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  • Tribunale del senatore o di Campidoglio
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  • Tribunale del senatore o di Campidoglio
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  • Il senatore fu la suprema autorità legislativa, giudiziaria ed esecutiva del comune di Roma. L'attività giudiziaria ebbe sempre maggior preponderanza; inizialmente limitata alla giurisdizione civile fu poi estesa a quella criminale. Nel 1217 la magistratura risulta formata da un collegio di giudici palatini (assectamentum) nominati dal senatore e assistiti da un corpo di notai. Durante il senatorato di Carlo d'Angiò i giudici erano otto (due per le cause civili, due per quelle penali, due per le questioni fiscali e due per gli appelli) coadiuvati da dodici notai ridotti in seguito a sei. I giudici palatini ratificavano anche gli statuti delle corporazioni di arti e mestieri. La magistratura ebbe un'organizzazione precisa e ben definita negli statuta urbis nova del 20 mag. 1363. Nel sec. XV però la sua autonomia subì una notevole diminuzione e la magistratura dipese sempre di più dall'autorità pontificia, innanzi tutto per l'immunità dal foro capitolino rivendicata dai chierici e da tutti gli appartenenti alla corte papale e poi per la riserva del pontefice sulla nomina del senatore. Sono da ricordare in proposito la costituzione di Martino V Cum inter ceteras del 3 mag. 1421; gli statuti del 3 sett. 1469 promulgati da Paolo II e i capitula del 12 lu. 1473 emanati da Sisto IV. Nel sec. XVI la giurisdizione del senatore, che si esercitava ormai solo sui laici di Roma e sobborghi, venne limitata non solo dall'autorità pontificia ma anche da quella del camerlengo e del gover[...]
dc:date
  • [sec. XII-1798 e 1800-1809]
ha contesto storico istituzionale
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Il senatore fu la suprema autorità legislativa, giudiziaria ed esecutiva del comune di Roma. L'attività giudiziaria ebbe sempre maggior preponderanza; inizialmente limitata alla giurisdizione civile fu poi estesa a quella criminale. Nel 1217 la magistratura risulta formata da un collegio di giudici palatini (assectamentum) nominati dal senatore e assistiti da un corpo di notai. Durante il senatorato di Carlo d'Angiò i giudici erano otto (due per le cause civili, due per quelle penali, due per le questioni fiscali e due per gli appelli) coadiuvati da dodici notai ridotti in seguito a sei. I giudici palatini ratificavano anche gli statuti delle corporazioni di arti e mestieri. La magistratura ebbe un'organizzazione precisa e ben definita negli statuta urbis nova del 20 mag. 1363. Nel sec. XV però la sua autonomia subì una notevole diminuzione e la magistratura dipese sempre di più dall'autorità pontificia, innanzi tutto per l'immunità dal foro capitolino rivendicata dai chierici e da tutti gli appartenenti alla corte papale e poi per la riserva del pontefice sulla nomina del senatore. Sono da ricordare in proposito la costituzione di Martino V Cum inter ceteras del 3 mag. 1421; gli statuti del 3 sett. 1469 promulgati da Paolo II e i capitula del 12 lu. 1473 emanati da Sisto IV. Nel sec. XVI la giurisdizione del senatore, che si esercitava ormai solo sui laici di Roma e sobborghi, venne limitata non solo dall'autorità pontificia ma anche da quella del camerlengo e del gover[...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Tribunale del senatore o di Campidoglio
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  • Tribunale del senatore o di Campidoglio
record provenienza id
  • SP019190
sistema provenienza
  • GGASI
dc:coverage
  • Roma
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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