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| - Archivio della Giunta della Regione Emilia-Romagna
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| - Archivio della Giunta della Regione Emilia-Romagna
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| - Il primo statuto della Regione Emilia-Romagna, approvato con la L. 22 maggio 1971 n. 342, delineò la struttura organizzativa dell’ente appena divenuto operativo, individuando come suoi organi il Consiglio, la Giunta e il Presidente di Giunta. Quest'ultima composta dal presidente e dagli assessori rappresentava l’organo esecutivo e aveva funzioni di promozione, iniziativa e attuazione, in conformità con gli indirizzi politici e amministrativi determinati dal Consiglio e con proprie deliberazioni ripartiva i compiti fra i suoi membri. Ad essi fu assegnata, nei settori loro affidati dalla Giunta, la sovrintendenza alle funzioni amministrative trasferite dallo Stato alle regioni con i decreti delegati del 1972. Dalla II Legislatura (1975-1980) fino alla V (1990-1995) compresa, le materie sulle quali si esercitava l’attività della Giunta furono suddivise in settori organici di intervento detti dipartimenti, che raggruppavano ciascuno ambiti di competenza relativi a più assessori. Inizialmente furono costituiti 4 dipartimenti, poi dal 1977 diventarono 5. Lo stesso statuto prevedeva che con legge regionale si definisse l’organizzazione degli uffici regionali, che venne attuata con L.R. 23 aprile 1979 n. 12. La struttura regionale si delineò allora sulla base di servizi, corrispondenti ad ambiti d'intervento omogenei, e sulla loro aggregazione nei dipartimenti. Una revisione della propria struttura organizzativa venne attuata dalla Regione con la L.R. 4 agosto 1994 n. 31: accogliendo una disposizione fondamentale della normativa statale di riforma del pubblico impiego - la separazione tra direzione politica e direzione amministrativa, con conseguente ripartizione di responsabilità tra i due ambiti - la Regione introdusse le direzioni generali, quali vaste aree operative omogenee costituite da più servizi, in dipendenza funzionale dagli assessorati. Nell’ordinamento regionale previgente non era infatti contemplata la distinzione tra attività di indirizzo-programmatica e attività di gestione, essendo accentrata in capo agli organi politici la competenza ad adottare tutti gli atti amministrativi, senza alcuna differenza tra atti politici e atti di gestione. Ora invece alla Giunta spettava l’indicazione degli obiettivi, dei programmi e delle direttive, mentre ai direttori era demandata la pratica, l’azione e l’attività tecnico-amministrativa per la loro attuazione. In ossequio a tale impostazione con la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 venne emanato il testo unico relativo alla struttura organizzativa regionale. Il superfondo comprende in primo luogo la documentazione prodotta dagli organi politici della Giunta regionale a partire dal 1970. Si segnala in particolare: - la documentazione della Presidenza di giunta (1970 - 2005), che comprende tra l'altro i documenti prodotti dalla Segreteria del presidente e dalla Segreteria di gabinetto; - la documentazione della Segreteria e affari generali della giunta (1970 - 2006), che conserva tra l'altro la serie completa delle Deliberazioni della giunta, formata dai verbali delle sedute di Giunta in forma sintetica, dalle deliberazioni e dagli allegati alle stesse; - la raccolta degli atti monocratici (1973 - 2003), costituita con i decreti assessorili e con le determinazioni dirigenziali. Il superfondo comprende inoltre la documentazione prodotta dalle strutture amministrative della Giunta regionale a partire dal 1970 (uffici degli assessorati, dei dipartimenti, delle direzioni e dei servizi), con riferimento alle seguenti materie di competenza regionale: - agricoltura; - attività produttive, commercio e turismo; - programmazione e pianificazione urbanistica; - trasporti e viabilità; - ambiente, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e forestale, smaltimento rifiuti; - gestione aree protette e risorse forestali; - politiche familiari, infanzia, adolescenza e sviluppo del sistema scolastico; - formazione professionale e lavoro; - cultura; - sport e tempo libero; - gestione di servizi informativi e geografici. E' inoltre presente la documentazione attinente all'organizzazione delle strutture amministrative della Giunta e alla gestione del relativo personale, alla contabilità (gestione delle risorse finanziarie e del patrimonio, provveditorato) e allo svolgimento degli affari legali. La documentazione è solo in parte consultabile e corredata da strumenti di ricerca, in quanto per un certo numero di fondi sono in corso interventi di riordino e inventariazione
