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  • COMUNE di Pistoia
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  • COMUNE di Pistoia
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  • L'archivio comunale ebbe un primo sommario ordinamento dal cancelliere Bartolomeo Corsoni. Di questo ordinamento non è rimasta traccia se non nelle numerose filze miscellanee che sebbene " promiscue e legate alla rinfusa che non si poteva fare peggio ", come ebbe ad esprimersi il Fiorineschi, pur tuttavia ebbero il merito di salvare dalla dispersione i più antichi documenti. A partire dal 1821 il Ricci e il Fiorineschi diedero inizio, come si è detto, ad una nuova sistemazione degli atti. In essa non fu introdotta alcuna partizione corrispondente ai periodi storici accennati. Il materiale fu numerato ed elencato secondo l'ordine degli scaffali e delle stanze, non seguendo in molti casi neppure il criterio del raggruppamento per materia. Questo ordinamento assai difettoso fu conservato dal Chiti, il quale, avuto dal comune l'incarico di riordinare l'archivio nel 1899, si limitò a dare alle stampeun elenco tratto dai cataloghi preesistenti, inserendo i numerosi documenti rinvenuti, privi di regolare segnatura, in miscellanee varie. L'archivio è stato successivamente riordinato ed è stato redatto un nuovo inventario a stampa nel quale gli atti prodotti da magistrature pistoiesi, anche se compresi in fondi diversi a causa dei maldestri riordinamenti cui si è fatto cenno, sono stati ricondotti nell'archivio del comune. Lo stesso criterio è stato seguito per la documentazione di pertinenza comunale, conservata anticamente per ragioni di sicurezza nella sagrestia dell'opera di [...]
dc:date
  • [non presente]
ha conservatore
ha date complesso archivistico
ha statusProvenienza
abstract
  • L'archivio comunale ebbe un primo sommario ordinamento dal cancelliere Bartolomeo Corsoni. Di questo ordinamento non è rimasta traccia se non nelle numerose filze miscellanee che sebbene " promiscue e legate alla rinfusa che non si poteva fare peggio ", come ebbe ad esprimersi il Fiorineschi, pur tuttavia ebbero il merito di salvare dalla dispersione i più antichi documenti. A partire dal 1821 il Ricci e il Fiorineschi diedero inizio, come si è detto, ad una nuova sistemazione degli atti. In essa non fu introdotta alcuna partizione corrispondente ai periodi storici accennati. Il materiale fu numerato ed elencato secondo l'ordine degli scaffali e delle stanze, non seguendo in molti casi neppure il criterio del raggruppamento per materia. Questo ordinamento assai difettoso fu conservato dal Chiti, il quale, avuto dal comune l'incarico di riordinare l'archivio nel 1899, si limitò a dare alle stampeun elenco tratto dai cataloghi preesistenti, inserendo i numerosi documenti rinvenuti, privi di regolare segnatura, in miscellanee varie. L'archivio è stato successivamente riordinato ed è stato redatto un nuovo inventario a stampa nel quale gli atti prodotti da magistrature pistoiesi, anche se compresi in fondi diversi a causa dei maldestri riordinamenti cui si è fatto cenno, sono stati ricondotti nell'archivio del comune. Lo stesso criterio è stato seguito per la documentazione di pertinenza comunale, conservata anticamente per ragioni di sicurezza nella sagrestia dell'opera di [...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha produttore
consistenza
  • [non presente]
oad:extentAndMedium
  • [non presente]
forma autorizzata complesso archivistico
  • COMUNE di Pistoia
oad:title
  • COMUNE di Pistoia
record provenienza id
  • GG0650036504
sistema provenienza
  • GGASI
tipologia complesso
  • fonds
is è conservatore di of
is ha livelloSuperiore of
is è produttore di of
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