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  • Club alpino italiano. Biblioteca nazionale di Torino
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  • Club alpino italiano. Biblioteca nazionale di Torino
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  • A Torino dal 1863, è una biblioteca specializzata rilevante a livello internazionale per il patrimonio documentario in continuo aggiornamento e le rarità bibliografiche che conserva. Durante la prima assemblea, il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino, i Soci fondatori dichiararono essenziali per le finalità del Club alpino l'attività editoriale e la raccolta di documentazione e pochi giorni dopo stanziarono un fondo per l'acquisto di libri. Grazie all'accordo con l'Accademia delle Scienze di Torino il Club Alpino ebbe l'affidamento dell'osservatorio meteorologico e ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione l'uso di un casotto presso il Castello del Valentino, che fu la prima sede della Biblioteca. La connotazione culturale del CAI, associazione turistico esplorativa prima che sportiva, fu marcata fin dalle origini. Il legame tra scienza e alpinismo favorì una fitta rete di scambi internazionali. L'incremento della Biblioteca procedeva al passo con la produzione editoriale, ma fin dai primi anni si acquisirono i testi più antichi sulla montagna. Alla formazione delle raccolte concorsero i doni dei soci, anche dell'Alpine Club di Londra e di altre società affini. Molti noti autori offrirono le proprie opere con dediche, come Walton, Whymper, Carrel; resoconti di viaggio ed esplorazioni furono donati dal Circolo Geografico. Ha una consistenza di circa 30.000 monografie, di varie epoche e generi letterari; 1.484 testate di periodici di tutto il mondo, con cir...
è conservatore di
ha tipologia
codice ISIL
  • IT-TO0266
indirizzo
  • Salita al CAI Torino, 12
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
ha sito web
consultazione
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descrizione
  • A Torino dal 1863, è una biblioteca specializzata rilevante a livello internazionale per il patrimonio documentario in continuo aggiornamento e le rarità bibliografiche che conserva. Durante la prima assemblea, il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino, i Soci fondatori dichiararono essenziali per le finalità del Club alpino l'attività editoriale e la raccolta di documentazione e pochi giorni dopo stanziarono un fondo per l'acquisto di libri. Grazie all'accordo con l'Accademia delle Scienze di Torino il Club Alpino ebbe l'affidamento dell'osservatorio meteorologico e ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione l'uso di un casotto presso il Castello del Valentino, che fu la prima sede della Biblioteca. La connotazione culturale del CAI, associazione turistico esplorativa prima che sportiva, fu marcata fin dalle origini. Il legame tra scienza e alpinismo favorì una fitta rete di scambi internazionali. L'incremento della Biblioteca procedeva al passo con la produzione editoriale, ma fin dai primi anni si acquisirono i testi più antichi sulla montagna. Alla formazione delle raccolte concorsero i doni dei soci, anche dell'Alpine Club di Londra e di altre società affini. Molti noti autori offrirono le proprie opere con dediche, come Walton, Whymper, Carrel; resoconti di viaggio ed esplorazioni furono donati dal Circolo Geografico. Ha una consistenza di circa 30.000 monografie, di varie epoche e generi letterari; 1.484 testate di periodici di tutto il mondo, con cir...
forma autorizzata conservatore
  • Club alpino italiano. Biblioteca nazionale di Torino
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