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| - Le carte di Alberto Zingaretti sono state donate dallo stesso, in originale, all'Istituto in data imprecisata. Nato a Piticchio di Arcevia nel 1890 aderisce molto giovane al Psi contribuendo a portare su posizioni di sinistra la Federazione giovanile. E' protagonista e testimone dei moti popolari che scoppiarono ad Ancona prima e dopo la prima guerra mondiale. Nel 1920 succede a Angelo Sorgoni quale segretario della Camera del lavoro di Ancona. Presente a Livorno alla nascita del Partito comunista diviene segretario della Federazione interprovinciale di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. All'avvento del fascismo subisce persecuzioni e violenze dovendo fuggire più volte; passa cinque anni di confino a Lipari e altri cinque a Ponza e solo nel 1936 riesce a tornare in Ancona. Protagonista della lotta antifascista durante la guerra, organizza i Cln nella zona tra Fabriano e Arcevia. Terminata la guerra torna a ricoprire la carica di segretario della Camera del lavoro di Ancona per altri otto anni e diviene membro del direttivo della Federazione anconetana del Pci. Muore ad Ancona nell'ottobre 1972. Nel fondo sono conservate le sue memorie, un carteggio con Angelo Sorgoni subito dopo la liberazione di Ancona, appunti e carte varie sulla sua attività di politico nel secondo dopoguerra, un numero del giornale clandestino "La Voce del lavoro" (aprile 1943). Il fondo è consultabile. Il riordino archivistico è stato curato da Roberto Lucioli nel 1996.
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Le carte di Alberto Zingaretti sono state donate dallo stesso, in originale, all'Istituto in data imprecisata. Nato a Piticchio di Arcevia nel 1890 aderisce molto giovane al Psi contribuendo a portare su posizioni di sinistra la Federazione giovanile. E' protagonista e testimone dei moti popolari che scoppiarono ad Ancona prima e dopo la prima guerra mondiale. Nel 1920 succede a Angelo Sorgoni quale segretario della Camera del lavoro di Ancona. Presente a Livorno alla nascita del Partito comunista diviene segretario della Federazione interprovinciale di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. All'avvento del fascismo subisce persecuzioni e violenze dovendo fuggire più volte; passa cinque anni di confino a Lipari e altri cinque a Ponza e solo nel 1936 riesce a tornare in Ancona. Protagonista della lotta antifascista durante la guerra, organizza i Cln nella zona tra Fabriano e Arcevia. Terminata la guerra torna a ricoprire la carica di segretario della Camera del lavoro di Ancona per altri otto anni e diviene membro del direttivo della Federazione anconetana del Pci. Muore ad Ancona nell'ottobre 1972. Nel fondo sono conservate le sue memorie, un carteggio con Angelo Sorgoni subito dopo la liberazione di Ancona, appunti e carte varie sulla sua attività di politico nel secondo dopoguerra, un numero del giornale clandestino "La Voce del lavoro" (aprile 1943). Il fondo è consultabile. Il riordino archivistico è stato curato da Roberto Lucioli nel 1996.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
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record provenienza id
| - IT-INSMLI-N00-00041-00-00-00000-000-000
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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