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  • Tesorerie provinciali
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  • Tesorerie provinciali
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  • Il fondo, diviso in 15 serie, comprende i registri di entrata e uscita e, dal pontificato di Pio IV, le relative giustificazioni dei tesorieri provinciali e i registri di quegli esattori di particolari gabelle e tasse (doganieri delle pecore, delle tratte dei grani, del sale ed altri) nonché di quei pagatori di particolari servizi, come i pagatori delle soldatesche, che, nella provincia, dipendevano direttamente dal tesoriere provinciale.I capitolati d'appalto dei tesorieri si conservano nei protocolli dei Notai, segretari e cancellieri della Camera e, spesso, sono riportati in copia negli stessi registri dei tesorieri provinciali. Alcune serie delle tesorerie provinciali cominciano con il pontificato di Martino V, che fu il restauratore delle finanze pontificie nelle province. Le serie terminano tutte nel 1798-1799. I pochi registri relativi al periodo francese e ai primi anni dopo la restaurazione si riferiscono tutti alla riscossione del prestito perequativo e alla dativa reale. Nell'elenco delle tesorerie provinciali che segue è stata inserita anche la tesoreria di Città di Castello, materialmente ed impropriamente collocata nella Miscellanea camerale per luoghi. In questa miscellanea è probabile che si conservino altri registri appartenenti alle serie delle tesorerie provinciali, con l'esclusione però delle tesorerie di Ascoli, Avignone, Benevento e Bologna in quanto la documentazione della Miscellanea camerale per luoghi relativa a queste città è stata già controll[...]
dc:date
  • (1397-1799, con docc fino al 1816)
ha conservatore
ha date complesso archivistico
ha statusProvenienza
abstract
  • Il fondo, diviso in 15 serie, comprende i registri di entrata e uscita e, dal pontificato di Pio IV, le relative giustificazioni dei tesorieri provinciali e i registri di quegli esattori di particolari gabelle e tasse (doganieri delle pecore, delle tratte dei grani, del sale ed altri) nonché di quei pagatori di particolari servizi, come i pagatori delle soldatesche, che, nella provincia, dipendevano direttamente dal tesoriere provinciale.I capitolati d'appalto dei tesorieri si conservano nei protocolli dei Notai, segretari e cancellieri della Camera e, spesso, sono riportati in copia negli stessi registri dei tesorieri provinciali. Alcune serie delle tesorerie provinciali cominciano con il pontificato di Martino V, che fu il restauratore delle finanze pontificie nelle province. Le serie terminano tutte nel 1798-1799. I pochi registri relativi al periodo francese e ai primi anni dopo la restaurazione si riferiscono tutti alla riscossione del prestito perequativo e alla dativa reale. Nell'elenco delle tesorerie provinciali che segue è stata inserita anche la tesoreria di Città di Castello, materialmente ed impropriamente collocata nella Miscellanea camerale per luoghi. In questa miscellanea è probabile che si conservino altri registri appartenenti alle serie delle tesorerie provinciali, con l'esclusione però delle tesorerie di Ascoli, Avignone, Benevento e Bologna in quanto la documentazione della Miscellanea camerale per luoghi relativa a queste città è stata già controll[...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha livelloSuperiore
ha produttore
consistenza
  • regg. e filze 7.157 e fascc. 2
oad:extentAndMedium
  • regg. e filze 7.157 e fascc. 2
forma autorizzata complesso archivistico
  • Tesorerie provinciali
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  • Tesorerie provinciali
record provenienza id
  • GG0730041540
sistema provenienza
  • GGASI
tipologia complesso
  • fonds
is è conservatore di of
is è produttore di of
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