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| - Istituto di Santa Maria in Aquiro di Roma
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| - Istituto di Santa Maria in Aquiro di Roma
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dc:description
| - Nel 1774 Francesco Maria Magni, archivista dell'Istituto, riordinò parte della documentazione fino a quel momento prodotta dalla Pia casa degli orfani. Egli rilegò in volumi le filze originarie, secondo una tradizione archivistica comune ai grandi lavori di riordinamento settecenteschi, di cui oggi peraltro non è possibile valutare il rispetto del mantenimento dell'ordinamento originario. Il Magni numerò le carte e redasse il regesto di ogni documento di questa serie, che originariamente venne chiamata dei "Tomi". La serie tuttavia non è composta solo da volumi, ma anche da registri originari (libri contabili ecc... ) disposti e numerati in un'unica sequenza, in cui le singole unità archivistiche si susseguono in maniera spesso disomogenea, senza un ordinamento seriale. Lo stesso Magni redasse, come mezzo di corredo all'ordinamento, un rubricellone organizzato per materie, diviso in tre volumi, con un quarto volume che ne costituisce il relativo indice alfabetico. Essi rappresentano ancora oggi, per la loro analiticità, un supporto fondamentale in ogni ricerca che si voglia intraprendere nelle carte dell'Istituto. Il lavoro originario del Magni comprendeva 1062 tomi: i suoi successori, fino alla prima metà dell'Ottocento, provvidero a mantenere, almeno per alcune serie, l'impostazione dell'archivio, incrementando così il numero dei tomi a 1227 e arricchendo dei relativi rimandi e annotazioni i rubricelloni delle materie. Solo 497 tomi, tuttavia, sono giunti fino a no...
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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ha strumento di ricerca
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oad:has_findingAid
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abstract
| - Nel 1774 Francesco Maria Magni, archivista dell'Istituto, riordinò parte della documentazione fino a quel momento prodotta dalla Pia casa degli orfani. Egli rilegò in volumi le filze originarie, secondo una tradizione archivistica comune ai grandi lavori di riordinamento settecenteschi, di cui oggi peraltro non è possibile valutare il rispetto del mantenimento dell'ordinamento originario. Il Magni numerò le carte e redasse il regesto di ogni documento di questa serie, che originariamente venne chiamata dei "Tomi". La serie tuttavia non è composta solo da volumi, ma anche da registri originari (libri contabili ecc... ) disposti e numerati in un'unica sequenza, in cui le singole unità archivistiche si susseguono in maniera spesso disomogenea, senza un ordinamento seriale. Lo stesso Magni redasse, come mezzo di corredo all'ordinamento, un rubricellone organizzato per materie, diviso in tre volumi, con un quarto volume che ne costituisce il relativo indice alfabetico. Essi rappresentano ancora oggi, per la loro analiticità, un supporto fondamentale in ogni ricerca che si voglia intraprendere nelle carte dell'Istituto. Il lavoro originario del Magni comprendeva 1062 tomi: i suoi successori, fino alla prima metà dell'Ottocento, provvidero a mantenere, almeno per alcune serie, l'impostazione dell'archivio, incrementando così il numero dei tomi a 1227 e arricchendo dei relativi rimandi e annotazioni i rubricelloni delle materie. Solo 497 tomi, tuttavia, sono giunti fino a no...
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altra denominazion...esso archivistico
| - Pia casa della visitazione degli orfani in S. Maria in Aquiro e SS. Quattro coronati
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha produttore
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
| - Istituto di Santa Maria in Aquiro di Roma
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oad:title
| - Istituto di Santa Maria in Aquiro di Roma
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
| - complesso di fondi / superfondo
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is è conservatore di
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is è strumento di ricerca di
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is ha livelloSuperiore
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is è produttore di
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