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| - Istituto Santa Maria in Aquiro, Roma, 1540 -
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| - Istituto Santa Maria in Aquiro, Roma, 1540 -
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dc:description
| - La Pia casa degli orfani di S. Maria in Aquiro e SS. Quattro Coronati venne fondata nel 1540 per opera di alcuni sacerdoti ispirati all'opera di S. Ignazio di Lojola e fu confermata con la bolla di Paolo III "Altitudo Divinae Provvidentiae" del 6 febbraio 1641 con lo scopo di accogliere e istruire gli orfani romani di entrambi i sessi in alcune case in piazza Capranica presso la chiesa di S. Maria in Aquiro. Nel 1645 le orfane furono trasferite presso il convento dei SS. Quattro Coronati sotto la vigilanza di una priora e "educate nella morale nella religione e nei lavori domestici propri del loro sesso". L'orfanotrofio provvedeva a raccogliere e fornire agli orfani maschi una modesta educazione e una preparazione in alcuni mestieri artigianali ai quali venivano avviati in previsione della definitiva dimissione dall'istituto che avveniva al compimento del diciottesimo anno. Per i ragazzi maggiormente dotati nel 1591 il card. Anton Maria Salviati, già protettore della Pia casa, donò 10.000 scudi aurei per erigere un collegio intitolato a suo nome per avviare agli studi delle arti i fanciulli orfani che si fossero segnalati "per bona indole", affidandone l'amministrazione ai deputati dell'orfanotrofio stesso. Numerosa era la famiglia del collegio che nel giro di pochi anni contava già circa 300 presenze: sotto il patrocinio del cardinal protettore rappresentato da un prelato, vi erano dieci "visitatori de putti ... et dui simili delle putte et dui altri per li putti dati...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La Pia casa degli orfani di S. Maria in Aquiro e SS. Quattro Coronati venne fondata nel 1540 per opera di alcuni sacerdoti ispirati all'opera di S. Ignazio di Lojola e fu confermata con la bolla di Paolo III "Altitudo Divinae Provvidentiae" del 6 febbraio 1641 con lo scopo di accogliere e istruire gli orfani romani di entrambi i sessi in alcune case in piazza Capranica presso la chiesa di S. Maria in Aquiro. Nel 1645 le orfane furono trasferite presso il convento dei SS. Quattro Coronati sotto la vigilanza di una priora e "educate nella morale nella religione e nei lavori domestici propri del loro sesso". L'orfanotrofio provvedeva a raccogliere e fornire agli orfani maschi una modesta educazione e una preparazione in alcuni mestieri artigianali ai quali venivano avviati in previsione della definitiva dimissione dall'istituto che avveniva al compimento del diciottesimo anno. Per i ragazzi maggiormente dotati nel 1591 il card. Anton Maria Salviati, già protettore della Pia casa, donò 10.000 scudi aurei per erigere un collegio intitolato a suo nome per avviare agli studi delle arti i fanciulli orfani che si fossero segnalati "per bona indole", affidandone l'amministrazione ai deputati dell'orfanotrofio stesso. Numerosa era la famiglia del collegio che nel giro di pochi anni contava già circa 300 presenze: sotto il patrocinio del cardinal protettore rappresentato da un prelato, vi erano dieci "visitatori de putti ... et dui simili delle putte et dui altri per li putti dati...
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altra denominazione produttore
| - Pia casa della visitazione degli orfani di Santa Maria in Aquiro e SS. Quattro Coronati
- Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma
- ISMA
- Pia Casa di Santa Maria in Aquiro e delle orfane dei SS. Quattro Coronati
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Istituto Santa Maria in Aquiro, Roma, 1540 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Istituto Santa Maria in Aquiro, Roma, 1540 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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