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  • Ente comunale di assistenza di Crevalcore
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  • Ente comunale di assistenza di Crevalcore
dc:description
  • La legge del 3 giugno 1937 n. 847, entrata in vigore a partire dal 1° luglio dello stesso anno, istituisce in ogni Comune del Regno l'Ente Comunale di Assistenza con lo scopo di "assistere gli individui e le famiglie che si trovino in condizioni di particolare necessità" (art. 1), sostituendosi nelle attribuzioni e in ogni disposizione legislativa e regolamentare vigente alla Congregazione di Carità che viene soppressa, ai sensi dell'art. 5. L'Ente Comunale di Assistenza è amministrato da un comitato composto da 5, 9 o 13 membri, a seconda del numero di abitanti residenti nel comune, eletti dalla Giunta municipale, a cui è sostituito il Consiglio comunale dal 1946, rimanenti in carica quattro anni e con la funzione di eleggere tra i suoi membri, durante la prima riunione, il presidente, che durante il periodo fascista è il podestà del Comune. Di diritto l'Ente Comunale di Assistenza eredita dalla soppressa Congregazione di Carità il suo patrimonio, le sue attività e l'amministrazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (art. 6), ma con una sostanziale novità: le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e le altre opere pie esistenti nel comune, aventi come fine l'assistenza generica immediata e temporanea, attraverso sussidi in denaro o in natura, saranno fuse in un'unica amministrazione con l'Ente Comunale di Assistenza, mentre le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che hanno uno scopo diverso da quello sopra descritto, come ospedali, ricoveri, orfanotrofi, saranno decentrati con un'amministrazione autonoma (artt. 7-8) entro un anno dall'entrata in vigore della legge 847/1937. L'unica tipologia assistenziale che l'Ente Comunale di Assistenza può prestare, come continuerà a fare lungo tutto il suo periodo di esistenza, è caratterizzata dal fatto di essere immediata, temporanea e generica, attraverso la concessione di sussidi in denaro e in generi alimentari primari, come il pane e il latte e di rivolgersi unicamente a poveri e bisognosi in stato di necessità. Durante il periodo bellico e in particolar modo post-bellico le categorie degli assistili dall'Ente Comune di Assistenza si allargano enormemente, dal momento che l'Ente stesso si costituisce come l'organo che a livello comunale organizza e distribuisce i sussidi a tutti coloro che hanno subito o che continuano a subire in maniera più grave le conseguenze della guerra, come stabilito dal Ministero dell'Assistenza post-bellica, istituito con Decreto Luogotenziale del 21 giugno 1945 n. 380. Per questa ragione nell'archivio dell'Ente Comunale di Assistenza, compreso quello di Crevalcore, è presente la documentazione relativa non solo ai poveri e ai bisognosi, ma anche ad altre categorie come i sinistrati, gli sfollati, i profughi, i civili minorati di guerra, gli ex-prigionieri, i militari in congedo, gli ex-internati in Germania. Altre ancora sono le categorie a favore delle quali interviene l'Ente Comunale di Assistenza in situazioni di particolare emergenza, come si verifica nel caso degli alluvionati delle zone del Polesine (1951) o degli alluvionati del Vayont (1963). Infine gli invalidi e mutilati civili, i sordomuti e i ciechi civili costituiscono altrettante categorie che in caso di necessità possono richiede un sussidio all'Ente Comunale di Assistenza, in base alle leggi del 6 agosto 1966 n. 625, del 26 maggio 1970 n. 381 e del 27 maggio 1970 n. 382. Con il D.P.R. del 15 gennaio 1972 n. 9 vengono trasferite alle Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative statali in materia di assistenza e beneficenza pubblica. La Regione Emilia-Romagna con propria