descrizione contes...ico istituzionale
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<head>Repubblica romana (1798-1799)</head>
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<emph render="underline">1796-15 feb. 1798:</emph>
Napoleone nella sua discesa in Italia occupa dapprima, nel 1796, quei territori dello Stato della Chiesa, le legazioni di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, che unite alle città del Ducato estense, Modena e Reggio, danno vita alla Repubblica cispadana, confluendo poi nella Repubblica cisalpina; segue l’occupazione delle Marche ove a Pesaro, il 4 feb. 1797, viene insediata una Amministrazione centrale della provincia di Urbino, con sede a Pesaro; ad Ancona, il 10 feb. 1797, Napoleone organizza la Municipalità; di fronte allo sfaldamento dello Stato il papa Pio VI accetta le condizioni della pace di Tolentino (19 feb. 1797), in base alla quale si stabilisce la definitiva cessione alla Francia di Avignone, nonché di Bologna, Ferrara e Romagna (dapprima promesse alla Repubblica di Venezia) e l’occupazione militare di Ancona che, dal 17 nov. 1797, diventa Repubblica anconetana, estesa a tutta che tende ad estendersi verso tutta la Marca; sotto la spinta di varie municipalità si costituisce il 22 gen. 1798 il “governo dei paesi riuniti” che riunisce le varie componenti del territorio marchigiano incluso l’Urbinate, restando fuori i territori fermani, ascolani e camerunesi; prendendo a pretesto l’uccisione del gen. Duphot, il 28 dic.1797, da parte di soldati pontifici; sulla base di disposizioni del Direttorio al gen. Berthier dell’11 gen. 1798, viene avviata una spedizione che arriva alle porte di Roma, senza sostanziali resistenze, finché il 10 feb. 1798 vengono dettate le condizioni della resa, che vengono accettate; decade la Congregazione di governo e viene ricostituita la Guardia civica; il giorno dopo il papa ricostituisce una nuova Congregazione di governo del tutto impotente; il 15 feb. 1798 un’adunanza popolare in Campidoglio proclama decaduto il potere temporale e costituisce la Repubblica romana; <lb/>
<emph render="underline">15 feb. 1798-29 set. 1799:</emph>
con la proclamazione della Repubblica romana si ricostituisce uno Stato che, salvo le città confluite nella Repubblica cispadana e poi passate alla Repubblica cisalpina, recupera i territori che avevano fatto parte dello Stato della Chiesa, inclusi quelli della Repubblica anconetana, nel mar. 1798, e del governo dei paesi riuniti, tranne Pesaro che, come le legazioni, viene annessa alla Repubblica cisalpina; il 17 mar. 1798 viene pubblicata la costituzione repubblicana; le magistrature centrali della Repubblica romana ricalcano il modello della Repubblica cisalpina, assegnando il potere legislativo a due camere (Senato e Tribunato), il potere esecutivo al Consolato da cui dipendono quattro ministeri (giustizia e polizia, interno, finanze, guerra marina e affari esteri) e il potere giudiziario ai tribunali, mentre assumono un particolare rilievo i “grandi questori” e i commissari preposti alla grande contabilità; il territorio è diviso in otto dipartimenti, del Metauro (Ancona), del Musone (Macerata), del Tronto (Fermo), del Trasimeno (Perugia), del Clitunno (Spoleto), del Cimino (Viterbo), del Tevere (Roma), del Circeo (Anagni); i dipartimenti sono divisi in cantoni e i cantoni in comuni, retti da una municipalità, salvo quelli minori; nella primavera del 1798 hanno inizio diffuse ribellioni antifrancesi e antigiacobine, determinate anche dalla fame e dalla mancanza di lavoro, tenute a fatica dalle truppe francesi sotto controllo; nel dic. 1798 Roma occupata per pochi giorni dalle truppe napoletane; nelle ultime settimane della Repubblica (lug.-ago. 1799) il Consolato è sostituito da un Comitato di guerra e finanze, poi da un Comitato provvisorio di governo costituito da tutti i ministri
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