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  • Brigata Stefanoni
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  • Brigata Stefanoni
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  • La 7ª brigata Stefanoni opera nella zona del Mottarone, effettuando numerose azioni sulla costa del Lago Maggiore fra Meina a Baveno. La formazione trae le sue origini dal nucleo di militari sbandati e di civili che, organizzato subito dopo l'8 settembre da Eugenio Cefis - Alberto - nei dintorni di Gignese e Massino Visconti, cerca di impedire e si impegna a rendere sempre meno facile ai nazifascisti il transito per la strada del Sempione. Si tratta di un centinaio di volontari, poco e male armati, divisi in gruppi autonomi fra i quali risaltano quelli al comando di Giulio Lavarini - Tom Mix -, di Franco Abrami che cadrà nel giugno 1944 e di Peppino Beldì, anche lui caduto in combattimento nell'estate 1944, che operano fra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta. La posizione che occupano è di rilevante interesse strategico anche perché sopra Stresa è collocata dal marzo 1944 la stazione radio con cui Enzo Boeri trasmette agli alleati i bollettini e i messaggi della Resistenza per conto del Comando generale Cvl e costituisce nello stesso tempo un efficiente ponte radio fra Milano e la Svizzera, di grande utilità per il rifornimento di viveri e vettovaglie e per il lancio di armi. Il comando della divisione autonoma Valtoce di Alfredo Di Dio provvede ad inquadrare nel proprio organico le unità operanti nella zona del Mottarone che non hanno ancora uno specifico orientamento politico, inviando presso di loro un ufficiale, il tenente Angelini. Si costituisce quindi con un totale di circa 200 volontari la brigata Paolo Stefanoni, nell'estate del 1944, alle dipendenze della Valtoce, raggruppando i partigiani che già combattevano in quella zona. Alla formazione viene dato il nome di un giovane di Domodossola caduto nel luglio a Candoglia. Nel settembre 1944 muore in azione il tenente Angelini; lo viene a sostituire, portando con sé nuovi uomini, Giampiero Tagliamaco - tenente Belli - che assume il comando della brigata fino al novembre quando, in seguito al primo rastrellamento, è costretto a sciogliere la brigata. Questa viene ricostituita nel dicembre-gennaio per iniziativa di Renato Boeri che, fino a quel momento, aveva operato nella zona di Stresa prima come collaboratore del fratello Enzo nel collegamento radio con gli alleati, poi come combattente nella stessa brigata Stefanoni. Quando nel dicembre 1944 Belli lascia la zona, Renato Boeri assume il comando della Stefanoni e, smobilitando parte della formazione, invia circa quaranta uomini in val Strona con Giulio Lavarini; questi vanno a costituire la brigata Abrami della Valtoce impiegata sul versante occidentale del Mottarone.
dc:date
  • 1943 - 1946
ha conservatore
ha date complesso archivistico
ha statusProvenienza
abstract
  • La 7ª brigata Stefanoni opera nella zona del Mottarone, effettuando numerose azioni sulla costa del Lago Maggiore fra Meina a Baveno. La formazione trae le sue origini dal nucleo di militari sbandati e di civili che, organizzato subito dopo l'8 settembre da Eugenio Cefis - Alberto - nei dintorni di Gignese e Massino Visconti, cerca di impedire e si impegna a rendere sempre meno facile ai nazifascisti il transito per la strada del Sempione. Si tratta di un centinaio di volontari, poco e male armati, divisi in gruppi autonomi fra i quali risaltano quelli al comando di Giulio Lavarini - Tom Mix -, di Franco Abrami che cadrà nel giugno 1944 e di Peppino Beldì, anche lui caduto in combattimento nell'estate 1944, che operano fra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta. La posizione che occupano è di rilevante interesse strategico anche perché sopra Stresa è collocata dal marzo 1944 la stazione radio con cui Enzo Boeri trasmette agli alleati i bollettini e i messaggi della Resistenza per conto del Comando generale Cvl e costituisce nello stesso tempo un efficiente ponte radio fra Milano e la Svizzera, di grande utilità per il rifornimento di viveri e vettovaglie e per il lancio di armi. Il comando della divisione autonoma Valtoce di Alfredo Di Dio provvede ad inquadrare nel proprio organico le unità operanti nella zona del Mottarone che non hanno ancora uno specifico orientamento politico, inviando presso di loro un ufficiale, il tenente Angelini. Si costituisce quindi con un totale di circa 200 volontari la brigata Paolo Stefanoni, nell'estate del 1944, alle dipendenze della Valtoce, raggruppando i partigiani che già combattevano in quella zona. Alla formazione viene dato il nome di un giovane di Domodossola caduto nel luglio a Candoglia. Nel settembre 1944 muore in azione il tenente Angelini; lo viene a sostituire, portando con sé nuovi uomini, Giampiero Tagliamaco - tenente Belli - che assume il comando della brigata fino al novembre quando, in seguito al primo rastrellamento, è costretto a sciogliere la brigata. Questa viene ricostituita nel dicembre-gennaio per iniziativa di Renato Boeri che, fino a quel momento, aveva operato nella zona di Stresa prima come collaboratore del fratello Enzo nel collegamento radio con gli alleati, poi come combattente nella stessa brigata Stefanoni. Quando nel dicembre 1944 Belli lascia la zona, Renato Boeri assume il comando della Stefanoni e, smobilitando parte della formazione, invia circa quaranta uomini in val Strona con Giulio Lavarini; questi vanno a costituire la brigata Abrami della Valtoce impiegata sul versante occidentale del Mottarone.
scheda provenienza href
scheda SAN
consistenza
  • Buste: 6 Fascicoli: 37
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  • Buste: 6 Fascicoli: 37
forma autorizzata complesso archivistico
  • Brigata Stefanoni
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  • Brigata Stefanoni
record provenienza id
  • IT-INSMLI-A00-01003-00-00-00000-000-000
sistema provenienza
  • INSMLI
tipologia complesso
  • fondo
is è conservatore di of
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