rdf:type
rdfs:label
  • Estimi di Padova
dc:title
  • Estimi di Padova
dc:description
  • L'estimo, che in epoca carrarese era suddiviso nei due corpi, città e territorio, durante la dominazione veneta (decreto del consiglio di Padova 6 mag. 1424) venne a gravare anche su un terzo corpo, il clero, ovvero su tutti i beni posseduti in Padova e nel Padovano dalle chiese e dagli ecclesiastici secolari e regolari. Pertanto la quota di tassazione, stabilita globalmente a Venezia per ciascuna città della terraferma e suo territorio, veniva poi ripartita localmente sui tre corpi predetti, ai quali spettava infine la distribuzione e la esazione dei tributi sopra i relativi estimati. L'estimo, che si basava sul sistema della notifica (o polizza) da parte del proprietario, aveva per oggetto ogni sorta di beni e di redditi (beni mobili, immobili, mercanzie, livelli, soccide e altro). Tutti i dati forniti venivano esaminati dai cosiddetti estimatori che stabilivano la relativa imposizione. Fulcro del sistema di notifica e di tassazione non era però il bene bensì la persona con il suo patrimonio. L'esigenza di riformare l'estimo fu avvertita varie volte dal senato veneziano il quale, dopo diverse innovazioni, che non servirono però a eliminare vistose evasioni soprattutto da parte dei contribuenti extraurbani nonché grosse ingiustizie a danno dei contribuenti meno abbienti, si vide costretto a sopprimere (con decreto del 30 genn. 1789) i tre corpi e a concentrare l'esazione di tutte le imposte nella camera fiscale. Stabilito l'impianto dell'estimo, quest'ultimo fu diviso i[...]
dc:date
  • [sec. XI-1797]
ha contesto storico istituzionale
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • L'estimo, che in epoca carrarese era suddiviso nei due corpi, città e territorio, durante la dominazione veneta (decreto del consiglio di Padova 6 mag. 1424) venne a gravare anche su un terzo corpo, il clero, ovvero su tutti i beni posseduti in Padova e nel Padovano dalle chiese e dagli ecclesiastici secolari e regolari. Pertanto la quota di tassazione, stabilita globalmente a Venezia per ciascuna città della terraferma e suo territorio, veniva poi ripartita localmente sui tre corpi predetti, ai quali spettava infine la distribuzione e la esazione dei tributi sopra i relativi estimati. L'estimo, che si basava sul sistema della notifica (o polizza) da parte del proprietario, aveva per oggetto ogni sorta di beni e di redditi (beni mobili, immobili, mercanzie, livelli, soccide e altro). Tutti i dati forniti venivano esaminati dai cosiddetti estimatori che stabilivano la relativa imposizione. Fulcro del sistema di notifica e di tassazione non era però il bene bensì la persona con il suo patrimonio. L'esigenza di riformare l'estimo fu avvertita varie volte dal senato veneziano il quale, dopo diverse innovazioni, che non servirono però a eliminare vistose evasioni soprattutto da parte dei contribuenti extraurbani nonché grosse ingiustizie a danno dei contribuenti meno abbienti, si vide costretto a sopprimere (con decreto del 30 genn. 1789) i tre corpi e a concentrare l'esazione di tutte le imposte nella camera fiscale. Stabilito l'impianto dell'estimo, quest'ultimo fu diviso i[...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Estimi di Padova
eac-cpf:authorizedForm
  • Estimi di Padova
record provenienza id
  • SP008870
sistema provenienza
  • GGASI
dc:coverage
  • Padova
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
Raw Data in: CSV | RDF ( N-Triples N3/Turtle JSON XML ) | OData ( Atom JSON ) | Microdata ( JSON HTML) | JSON-LD     Browse in: LodLive
This material is Open Knowledge   W3C Semantic Web Technology [RDF Data] Valid XHTML + RDFa
OpenLink Virtuoso version 06.01.3127, on Win32 (i686-generic-win-32), Standard Edition
Data on this page belongs to its respective rights holders.