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| - Archivio dell'Ente regionale per lo sviluppo agricolo per l'Emilia-Romagna
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| - Archivio dell'Ente regionale per lo sviluppo agricolo per l'Emilia-Romagna
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dc:description
| - I prodromi dell’Ente sono da ricercarsi negli anni ’50 del Novecento quando, a seguito della riforma agraria, vennero condotte opere di bonifica nelle aree depresse del delta padano e interventi di trasformazione fondiaria, che incisero sia sulla morfologia del territorio sia sull’assetto sociale. In questo particolare contesto storico venne istituito con D.P.R. 7 febbraio 1951 n. 69, ai sensi della L. 21 ottobre 1950 n. 841, l’Ente per la colonizzazione del Delta Padano, organismo giuridico di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’agricoltura e delle foreste. L’Ente operava nelle province di Venezia, Rovigo, Ferrara e Ravenna con funzioni volte all’espropriazione delle distese latifondistiche, a interventi di bonifica e trasformazione fondiaria, all’assegnazione dei terreni ai contadini e ad altre opere strutturali per assicurare la viabilità e l’irrigazione del territorio. L’Ente per la colonizzazione del Delta Padano assunse poi, a seguito del D.P.R. 14 febbraio 1966 n. 257, ai sensi della L. 14 luglio 1965 n. 901, la denominazione di Ente Delta Padano – Ente di Sviluppo. Con la successiva istituzione delle Regioni, nei primi anni '70 del Novecento, e l’attribuzione ad esse delle competenze in materia di agricoltura, l’Ente di ambito statale venne sciolto con L. 30 aprile 1976, n. 386. In conseguenza di ciò la Regione Emilia-Romagna costituì, con L.R. 13 maggio 1977 n. 19, l’Ente regionale di sviluppo agricolo per l’Emilia-Romagna. Posto in amministrazione straordinaria con L.R. 19 marzo 1992 n. 16, venne definitivamente soppresso con L.R. 1 aprile 1993 n. 18 e le sue mansioni vennero assunte in “gestione speciale” dagli uffici dell’Assessorato regionale all’agricoltura. Il fondo è stato organizzato in più subfondi, corrispondenti ai diversi servizi individuabili sulla base dell’ultimo titolario dell’Ente, applicato a partire dal 1984: - segreteria di presidenza; - direzione; - sviluppo agricolo e delle produzioni; - strutture cooperative e associative; - gestioni speciali; - rilevazioni; - elaborazione dati e documentazione; - servizio amministrativo; - opere, impianti e catasto; - centri periferici di Codigoro, Mesola - ufficio autonomo Valle Giralda, Ferrara, Cesera e Ravenna; - formazione professionale e sviluppo comunitario; - servizio meteorologico. E' anche presente della documentazione prodotta a partire dal 1910 e altra documentazione prodotta fino al 1998, non meglio identificata. Il riordino del fondo inoltre non è stato ancora completato: recentemente è stata acquisita diversa documentazione dalla sede ex ERSA di Ostellato (FE), che è stata oggetto di un intervento di riordino e inventariazione conclusosi nel 2011. Il fondo è consultabile ed è corredato, ad eccezione della parte recentemente acquisita, da un inventario analitico, redatto su supporto informatico. L'attività di inventariazione analitica, data la consistenza del fondo e la presenza di materiali che necessitano di specifiche modalità di descrizione (elaborati grafici, documentazione fotografica, ecc.), procede in maniera ininterrotta senza che sia al momento prevedibile una data di conclusione dei lavori.
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - I prodromi dell’Ente sono da ricercarsi negli anni ’50 del Novecento quando, a seguito della riforma agraria, vennero condotte opere di bonifica nelle aree depresse del delta padano e interventi di trasformazione fondiaria, che incisero sia sulla morfologia del territorio sia sull’assetto sociale. In questo particolare contesto storico venne istituito con D.P.R. 7 febbraio 1951 n. 69, ai sensi della L. 21 ottobre 1950 n. 841, l’Ente per la colonizzazione del Delta Padano, organismo giuridico di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’agricoltura e delle foreste. L’Ente operava nelle province di Venezia, Rovigo, Ferrara e Ravenna con funzioni volte all’espropriazione delle distese latifondistiche, a interventi di bonifica e trasformazione fondiaria, all’assegnazione dei terreni ai contadini e ad altre opere strutturali per assicurare la viabilità e l’irrigazione del territorio. L’Ente per la colonizzazione del Delta Padano assunse poi, a seguito del D.P.R. 14 febbraio 1966 n. 257, ai sensi della L. 14 luglio 1965 n. 901, la denominazione di Ente Delta Padano – Ente di Sviluppo. Con la successiva istituzione delle Regioni, nei primi anni '70 del Novecento, e l’attribuzione ad esse delle competenze in materia di agricoltura, l’Ente di ambito statale venne sciolto con L. 30 aprile 1976, n. 386. In conseguenza di ciò la Regione Emilia-Romagna costituì, con L.R. 13 maggio 1977 n. 19, l’Ente regionale di sviluppo agricolo per l’Emilia-Romagna. Posto in amministrazione straordinaria con L.R. 19 marzo 1992 n. 16, venne definitivamente soppresso con L.R. 1 aprile 1993 n. 18 e le sue mansioni vennero assunte in “gestione speciale” dagli uffici dell’Assessorato regionale all’agricoltura. Il fondo è stato organizzato in più subfondi, corrispondenti ai diversi servizi individuabili sulla base dell’ultimo titolario dell’Ente, applicato a partire dal 1984: - segreteria di presidenza; - direzione; - sviluppo agricolo e delle produzioni; - strutture cooperative e associative; - gestioni speciali; - rilevazioni; - elaborazione dati e documentazione; - servizio amministrativo; - opere, impianti e catasto; - centri periferici di Codigoro, Mesola - ufficio autonomo Valle Giralda, Ferrara, Cesera e Ravenna; - formazione professionale e sviluppo comunitario; - servizio meteorologico. E' anche presente della documentazione prodotta a partire dal 1910 e altra documentazione prodotta fino al 1998, non meglio identificata. Il riordino del fondo inoltre non è stato ancora completato: recentemente è stata acquisita diversa documentazione dalla sede ex ERSA di Ostellato (FE), che è stata oggetto di un intervento di riordino e inventariazione conclusosi nel 2011. Il fondo è consultabile ed è corredato, ad eccezione della parte recentemente acquisita, da un inventario analitico, redatto su supporto informatico. L'attività di inventariazione analitica, data la consistenza del fondo e la presenza di materiali che necessitano di specifiche modalità di descrizione (elaborati grafici, documentazione fotografica, ecc.), procede in maniera ininterrotta senza che sia al momento prevedibile una data di conclusione dei lavori.
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altra denominazion...esso archivistico
| - Archivio dell'ERSA per l'Emilia-Romagna
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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consistenza
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oad:extentAndMedium
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forma autorizzata complesso archivistico
| - Archivio dell'Ente regionale per lo sviluppo agricolo per l'Emilia-Romagna
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oad:title
| - Archivio dell'Ente regionale per lo sviluppo agricolo per l'Emilia-Romagna
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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