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il primo statuto della Regione Emilia-Romagna, approvato con la L. 22 maggio 1971 n. 342, delineò la struttura organizzativa dell’ente appena divenuto operativo, individuando come suoi organi il Consiglio, la Giunta e il Presidente di Giunta. Quest'ultima composta dal presidente e dagli assessori rappresentava l’organo esecutivo e aveva funzioni di promozione, iniziativa e attuazione, in conformità con gli indirizzi politici e amministrativi determinati dal Consiglio e con proprie deliberazioni ripartiva i compiti fra i suoi membri. Ad essi fu assegnata, nei settori loro affidati dalla Giunta, la sovrintendenza alle funzioni amministrative trasferite dallo Stato alle regioni con i decreti delegati del 1972. Dalla II Legislatura (1975-1980) fino alla V (1990-1995) compresa, le materie sulle quali si esercitava l’attività della Giunta furono suddivise in settori organici di intervento detti dipartimenti, che raggruppavano ciascuno ambiti di competenza relativi a più assessori. Inizialmente furono costituiti 4 dipartimenti, poi dal 1977 diventarono 5. Lo stesso statuto prevedeva che con legge regionale si definisse l’organizzazione degli uffici regionali, che venne attuata con L.R. 23 aprile 1979 n. 12. La struttura regionale si delineò allora sulla base di servizi, corrispondenti ad ambiti d'intervento omogenei, e sulla loro aggregazione nei dipartimenti. Una revisione della propria struttura organizzativa venne attuata dalla Regione con la L.R. 4 agosto 1994 n. 31: accogliendo una disposizione fondamentale della normativa statale di riforma del pubblico impiego - la separazione tra direzione politica e direzione amministrativa, con conseguente ripartizione di responsabilità tra i due ambiti - la Regione introdusse le direzioni generali, quali vaste aree operative omogenee costituite da più servizi, in dipendenza funzionale dagli assessorati. Nell’ordinamento regionale previgente non era infatti contemplata la distinzione tra attività di indirizzo-programmatica e attività di gestione, essendo accentrata in capo agli organi politici la competenza ad adottare tutti gli atti amministrativi, senza alcuna differenza tra atti politici e atti di gestione. Ora invece alla Giunta spettava l’indicazione degli obiettivi, dei programmi e delle direttive, mentre ai direttori era demandata la pratica, l’azione e l’attività tecnico-amministrativa per la loro attuazione. In ossequio a tale impostazione con la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 venne emanato il testo unico relativo alla struttura organizzativa regionale. Il superfondo comprende in primo luogo la documentazione prodotta dagli organi politici della Giunta regionale a partire dal 1970. Si segnala in particolare: - la documentazione della Presidenza di giunta (1970 - 2005), che comprende tra l'altro i documenti prodotti dalla Segreteria del presidente e dalla Segreteria di gabinetto; - la documentazione della Segreteria e affari generali della giunta (1970 - 2006), che conserva tra l'altro la serie completa delle Deliberazioni della giunta, formata dai verbali delle sedute di Giunta in forma sintetica, dalle deliberazioni e dagli allegati alle stesse; - la raccolta degli atti monocratici (1973 - 2003), costituita con i decreti assessorili e con le determinazioni dirigenziali. Il superfondo comprende inoltre la documentazione prodotta dalle strutture amministrative della Giunta regionale a partire dal 1970 (uffici degli assessorati, dei dipartimenti, delle direzioni e dei servizi), con riferimento alle seguenti materie di competenza regionale: - agricoltura; - attività produttive, commercio e turismo; - programmazione e pianificazione urbanistica; - trasporti e viabilità; - ambiente, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e forestale, smaltimento rifiuti; - gestione aree protette e risorse forestali; - politiche familiari, infanzia, adolescenza e sviluppo del sistema scolastico; - formazione professionale e lavoro; - cultura; - sport e tempo libero; - gestione di servizi informativi e geografici. E' inoltre presente la documentazione attinente all'organizzazione delle strutture amministrative della Giunta e alla gestione del relativo personale, alla contabilità (gestione delle risorse finanziarie e del patrimonio, provveditorato) e allo svolgimento degli affari legali. La documentazione è solo in parte consultabile e corredata da strumenti di ricerca, in quanto per un certo numero di fondi sono in corso interventi di riordino e inventariazione
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
| - Archivio della Giunta della Regione Emilia-Romagna
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| - Archivio della Giunta della Regione Emilia-Romagna
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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