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  • Comune di Orvieto
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  • Comune di Orvieto
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  • Notizie sulle vicende dell'archivio comunale si rilevano dalla citata relazione del Fumi. Fin dal 1239 i documenti più importanti del comune venivano custoditi nella chiesa di S. Giovanni di piazza; il cardinale Albornoz provvide, per porre riparo alla loro distruzione, a regolarne la conservazione e la consultazione con norme statutarie, ma nel 1391 essi erano talmente deteriorati per l'umidità che se ne decise il trasferimento in un locale più idoneo, presso la chiesa di S. Francesco. Peraltro, non tutti i documenti vennero trasferiti; alcuni rimasero nella chiesa di S. Giovanni ed altri - di più frequente consultazione - furono portati nel palazzo di città. Qui soltanto nel 1603 furono riunite tutte le scritture, che rimasero a lungo in stato di disordine. Nel 1642 il card. Barberini " minacciò di mandare uno apposta a spese della città a far levare tutte le scritture dall'archivio secreto e trasportarle al vaticano e richiedeva intanto un inventario distinto di tutto ". Il consiglio incaricò il marchese Filidio Marabottini di riordinare l'archivio, ma allorché egli morì, il 24 giugno 1684, le carte erano ancora in completo disordine. Nel 1702 ebbero l'incarico di compilare un inventario il marchese Girolamo Marabottini ed il conte G. B. Negroni; ma nulla fu fatto. Anche il conte Livio Pollidori, incaricato dalla congregazione del buon governo con lettera del 26 aprile 1771, morì prima di terminare il riordinamento dei documenti, il cui stato di deterioramento andava [...]
dc:date
  • (sec. XIII-1809 , con docc. in copia dal sec. XII e docc. fino al 1816)
ha conservatore
ha date complesso archivistico
ha statusProvenienza
abstract
  • Notizie sulle vicende dell'archivio comunale si rilevano dalla citata relazione del Fumi. Fin dal 1239 i documenti più importanti del comune venivano custoditi nella chiesa di S. Giovanni di piazza; il cardinale Albornoz provvide, per porre riparo alla loro distruzione, a regolarne la conservazione e la consultazione con norme statutarie, ma nel 1391 essi erano talmente deteriorati per l'umidità che se ne decise il trasferimento in un locale più idoneo, presso la chiesa di S. Francesco. Peraltro, non tutti i documenti vennero trasferiti; alcuni rimasero nella chiesa di S. Giovanni ed altri - di più frequente consultazione - furono portati nel palazzo di città. Qui soltanto nel 1603 furono riunite tutte le scritture, che rimasero a lungo in stato di disordine. Nel 1642 il card. Barberini " minacciò di mandare uno apposta a spese della città a far levare tutte le scritture dall'archivio secreto e trasportarle al vaticano e richiedeva intanto un inventario distinto di tutto ". Il consiglio incaricò il marchese Filidio Marabottini di riordinare l'archivio, ma allorché egli morì, il 24 giugno 1684, le carte erano ancora in completo disordine. Nel 1702 ebbero l'incarico di compilare un inventario il marchese Girolamo Marabottini ed il conte G. B. Negroni; ma nulla fu fatto. Anche il conte Livio Pollidori, incaricato dalla congregazione del buon governo con lettera del 26 aprile 1771, morì prima di terminare il riordinamento dei documenti, il cui stato di deterioramento andava [...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha produttore
consistenza
  • bb., pacchi e voll. 754 e fascc. 5
oad:extentAndMedium
  • bb., pacchi e voll. 754 e fascc. 5
forma autorizzata complesso archivistico
  • Comune di Orvieto
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  • Comune di Orvieto
record provenienza id
  • GG0830049389
sistema provenienza
  • GGASI
tipologia complesso
  • fonds
is è conservatore di of
is è produttore di of
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