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  • GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE IN TOSCANA (1799 mar. 25 - lug. 7) E GOVERNO PROVVISORIO DELL'INSORGENZA ANTIFRANCESE (1799 mag. 6 - set.) poi RESTAURAZIONE AUSTRIACA E GOVERNO TOSCANO IN NOME DI FERDINANDO DI LORENA POI REGGENZA GRANDUCALE E QUADRUMVIRATO (1799 set. 8 - 1800 nov. 27) poi GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE E GIUNTA TRIUMVIRALE (1800 nov. 27 - 1801 mar. 21) poi QUADRUMVIRATO (1801 mar. 21 - ago. 2) poi REGNO D'ETRURIA (1801 ago. 2 - 1807 dic. 10)
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  • GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE IN TOSCANA (1799 mar. 25 - lug. 7) E GOVERNO PROVVISORIO DELL'INSORGENZA ANTIFRANCESE (1799 mag. 6 - set.) poi RESTAURAZIONE AUSTRIACA E GOVERNO TOSCANO IN NOME DI FERDINANDO DI LORENA POI REGGENZA GRANDUCALE E QUADRUMVIRATO (1799 set. 8 - 1800 nov. 27) poi GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE E GIUNTA TRIUMVIRALE (1800 nov. 27 - 1801 mar. 21) poi QUADRUMVIRATO (1801 mar. 21 - ago. 2) poi REGNO D'ETRURIA (1801 ago. 2 - 1807 dic. 10)
dc:date
  • 1799 - 1807
ha date contesto storico istituzionale
denominazione cont...ico istituzionale
  • GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE IN TOSCANA (1799 mar. 25 - lug. 7) E GOVERNO PROVVISORIO DELL'INSORGENZA ANTIFRANCESE (1799 mag. 6 - set.) poi RESTAURAZIONE AUSTRIACA E GOVERNO TOSCANO IN NOME DI FERDINANDO DI LORENA POI REGGENZA GRANDUCALE E QUADRUMVIRATO (1799 set. 8 - 1800 nov. 27) poi GOVERNO PROVVISORIO FRANCESE E GIUNTA TRIUMVIRALE (1800 nov. 27 - 1801 mar. 21) poi QUADRUMVIRATO (1801 mar. 21 - ago. 2) poi REGNO D'ETRURIA (1801 ago. 2 - 1807 dic. 10)
descrizione contes...ico istituzionale
  • <bioghist> <head>a) Governo provvisorio francese in Toscana (25 mar.-7 lug. 1799) e Suprema deputazione di Arezzo, governo provvisorio dell’insorgenza antifrancese (6 mag.-set. 1799), poi Restaurazione austriaca e Governo toscano in nome di Ferdinando di Lorena poi Reggenza granducale e Quadrunvirato (7 lug. 1799-27 nov. 1800)</head> <p> <emph render="underline">25 mar.-7 lug. 1799:</emph> l’occupazione francese nel Granducato di Toscana inizia nel marzo 1799 e, sebbene fosse stata dichiarata la neutralità dello Stato, l’esercito francese guidato dal gen. Luis Gualtier entra a Firenze il 25 marzo e vi instaura un Governo direttamente dipendente dalla Francia mentre a Charles de Reinhard, ambasciatore a Firenze dal giu. 1798, vengono conferiti poteri politici e civili in qualità di Commissario del governo francese; il 27 marzo il granduca Ferdinando III parte per Vienna; vengono confermati provvisoriamente tribunali, giudici e amministratori e viene istituito un Bureau di consultazione, di cui fanno parte tre ministri, della polizia, della giustizia e delle finanze, privo di poteri effettivi; vengono istituite Municipalità a Firenze, Arezzo, Cortona, Livorno, Massa di Maremma, Pisa, Pistoia, Pontremoli, Prato, Siena e Volterra, cui si aggiunge successivamente Pescia, che debbono anche costituire una Guardia nazionale; già alla fine del mese di aprile iniziano segni di rivolta da parte di un movimento nato per ragioni di fame e soprattutto religiose (insorgenza del “Viva Maria”) che il 6 maggio genera una sollevazione antifrancese diffusa in varie località; gli insorti cacciano i francesi da Arezzo (favoriti oltre che dal malcontento suscitato dai sequestri di beni e dalle ruberie degli occupanti anche dalla decisione del gen. Macdonald di dividere il passaggio delle truppe francesi da Roma al nord tra Siena e Perugia) e vi instaurano un governo con poteri civili e militari affidato alla Suprema deputazione composta di un governo civile e uno