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  • Comune di Arezzo. Biblioteca città di Arezzo
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  • Comune di Arezzo. Biblioteca città di Arezzo
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  • L'atto di nascita della Biblioteca della Fraternita dei Laici, che costituisce il fondo più antico e prezioso della Biblioteca Città di Arezzo, risale al 1609, quando il medico-filosofo aretino Girolamo Turini, nel 1602, lasciò per testamento alla Fraternita dei Laici 2850 volumi e 15 manoscritti. La Biblioteca incrementò il suo patrimonio librario quando vi confluirono le biblioteche dei conventi soppressi a seguito delle invasioni napoleoniche tra la fine del secolo XVIII e gli inizi del successivo. In seguito confluirono nella Biblioteca Fraternita dei Laici, frutto di acquisti, donazioni, lasciti testamentari, o affidamento in gestione, le biblioteche Redi (1830), Sforzi (1874), Fossombroni (1880), Fineschi (1910), Gamurrini (1920), Burali-Forti (1948) ed altre minori. A differenza di quelle Fineschi, Gamurrini e Burali-Forti, che mantengono una loro identità, le biblioteche Turini, Redi, Sforzi e Fossombroni sono confluite nei Vecchi Fondi Fraternita e sono identificabili attraverso gli ex libris e le note manoscritte di possesso. La consistenza del materiale librario della Fraternita è documentata, negli anni, dagli inventari manoscritti compilati dal 1708 al 1939. Nel 1952 fu costituito il Consorzio per la Gestione della Biblioteca Città di Arezzo fra la Provincia di Arezzo, il Comune di Arezzo, la Fraternita dei Laici e l'Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze. E' aperta dal lunedì al sabato dalla 8.30-19.30.
è conservatore di
ha tipologia
codice ISIL
  • IT-AR0070
indirizzo
  • via dei Pileati n. 8
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
ha sito web
consultazione
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descrizione
  • L'atto di nascita della Biblioteca della Fraternita dei Laici, che costituisce il fondo più antico e prezioso della Biblioteca Città di Arezzo, risale al 1609, quando il medico-filosofo aretino Girolamo Turini, nel 1602, lasciò per testamento alla Fraternita dei Laici 2850 volumi e 15 manoscritti. La Biblioteca incrementò il suo patrimonio librario quando vi confluirono le biblioteche dei conventi soppressi a seguito delle invasioni napoleoniche tra la fine del secolo XVIII e gli inizi del successivo. In seguito confluirono nella Biblioteca Fraternita dei Laici, frutto di acquisti, donazioni, lasciti testamentari, o affidamento in gestione, le biblioteche Redi (1830), Sforzi (1874), Fossombroni (1880), Fineschi (1910), Gamurrini (1920), Burali-Forti (1948) ed altre minori. A differenza di quelle Fineschi, Gamurrini e Burali-Forti, che mantengono una loro identità, le biblioteche Turini, Redi, Sforzi e Fossombroni sono confluite nei Vecchi Fondi Fraternita e sono identificabili attraverso gli ex libris e le note manoscritte di possesso. La consistenza del materiale librario della Fraternita è documentata, negli anni, dagli inventari manoscritti compilati dal 1708 al 1939. Nel 1952 fu costituito il Consorzio per la Gestione della Biblioteca Città di Arezzo fra la Provincia di Arezzo, il Comune di Arezzo, la Fraternita dei Laici e l'Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze. E' aperta dal lunedì al sabato dalla 8.30-19.30.
forma autorizzata conservatore
  • Comune di Arezzo. Biblioteca città di Arezzo
is ha conservatore of
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