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  • REGNO DI SICILIA (sec. XII - 1302, Sicilia e Italia meridionale; 1302 - 1816, Sicilia): GOVERNO DEI VICERÉ (1416 - 1816)
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  • REGNO DI SICILIA (sec. XII - 1302, Sicilia e Italia meridionale; 1302 - 1816, Sicilia): GOVERNO DEI VICERÉ (1416 - 1816)
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  • sec. XII - 1816
ha date contesto storico istituzionale
denominazione cont...ico istituzionale
  • REGNO DI SICILIA (sec. XII - 1302, Sicilia e Italia meridionale; 1302 - 1816, Sicilia): GOVERNO DEI VICERÉ (1416 - 1816)
descrizione contes...ico istituzionale
  • <bioghist> <head>REGNO DI SICILIA (1282-1412)</head> <p> <emph render="underline">1282:</emph> scoppia a Palermo la rivolta detta dei “vespri siciliani” che porta alla cacciata dei francesi dall’isola; mentre Carlo I d’Angiò diventa re di Napoli, Pietro d’Aragona è incoronato re di Sicilia; la crisi del potere centrale favorisce la nascita del Comune di Palermo<lb/> <emph render="underline">1302 (pace di Caltabellotta):</emph> a seguito della pace di Caltabellotta, con cui si conclude la guerra del “vespro” tra Angioini e Aragonesi, viene sancita la separazione tra i due regni; in Sicilia Federico d’Aragona viene incoronato re di Trinacria, in quanto il titolo di re di Sicilia resta agli Angiò di Napoli; la casa d’Aragona, già padrona delle Baleari, conferma il dominio sulla Sicilia e ottiene poi l’investitura feudale dal papa per la Sardegna e la Corsica<lb/> <emph render="underline">1372:</emph> Giovanna I, regina di Napoli, riconosce l’autonomia della Sicilia; il titolo di re di Sicilia passa a Federico III d’Aragona, mentre agli Angiò resta il titolo di re di Napoli</p> </bioghist> <bioghist> <head>VICEREGNO DI SICILIA (1412-1812)</head> <p> <emph render="underline">1412-1516:</emph> la Sicilia viene annessa direttamente alla corona d’Aragona con Ferdinando I d’Aragona, re d’Aragona e di Sardegna, e perde la sua autonomia (nel 1512, Ferdinando il Cattolico unifica il Regno d’Aragona con quello di Castiglia, dando inizio al Regno di Spagna); dal 1412 la Sicilia è retta da un viceré<lb/> <emph render="underline">1516-1700:</emph> la Sicilia passa sotto la dominazione spagnola con Carlo V d’Asburgo, dal 1516 re di Spagna, dal 1519 di Germania e d’Austria, poi imperatore; unita, nel 1556, agli Asburgo di Spagna<lb/> <emph render="underline">1700-1713:</emph> la Sicilia passa a Filippo IV di Borbone, re di Spagna<lb/> <emph render="underline">1713 (trattato di Utrecht)-1718:</emph> la Sicilia è sotto il dominio sabaudo, con Vittorio Amedeo, duca di Savoia e Piemonte<lb/> <emph render="underline">1718-1734:</emph> dominazione austriaca, con Carlo VI d’Austria, fratello di Giuseppe I d’Asburgo, imperatore e re di Germania<lb/> <emph render="underline">1734-1812:</emph> dominazione borbonica, con Carlo di Borbone, già duca di Parma e Piacenza, dal 1731, re di Napoli e Sicilia dal 1734 e re di Spagna dal 1759<lb/> <emph render="underline">1812:</emph> viene concessa la costituzione<lb/> <emph render="underline">1812-1814:</emph> la Sicilia è retta da Francesco Gennaro, vicario generale del regno </p> <p> Va rilevato come nel 1412, agli inizi del viceregno, si trova già consolidata l'organizzazione politico amministrativa che, formatasi nel periodo della monarchia a partire dal 1130, sarà destinata a durare parecchi secoli, sia pure con adattamenti e lente trasformazioni. Pochi sono infatti, come si vedrà, gli istituti nuovi introdotti durante la dominazione spagnola nei secc. XVI-XVII. I Savoia e poi gli Austriaci, mediante nuove "giunte" o "deputazioni", tentarono nei primi decenni del sec. XVIII riforme soprattutto sul piano sociale ed economico; più ampia opera fu tentata dai Borboni, specialmente a partire dalla fine del sec. XVIII sotto l'influsso del riformismo illuminato, finché nel 1812, durante l'occupazione inglese, si giunge alla votazione da parte del parlamento della nota costituzione <note>Per più ampie notizie sulle istituzioni amministrative in Sicilia cfr. il già ricordato lavoro manoscritto del Cosentino (prezioso perché riporta la divisione in serie e la consistenza dei fondi prima del disordine e delle gravi perdite causate dalla seconda guerra mondiale) e, oggi, l'articolo citato della Baviera Albanese nel quale sono contenuti riferimenti alla documentazione della " amministrazione superiore " negli Archivi di Barcellona, Simancas, Madrid, Torino, Vienna, Napoli. Per quanto riguarda l'amministrazione locale, si ricorda che presso il comune di Palermo vi e ancora l'antico archivio, con atti a partire dal sec. XIV: F. POLLACI NUCCIO, Dell'archivio comunale, suo stato, suo ordinamento, Palermo 1872 [ristampato in Seminario di storia del risorgimento della facoltà di magistero dell'università di Palermo, n.s., III (1967), pp. 212-299] </note> </p> </bioghist>
is ha contesto storico istituzionale of
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