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| - Piero Calamandrei (Firenze, 1889-1956), laureatosi in legge a Pisa nel 1912, dal 1915 divenne professore di procedura civile dapprima a Messina, poi a Modena, Siena e dal 1924 a Firenze con la cattedra di diritto processuale civile. Ufficiale volontario arruolato nel 218º reggimento di fanteria durante la prima guerra mondiale, con l'avvento del fascismo fece parte del Consiglio direttivo dell'Unione nazionale democratica fondata da Giovanni Amendola e fece parte di diversi movimenti clandestini: collaborò a "Non mollare!", nel 1941 aderì a Giustizia e libertà e nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione. Nominato rettore dell'Università di Firenze il 26 luglio 1943, dopo l'8 settembre fu colpito da mandato di cattura cosicché esercitò effettivamente il suo mandato dal settembre 1944, alla liberazione di Firenze, all'ottobre 1947. Fece parte della Consulta nazionale e della costituente in rappresentanza del PdA, nel 1948 fu deputato per Unità socialista e nel 1953 fondò, con Ferruccio Parri, Tristano Codignola e altri, Unità popolare. Accademico dei Lincei, tenne la direzione di diverse riviste giuridiche e nell'aprile 1945 fondò la rivista "Il Ponte". Le carte di Piero Calamandrei sono state versate nel febbraio 1960 da Ada Calamandrei. La documentazione consiste in corrispondenza, documenti e fotogafie sulla partecipazione alla prima guerra mondiale, in particolare sull'entrata delle truppe italiane a Trento il 3 novemre 1918. laparte più consistente dell'archivio di Piero Calamandrei che ne documenta l'impegno politico, professionale, civile e letterario, è conservata presso l'Istituto storico della Resistenza in Toscana. La documentazione conservata preso il Museo storico in Trento è stata dichiarata di notevole interesse storico locale in data 22 ottobre 1993. Il fondo è ordinato, corredato di elenco di versamento dettagliato e suddiviso nei seguenti nuclei documentari: corrispondenza, relazioni e bollettini del Corpo d'armata; opuscoli propagandistici, giornali, stampati e carte topografiche delle zone di guerra; fotografie, medaglie e benemerenze. Il vondo è consultabile secondo la normativa vigente.
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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abstract
| - Piero Calamandrei (Firenze, 1889-1956), laureatosi in legge a Pisa nel 1912, dal 1915 divenne professore di procedura civile dapprima a Messina, poi a Modena, Siena e dal 1924 a Firenze con la cattedra di diritto processuale civile. Ufficiale volontario arruolato nel 218º reggimento di fanteria durante la prima guerra mondiale, con l'avvento del fascismo fece parte del Consiglio direttivo dell'Unione nazionale democratica fondata da Giovanni Amendola e fece parte di diversi movimenti clandestini: collaborò a "Non mollare!", nel 1941 aderì a Giustizia e libertà e nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione. Nominato rettore dell'Università di Firenze il 26 luglio 1943, dopo l'8 settembre fu colpito da mandato di cattura cosicché esercitò effettivamente il suo mandato dal settembre 1944, alla liberazione di Firenze, all'ottobre 1947. Fece parte della Consulta nazionale e della costituente in rappresentanza del PdA, nel 1948 fu deputato per Unità socialista e nel 1953 fondò, con Ferruccio Parri, Tristano Codignola e altri, Unità popolare. Accademico dei Lincei, tenne la direzione di diverse riviste giuridiche e nell'aprile 1945 fondò la rivista "Il Ponte". Le carte di Piero Calamandrei sono state versate nel febbraio 1960 da Ada Calamandrei. La documentazione consiste in corrispondenza, documenti e fotogafie sulla partecipazione alla prima guerra mondiale, in particolare sull'entrata delle truppe italiane a Trento il 3 novemre 1918. laparte più consistente dell'archivio di Piero Calamandrei che ne documenta l'impegno politico, professionale, civile e letterario, è conservata presso l'Istituto storico della Resistenza in Toscana. La documentazione conservata preso il Museo storico in Trento è stata dichiarata di notevole interesse storico locale in data 22 ottobre 1993. Il fondo è ordinato, corredato di elenco di versamento dettagliato e suddiviso nei seguenti nuclei documentari: corrispondenza, relazioni e bollettini del Corpo d'armata; opuscoli propagandistici, giornali, stampati e carte topografiche delle zone di guerra; fotografie, medaglie e benemerenze. Il vondo è consultabile secondo la normativa vigente.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
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record provenienza id
| - IT-INSMLI-F00-00017-00-00-00000-000-000
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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