militare; nella prospettiva di cacciare i francesi dalla Toscana, i ribelli di Arezzo cercano di affidare le loro truppe al comandante austriaco Schneider che ne assume il comando nella seconda metà di giugno; già il 9 dello stesso mese i ribelli avevano occupato Cortona, il 28 occupano Siena, il 7 luglio entrano a Firenze e il 17 a Livorno<lb/> <emph render="underline">7 lug. 1799-27 nov. 1800:</emph> con l’occupazione di Firenze il potere torna al Senato fiorentino che dalla fine di agosto intende sciogliere le bande aretine per ripristinare il precedente sistema politico; l’8 settembre le truppe austriache entrano in Firenze mentre quelle russe occupano Livorno; Franz von Hohenzollern viene nominato generale maggiore e Comandante generale della Toscana e, in settembre, vengono sciolte le bande aretine mentre si conclude l’attività della Suprema deputazione; inizia una dura repressione contro i giacobini toscani e tutte le sentenze debbono essere approvate da una Delegazione di polizia guidata da Luigi Cremani, assessore del Supremo tribunale di giustizia; la repressione è approvata dal granduca Ferdinando che, comunque, resta a Vienna; le difficoltà finanziarie, determinate anche dal mantenimento delle truppe austriache, impegnano la Segreteria di stato, finanze e guerra, e vengono inoltre istituiti il 23 settembre una Deputazione per l’approvvigionamento e magazzini frumentari; nello stesso mese scoppiano disordini in varie località; poco prima della vittoria di Napoleone a Marengo (1800) il Senato aveva ordinato la leva in massa e il 19 giugno nomina una Reggenza presieduta dal gen. Annibale Sommariva che cerca di riorganizzare le forze armate volontarie; il 1° ott. 1800 viene stipulata una convenzione segreta franco-spagnola che prevede il passaggio della Luisiana dalla Spagna alla Francia in cambio di un ampliamento dei domini di Ferdinando di Borbone, duca di Parma, cugino e cognato del re di Spagna, che secondo Napoleone può avvenire a spese della Toscana, anche per sottrarre il porto di Livorno agli inglesi e colpire nel contempo gli Asburgo; il 14 ottobre i francesi entrano di nuovo in Toscana, insieme a cisalpini e reparti di esuli italiani, disperdendo le truppe del Sommariva, mentre la Reggenza lascia Firenze dopo aver affidato il governo a una Giunta di quattro persone; vengono ricostituite due Municipalità, a Pistoia e a Prato </p> </bioghist> <bioghist> <head>b) Governo provvisorio francese e Giunta triumvirale (27 nov. 1800-21 mar. 1801) poi Quadrumvirato (21 mar.-2 ago 1801) poi Regno d’Etruria (12 ago. 1801-10 dic. 1807)</head> <p> <emph render="underline">27 nov. 1800-21 mar. 1801:</emph> alla fine di ottobre il gen. Miollis assume il comando delle forze francesi in Toscana e il 27 novembre costringe alle dimissioni i quadrunviri, sostituendoli con una Giunta di tre patrioti di scarso prestigio, ordinando la formazione di un battaglione toscano; Ugo Redon de Belleville viene chiamato come Commissario generale delle relazioni commerciali nei porti d’Italia e incaricato degli interessi della Repubblica francese in Toscana; la Presidenza del buongoverno ed altre cariche vengono affidate a fiorentini; nel mese di dicembre la Toscana è investita dalla guerra dei francesi contro truppe austriache, austro-toscane e napoletane mentre il governo provvisorio francese si rifugia a Pisa; i francesi prevalgono e il 15 gen. 1801 viene concluso l’armistizio di Treviso; alla fine di gennaio il gen. Miollis è sostituito da Gioacchino Murat che alle requisizioni e alle spese per il mantenimento delle truppe aggiunge un’ingente imposizione fiscale; i triumviri cercano di salvaguardare l’autonomia toscana e il 13 marzo ripristinano la legislazione Leopoldina, istituendo anche un