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| - Archivi propri degli ambasciatori
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dc:title
| - Archivi propri degli ambasciatori
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dc:description
| - Sono descritti come autonomi complessi archivistici i nuclei, più o meno consistenti, provenienti per lo più dalle disciolte Miscellanea codici e Miscellanea ex-Brera; dalla Miscellanea manoscritti e da quella di carte di nessun archivio; dai registri e carteggi restituiti in più riprese dall'Austria dopo il 1866 e dopo il 1918 e da qualche altra posizione. Si tratta delle scritture di vario tipo (ducali originali e loro registrazione; minutari e copiari di dispacci che possono talora supplire a originali perduti, specie per il sec. XVI; corrispondenza con uffici e cariche, carte portate seco dai titolari e ogni altro documento di interesse pubblico messo insieme durante il mandato e non destinato a rimanere in loco) che ambasciatori e pubblici rappresentanti avevano messo assieme durante la loro missione ed erano tenuti a consegnare al rientro alla Secreta per disposizione del Consiglio di dieci. Pur riconoscendo le perdite avvenute negli incendi del 1574 e 1577 è infatti evidente che gli ordini del Consiglio di dieci rimanevano spesso inefficaci, come confermato dalla presenza di innumerevoli manoscritti della natura sopraddetta negli archivi privati, in biblioteche e musei, anche fuori d'Italia. Due importanti acquisizioni si ebbero nel corso del XVIII secolo: nel 1715 entrarono in Secreta numerosi copiari di dispacci cinquecenteschi per esecuzione del legato disposto nel testamento (1596) di Giacomo Contarini fu Piero; altri codici vennero recuperati alla fine de...
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Sono descritti come autonomi complessi archivistici i nuclei, più o meno consistenti, provenienti per lo più dalle disciolte Miscellanea codici e Miscellanea ex-Brera; dalla Miscellanea manoscritti e da quella di carte di nessun archivio; dai registri e carteggi restituiti in più riprese dall'Austria dopo il 1866 e dopo il 1918 e da qualche altra posizione. Si tratta delle scritture di vario tipo (ducali originali e loro registrazione; minutari e copiari di dispacci che possono talora supplire a originali perduti, specie per il sec. XVI; corrispondenza con uffici e cariche, carte portate seco dai titolari e ogni altro documento di interesse pubblico messo insieme durante il mandato e non destinato a rimanere in loco) che ambasciatori e pubblici rappresentanti avevano messo assieme durante la loro missione ed erano tenuti a consegnare al rientro alla Secreta per disposizione del Consiglio di dieci. Pur riconoscendo le perdite avvenute negli incendi del 1574 e 1577 è infatti evidente che gli ordini del Consiglio di dieci rimanevano spesso inefficaci, come confermato dalla presenza di innumerevoli manoscritti della natura sopraddetta negli archivi privati, in biblioteche e musei, anche fuori d'Italia. Due importanti acquisizioni si ebbero nel corso del XVIII secolo: nel 1715 entrarono in Secreta numerosi copiari di dispacci cinquecenteschi per esecuzione del legato disposto nel testamento (1596) di Giacomo Contarini fu Piero; altri codici vennero recuperati alla fine de...
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altra denominazion...esso archivistico
| - Archivi dei rappresentanti diplomatici e consolari della Repoubblica veneta
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha produttore
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consistenza
| - Ciascun fondo ha numerazione autonoma, relativa alle unità archivistiche
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oad:extentAndMedium
| - Ciascun fondo ha numerazione autonoma, relativa alle unità archivistiche
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forma autorizzata complesso archivistico
| - Archivi propri degli ambasciatori
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oad:title
| - Archivi propri degli ambasciatori
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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is ha livelloSuperiore
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is è produttore di
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