legge del 17 febbraio 1978 n. 10, in attuazione dell'art. 25 del D.P.R. del 24 luglio 1977 n. 616, stabilisce che i Comuni sostituiscano nelle funzioni, nei beni e nei rapporti patrimoniali i disciolti Enti Comunali di Assistenza, a partire dal 1° aprile 1978. L'Ente Comunale di Assistenza di Crevalcore prende in consegna gli atti, l'ufficio congregazionale, il patrimonio, le attività, le attrezzature, nonchè l'amministrazione provvisoria delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dalla Congregazione di Carità il 1° luglio 1937, come risulta dal verbale conservato nell'archivio dell'Ente stesso. Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza di proprietà di altre istituzioni di cui assume l'amministrazione provvisioria sono le seguenti: il Legato Barberini per la gestione dell'ospedale di S. Maria dei Poveri in Crevalcore; il Legato Ricovero per la gestione di Ricovero per vecchi inabili al lavoro in Crevalcore; il Legato Paltrinieri Colombo per la gestione di un Asilo Infantile nella frazione di Palata Pepoli; lasciti dotali diversi; Legato Bortoletti a favore dell'Asilo Infantile del capoluogo; Legati elemosinieri Golinelli e Lardi Guanelli; Legato Molinari per medicinali ai poveri. Nell'Archivio dell'E.C.A., attualmente conservato presso i locali dell'Archivio Storico del Comune di Crevalcore, non è presente documentazione relativa all'amministrazione di queste istituzioni: per effetto dell'art. 8 della legge 847/1937, avendo tutte queste istituzioni un fine diverso dall'assistenza generica e temporanea, furono decentrate e dotate di un'amministrazione autonoma. Un'ulteriore conferma di questo è data quando tra il 1955 e il 1956, la sede dell'E.C.A. dall'Ente di Ricovero, dove aveva avuto il suo ufficio sino a quel momento, si trasferisce nella sede municipale. Dal carteggio tra il presidente dell'Ente di Ricovero, il presidente dell'E.C.A., il prefetto di Bologna e il sindaco di Crevalcore, emerge che uno dei motivi del trasferimento è che l'Ente di Ricovero non può più ospitare l'ufficio dell'E.C.A. a causa dello spazio e per evitare confusione di pratiche, si rende necessario una separazione tra i due uffici che fanno capo a due amministrazioni diverse. All'interno dell'Ente Comunale di Assistenza è istituito il Comunato comunale per il soccorso invernale, la cui attività è istituzionalizzata in base a disposizioni della Prefettura di Bologna in data 25 novembre 1953, con cui detti comitati sono istituiti presso gli Enti Comunali di Assistenza con il compito di "predisporre, organizzare, promuovere, incrementare la raccolta dei fondi e delle offerte in genere; preparare e ordinare, secondo le esigenze, le tradizioni, le possibilità locali, i piani di "soccorso invernale" adeguati al numero degli assistibili; curarne e seguirne la tempestiva e pratica applicazione nell'ambito delle assegnazioni dei fondi, osservando le disposizioni che verranno impartite in materia". I Comitati comunali sono composti dal presidente dell'E.C.A. in qualità di presidente, dal sindaco, dal parroco, dal comandante della Stazione Carabinieri, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dal direttore del Circolo didattico. La segreteria del Comitato è affidata al segretario dell'E.C.A. Il soccorso invernale, pensato per una realtà ancora prettamente agricola, portava assistenza a quel numero di lavoratori, soprattutto agricoltori, braccianti e contadini che nei mesi invernali vedevano aggravarsi le loro condizioni economiche, già peraltro precarie, per il fatto di non ricevere alcun reddito. L'E.C.A. di Crevalcore si è sempre dichiarato privo di un proprio patrimonio, come emerge dagli atti conservati nel suo archivio, e ha esercitato le sue funzioni attrverso i contributi provenienti dal Comune e dalla Prefettura, a cui è sostituita la Regione a partire dal 1972.
