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| - Parrocchia di San Paolo apostolo di Olbia
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| - Parrocchia di San Paolo apostolo di Olbia
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| - Ufficialmente intitolata alla Conversione di San Paolo, la primaziale di Olbia è stata anche l'unica parrocchia della città fino al 1954. L'edificio sorge sulla parte più alta del centro storico, ricalcando l'area dove in epoca romana sorgeva un tempio dedicato con ogni probabilità ad Ercole. L'impianto attualmente visibile si fa comunemente risalire alla metà del XVIII secolo, come dimostrerebbe un'epigrafe su un arcone interno che riporta l'anno 1747, data che tuttavia indica con maggiori probabilità un restauro o una riconsacrazione dell'edificio chiesastico, che doveva risalire quantomeno ad epoca bassomedievale, forse usata come cappella palatina dei Giudici di Gallura. Nel 1939 l'edificio, da rettangolare che era, con tre cappelle per lato, venne ampliato per ricavarne una chiesa dalla pianta a croce latina, con transetto e cupola. Nel fare ciò si abbattè l'antico oratorio della Confraternita della Santa Croce, addossato al lato meridionale della parrocchiale. Al posto dell'oratorio, originariamente caratterizzato da volte a sesto acuto in stile gotico-catalano, sorse un edificio adibito a sala polifunzionale. Agli inizi degli anni Novanta del XX secolo si decise di ristabilire l'antica chiesa della confraternita, riadattando quell'edificio e munendolo di un campanile a vela. La chiesa di San Paolo mostra al suo interno alcuni oggetti d'arte alquanto pregevoli, quali il coro ed pulpito in legno del Settecento. Fra gli argenti sacri custoditi nella sacrestia, si dis...
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| è conservatore di
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| ha tipologia
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| codice ISIL
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| indirizzo
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| altro accesso
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| scheda SAN
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| ha luogoConservatore
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| consultazione
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| descrizione
| - Ufficialmente intitolata alla Conversione di San Paolo, la primaziale di Olbia è stata anche l'unica parrocchia della città fino al 1954. L'edificio sorge sulla parte più alta del centro storico, ricalcando l'area dove in epoca romana sorgeva un tempio dedicato con ogni probabilità ad Ercole. L'impianto attualmente visibile si fa comunemente risalire alla metà del XVIII secolo, come dimostrerebbe un'epigrafe su un arcone interno che riporta l'anno 1747, data che tuttavia indica con maggiori probabilità un restauro o una riconsacrazione dell'edificio chiesastico, che doveva risalire quantomeno ad epoca bassomedievale, forse usata come cappella palatina dei Giudici di Gallura. Nel 1939 l'edificio, da rettangolare che era, con tre cappelle per lato, venne ampliato per ricavarne una chiesa dalla pianta a croce latina, con transetto e cupola. Nel fare ciò si abbattè l'antico oratorio della Confraternita della Santa Croce, addossato al lato meridionale della parrocchiale. Al posto dell'oratorio, originariamente caratterizzato da volte a sesto acuto in stile gotico-catalano, sorse un edificio adibito a sala polifunzionale. Agli inizi degli anni Novanta del XX secolo si decise di ristabilire l'antica chiesa della confraternita, riadattando quell'edificio e munendolo di un campanile a vela. La chiesa di San Paolo mostra al suo interno alcuni oggetti d'arte alquanto pregevoli, quali il coro ed pulpito in legno del Settecento. Fra gli argenti sacri custoditi nella sacrestia, si dis...
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| forma autorizzata conservatore
| - Parrocchia di San Paolo apostolo di Olbia
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| is ha conservatore
of | |