Comitato di finanze per far fronte alla disastrosa situazione dell’erario; il trattato di Lunéville (9 feb. 1801), pubblicato in Toscana ai primi di marzo, prevede la rinuncia del granduca alla Toscana con la parte dell’isola d’Elba che ne dipende in favore del duca di Parma; ma Ferdinando di Borbone, duca di Parma, non intende lasciare il proprio Stato; un nuovo accordo franco-spagnolo stipulato nel marzo ad Aranjuez assegna il 21 marzo la Toscana, eretta a Regno d’Etruria, a Ludovico, figlio del duca Ferdinando, che ne prende possesso 12 agosto 1801<lb/> <emph render="underline">21 mar.-12 ago. 1801:</emph> in attesa del nuovo sovrano il gen. Murat fa dimettere i triunviri e richiama i quadrunviri che formano un Governo provvisorio; in luogo del Comitato di finanze il 4 apr. 1801 viene istituita una nuova Deputazione economale consultiva, prima di quelle che si avvicenderanno nel Regno d’Etruria; il re, d’accordo con Murat nomina un commissario che cerca, senza riuscirvi, di ripristinare il Consiglio di stato con persone del Granducato lorenesi, che declinano l’invito<lb/> <emph render="underline">12 ago. 1801-27 mag. 1803:</emph> il Regno d’Etruria ha effettivo inizio quando Ludovico arriva a Firenze il 12 agosto; licenzia tutti i membri del Governo provvisorio, ripristina il Consiglio di stato e di finanza e nomina persone di scarsa esperienza per ricoprire le più alte cariche (quali quelle di primo direttore delle reali Segreterie consigliere di stato e ministro delle relazioni straniere, di ministro dell’interno, di ministro delle finanze), scelte comunque tra toscani; vengono fatte nuove nomine alla direzione dei conti della regia Depositeria e della Zecca, mentre resta in funzione la Deputazione economale; viene varato nell’agosto del 1802 un piano di risanamento del debito pubblico e viene istituita una nuova Giunta di revisione, con sospensione del Monte redimibile e el acostituzione di un Monte comune; a Livorno, ove dal 1798 era stata rinnovata la Deputazione del commercio, si istituisce la Camera di commercio; viene rivista in senso reazionario la legislazione ecclesiastica Leopoldina; il 27 mar. 1803 Ludovico muore<lb/> <emph render="underline">27 mag. 1803-10 dic. 1807:</emph> Maria Luigia, moglie di Ludovico, che già dall’anno precedente, sedeva nel Consiglio di stato, assume la Reggenza in nome del figlio; in considerazione delle sempre più gravi condizioni economiche e finanziarie nel 1804 viene nominata una seconda Deputazione economica, o di finanze, e nel dicembre dello stesso anno viene riorganizzata l’amministrazione e direzione delle finanze con attribuzioni e competenze già conferite alla Segreteria di finanze; la Deputazione di finanze, che aveva acquisito funzioni e competenze già spettanti al ministro delle finanze ma è vista con sospetto dai francesi per la presenza di personalità già in auge sotto il granduca Ferdinando, è soppressa su pressioni francesi da Maria Luigia e il Consiglio di stato viene ristretto a soli tre membri; una nuova legislazione penale, elaborata dai giudici del Supremo tribunale di giustizia, viene promulgata nel 1807; in base al trattato di Fontainebleau (27 ott. 1807) viene sancita la fine del Regno d’Etruria e l’annessione della Toscana alla Francia; a seguito dell’occupazione francese, Maria Luigia lascia il 10 dic. 1807 Firenze; Napoleone istituisce una Giunta straordinaria di governo che prepara l’annessione della Toscana all’Impero francese </p> <list> <item>Firenze</item> <item>Arezzo</item> <item>Grosseto (Provincia inferiore)</item> <item>Livorno</item> <item>Pisa</item> <item>Pistoia</item> <item>Siena</item> </list> </bioghist>
is ha contesto storico istituzionale of
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