dc:date
  • 1937 - 1978
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • La legge del 3 giugno 1937 n. 847, entrata in vigore a partire dal 1° luglio dello stesso anno, istituisce in ogni Comune del Regno l'Ente Comunale di Assistenza con lo scopo di "assistere gli individui e le famiglie che si trovino in condizioni di particolare necessità" (art. 1), sostituendosi nelle attribuzioni e in ogni disposizione legislativa e regolamentare vigente alla Congregazione di Carità che viene soppressa, ai sensi dell'art. 5. L'Ente Comunale di Assistenza è amministrato da un comitato composto da 5, 9 o 13 membri, a seconda del numero di abitanti residenti nel comune, eletti dalla Giunta municipale, a cui è sostituito il Consiglio comunale dal 1946, rimanenti in carica quattro anni e con la funzione di eleggere tra i suoi membri, durante la prima riunione, il presidente, che durante il periodo fascista è il podestà del Comune. Di diritto l'Ente Comunale di Assistenza eredita dalla soppressa Congregazione di Carità il suo patrimonio, le sue attività e l'amministrazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (art. 6), ma con una sostanziale novità: le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e le altre opere pie esistenti nel comune, aventi come fine l'assistenza generica immediata e temporanea, attraverso sussidi in denaro o in natura, saranno fuse in un'unica amministrazione con l'Ente Comunale di Assistenza, mentre le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che hanno uno scopo diverso da quello sopra descritto, come ospedali, ricoveri, orfanotrofi, saranno decentrati con un'amministrazione autonoma (artt. 7-8) entro un anno dall'entrata in vigore della legge 847/1937. L'unica tipologia assistenziale che l'Ente Comunale di Assistenza può prestare, come continuerà a fare lungo tutto il suo periodo di esistenza, è caratterizzata dal fatto di essere immediata, temporanea e generica, attraverso la concessione di sussidi in denaro e in generi alimentari primari, come il pane e il latte e di rivolgersi unicamente a poveri e bisognosi in stato di necessità. Durante il periodo bellico e in particolar modo post-bellico le categorie degli assistili dall'Ente Comune di Assistenza si allargano enormemente, dal momento che l'Ente stesso si costituisce come l'organo che a livello comunale organizza e distribuisce i sussidi a tutti coloro che hanno subito o che continuano a subire in maniera più grave le conseguenze della guerra, come stabilito dal Ministero dell'Assistenza post-bellica, istituito con Decreto Luogotenziale del 21 giugno 1945 n. 380. Per questa ragione nell'archivio dell'Ente Comunale di Assistenza, compreso quello di Crevalcore, è presente la documentazione relativa non solo ai poveri e ai bisognosi, ma anche ad altre categorie come i sinistrati, gli sfollati, i profughi, i civili minorati di guerra, gli ex-prigionieri, i militari in congedo, gli ex-internati in Germania. Altre ancora sono le categorie a favore delle quali interviene l'Ente Comunale di Assistenza in situazioni di particolare emergenza, come si verifica nel caso degli alluvionati delle zone del Polesine (1951) o degli alluvionati del Vayont (1963). Infine gli invalidi e mutilati civili, i sordomuti e i ciechi civili costituiscono altrettante categorie che in caso di necessità possono richiede un sussidio all'Ente Comunale di Assistenza, in base alle leggi del 6 agosto 1966 n. 625, del 26 maggio 1970 n. 381 e del 27 maggio 1970 n. 382. Con il D.P.R. del 15 gennaio 1972 n. 9 vengono trasferite alle Regioni a statuto ordinario le funzioni amministrative statali in materia di assistenza e beneficenza pubblica. La Regione Emilia-Romagna con propria legge del 17 febbraio 1978 n. 10, in attuazione dell'art. 25 del D.P.R. del 24 luglio 1977 n. 616, stabilisce che i Comuni sostituiscano nelle funzioni, nei beni e nei rapporti patrimoniali i disciolti Enti Comunali di Assistenza, a partire dal 1° aprile 1978. L'Ente Comunale di Assistenza di Crevalcore prende in consegna gli atti, l'ufficio congregazionale, il patrimonio, le attività, le attrezzature, nonchè l'amministrazione provvisoria delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dalla Congregazione di Carità il 1° luglio 1937, come risulta dal verbale conservato nell'archivio dell'Ente stesso. Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza di proprietà di altre istituzioni di cui assume l'amministrazione provvisioria sono le seguenti: il Legato Barberini per la gestione dell'ospedale di S. Maria dei Poveri in Crevalcore; il Legato Ricovero per la gestione di Ricovero per vecchi inabili al lavoro in Crevalcore; il Legato Paltrinieri Colombo per la gestione di un Asilo Infantile nella frazione di Palata Pepoli; lasciti dotali diversi; Legato Bortoletti a favore dell'Asilo Infantile del capoluogo; Legati elemosinieri Golinelli e Lardi Guanelli; Legato Molinari per medicinali ai poveri. Nell'Archivio dell'E.C.A., attualmente conservato presso i locali dell'Archivio Storico del Comune di Crevalcore, non è presente documentazione relativa all'amministrazione di queste istituzioni: per effetto dell'art. 8 della legge 847/1937, avendo tutte queste istituzioni un fine diverso dall'assistenza generica e temporanea, furono decentrate e dotate di un'amministrazione autonoma. Un'ulteriore conferma di questo è data quando tra il 1955 e il 1956, la sede dell'E.C.A. dall'Ente di Ricovero, dove aveva avuto il suo ufficio sino a quel momento, si trasferisce nella sede municipale. Dal carteggio tra il presidente dell'Ente di Ricovero, il presidente dell'E.C.A., il prefetto di Bologna e il sindaco di Crevalcore, emerge che uno dei motivi del trasferimento è che l'Ente di Ricovero non può più ospitare l'ufficio dell'E.C.A. a causa dello spazio e per evitare confusione di pratiche, si rende necessario una separazione tra i due uffici che fanno capo a due amministrazioni diverse. All'interno dell'Ente Comunale di Assistenza è istituito il Comunato comunale per il soccorso invernale, la cui attività è istituzionalizzata in base a disposizioni della Prefettura di Bologna in data 25 novembre 1953, con cui detti comitati sono istituiti presso gli Enti Comunali di Assistenza con il compito di "predisporre, organizzare, promuovere, incrementare la raccolta dei fondi e delle offerte in genere; preparare e ordinare, secondo le esigenze, le tradizioni, le possibilità locali, i piani di "soccorso invernale" adeguati al numero degli assistibili; curarne e seguirne la tempestiva e pratica applicazione nell'ambito delle assegnazioni dei fondi, osservando le disposizioni che verranno impartite in materia". I Comitati comunali sono composti dal presidente dell'E.C.A. in qualità di presidente, dal sindaco, dal parroco, dal comandante della Stazione Carabinieri, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dal direttore del Circolo didattico. La segreteria del Comitato è affidata al segretario dell'E.C.A. Il soccorso invernale, pensato per una realtà ancora prettamente agricola, portava assistenza a quel numero di lavoratori, soprattutto agricoltori, braccianti e contadini che nei mesi invernali vedevano aggravarsi le loro condizioni economiche, già peraltro precarie, per il fatto di non ricevere alcun reddito. L'E.C.A. di Crevalcore si è sempre dichiarato privo di un proprio patrimonio, come emerge dagli atti conservati nel suo archivio, e ha esercitato le sue funzioni attrverso i contributi provenienti dal Comune e dalla Prefettura, a cui è sostituita la Regione a partire dal 1972.
altra denominazione produttore
  • ECA di Crevalcore
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
forma autorizzata produttore
  • Ente comunale di assistenza di Crevalcore
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  • Ente comunale di assistenza di Crevalcore
record provenienza id
  • IT-ER-IBC-SP00001-0000012
sistema provenienza
  • IT-ER-IBC
dc:coverage
  • Crevalcore
is ha produttore of
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