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  • Corte suprema di cassazione
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  • Corte suprema di cassazione
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  • Con r.d. 24 mar. 1923, n. 601, furono abolite le sezioni civili delle corti di cassazione di Torino, Firenze, Napoli e Palermo e fu creato un unico organo in Roma che assunse la denominazione di corte suprema di cassazione, in ordine alla quale furono emesse ulteriori disposizioni con r.d. 30 genn. 1941, n. 12. Organo collegiale supremo della giurisdizione ordinaria, la Corte suprema di cassazione ha il compito di assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge. Inoltre, regola i conflitti di competenza, di giurisdizione e attribuzione all'interno della magistratura. In materia civile e penale è competente a riesaminare le sentenze o i provvedimenti pronunciati nei precedenti gradi di giudizio solo per motivi di diritto (giudizio di legittimità) cioè per verificare se il giudice di merito, nel pronunciarsi, abbia correttamente interpretato e applicato la legge. Ha sede a Roma con giurisdizione su tutto il territorio della Repubblica. È suddiviso in sezioni cosiddette "semplici" (sei penali, tre civili, una per le controversie di lavoro) e nei casi di particolare rilievo giudica a sezioni unite. [fonte principale: Glossario Ministero della giustizia]
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