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  • Convitto nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari
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  • Convitto nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari
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  • Il Convitto nazionale è stato istituito con la legge 4.10.1848 n. 819, nell'ambito del primo riordinamento generale dell'istruzione pubblica del Regno di Sardegna dopo la concessione dello Statuto Albertino. L'istituto trae le sue origini dal Seminario cagliaritano fondato, nel 1618, dall'arcivescovo di Cagliari Francesco d'Esquivel e dal Consiglio civico, col proposito di istruire giovani volenterosi, preferibilmete nobili o, se semplici cittadini, "naturals de Caller". Nel corso degli anni molte famiglie nobili e borghesi contribuirono ad incrementarne il patrimonio con generose elargizioni, onde poter disporre di un'istituzione di prestigio per i propri figli, ben presto denominata Collegio dei Nobili. Sin dalla fondazione l'istituto fu diretto dai Padri Gesuiti, chelo amministrarono, in piena autonomia, fino alla soppressione dell'ordine, e in seguito da presidi di nomina regia, tra i quali si segnala il canonico Giovanni Spano che ricoprì tale incarico dal 1854 al 1857. Nel 1835 il collegio trasferì la propria sede nella via Manno, in un palazzo appartenuto ai duchi di San Pietro e diventato, durante il regno di Carlo Felice, di proprietà statale. Fino alla prima metà del Novecento il simbolo distintivo degli studenti del Convitto era una particolare divisa di foggia militare, costituita da una giubba accollata, da un berretto a visiera e, d'inverno, da una mantellina.
è conservatore di
ha tipologia
codice ISIL
  • IT-CA0428
indirizzo
  • Via Manno, 14
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
ha sito web
consultazione
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descrizione
  • Il Convitto nazionale è stato istituito con la legge 4.10.1848 n. 819, nell'ambito del primo riordinamento generale dell'istruzione pubblica del Regno di Sardegna dopo la concessione dello Statuto Albertino. L'istituto trae le sue origini dal Seminario cagliaritano fondato, nel 1618, dall'arcivescovo di Cagliari Francesco d'Esquivel e dal Consiglio civico, col proposito di istruire giovani volenterosi, preferibilmete nobili o, se semplici cittadini, "naturals de Caller". Nel corso degli anni molte famiglie nobili e borghesi contribuirono ad incrementarne il patrimonio con generose elargizioni, onde poter disporre di un'istituzione di prestigio per i propri figli, ben presto denominata Collegio dei Nobili. Sin dalla fondazione l'istituto fu diretto dai Padri Gesuiti, chelo amministrarono, in piena autonomia, fino alla soppressione dell'ordine, e in seguito da presidi di nomina regia, tra i quali si segnala il canonico Giovanni Spano che ricoprì tale incarico dal 1854 al 1857. Nel 1835 il collegio trasferì la propria sede nella via Manno, in un palazzo appartenuto ai duchi di San Pietro e diventato, durante il regno di Carlo Felice, di proprietà statale. Fino alla prima metà del Novecento il simbolo distintivo degli studenti del Convitto era una particolare divisa di foggia militare, costituita da una giubba accollata, da un berretto a visiera e, d'inverno, da una mantellina.
forma autorizzata conservatore
  • Convitto nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari
is ha conservatore of
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