 9.00 - 12.30 Pomeriggio 15.00 - 17.30 ; Mercoled\u00EC: Mattino 9.00 - 12.30 Pomeriggio 15.00 - 17.30. Poich\u00E9 gli orari di apertura possono essere soggetti a variazioni, si consiglia di consultare anche il sito dell'Istituzione all'indirizzo sotto indicato" ; SAN:servizi "Fotocopie; Fotografie; Copie elettroniche; Microforme; Altro; Servizi igienici" .