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dc:description
| - Giacomo Tassinari, laureatosi in farmacia nel 1833 presso l'Università pontificia di Bologna, fu nominato direttore della farmacia dell'Ospedale di S. Maria della Scaletta di Imola nel 1837 e si trasferì a Imola dove rimase sino al 1885. Nel 1849, dopo la caduta della Repubblica romana, per sopperire alla sospensione delle lezioni all'Università di Bologna a causa delle norme repressive disposte dal governo pontificio, Tassinari insegnò chimica, botanica e farmacia agli studenti universitari imolesi. Nel 1860 fu insegnante di fisica presso il ginnasio comunale e tra il 1865-66 e il 1868-69 insegnò scienze naturali nella scuola tecnica. Tassinari studioso di scienze naturali intrattenne una fitta corrispondenza con naturalisti quali Antonio Bertoloni, Pietro Bubani, Gustav Mayr, Giuseppe Meneghini, Pellegrino Stròbel (1). In particolare Tassinari s'interessava di malacologia, di botanica e di ornitologia. Pubblicò alcuni scritti sui molluschi italiani e romagnoli (2), compose un cospicuo erbario raccogliendo specie locali e riunendo quelle che a lui e al suo collega e amico Pirazzoli venivano inviate da naturalisti con cui erano in rapporto epistolare. Nel 1857 contribuì alla fondazione del Gabinetto di storia naturale di Imola, poi Museo civico, donando al "pubblico ginnasio" insieme ad altri naturalisti imolesi, Giuseppe Scarabelli, Odoardo Pirazzoli e Giuseppe Liverani, le proprie raccolte scientifiche (3). Tassinari donò, insieme a Pirazzoli, un erbario di 4000 specie quasi tutte nazionali; a lui solo si deve invece la collezione di molluschi terrestri e d'acqua dolce della Romagna, un'altra di molluschi marini provenienti da diverse località italiane ed estere e una collezione di rettili della regione. Arricchì poi la collezione di uccelli donata da Giuseppe Liverani e compilò un manoscritto sugli uccelli di Romagna (4). Nel 1859-60 fu consigliere comunale e nel 1872 prese parte al consiglio direttivo della Società agraria di Bologna. L'attività scientifica e professionale di Tassinari è fitta e documentata, ma nella sua vita non ebbe piccola parte la sua posizione politica. Infatti la farmacia dell'Ospedale durante i moti risorgimentali fu luogo d'incontro e di cospirazione di patrioti imolesi, mentre dopo l'unità d'Italia si radunavano i protagonisti della vita amministrativa cittadina. Quando nel 1885 fu collocato a riposo si stabilì a Solarolo, ma continuò a lavorare presso la farmacia del fratello Sebastiano a Castel Bolognese. Morì a Solarolo nel 1900 nella villa detta la "Scala" (5).<br /><br /><em>Collezione naturalistica</em> <br />I Musei civici di Imola conservano: collezione di conchiglie d'acqua dolce e terrestri (specie n. 400), collezione di conchiglie marine viventi (specie n. 150) e collezione di rettili della Romagna (specie n. 25) donate da Giacomo Tassinari; collezione di piante (specie n. 4000, erbario di 34 volumi) donata da Giacomo Tassinari insieme a Odoardo Pirazzoli.<br /><br />Note:<br />(1) Cfr. "fascicolo Tassinari prof. Giacomo. Lettere dei corrispondenti. 1851-1900" con le lettere dei corrispondenti citati: il botanico Antonio Bertoloni (Sarzana, 1775-Bologna 1868), il medico e botanico Pietro Bubani (Bagnacavallo, 1806-1888), l'entomologo Gustav Mayr (Vienna, 1830-1908), il paleontologo Giuseppe Meneghini (Padova, 1811-Pisa, 1889) e il naturalista e paletnologo Pellegrino Stròbel (Milano, 1821-Traversetolo, 1895) (vedi MRI 13.1).<br />(2) Cfr. Giacomo Tassinari, <em>Catalogo dei molluschi della Romagna,</em> Pavia, Tipografia Fusi, 1854, in "Giornale di malacologia", 2 (1854), n. 5-7; <em>ib., Mollusci fluviatilis italici. Nova species, </em>Forocornelii, Typ. Galeati et F., 1858.<br />(3) Il dono delle collezioni scientifiche fu accettato dal Comune di Imola con seduta del consiglio del 13 gennaio 1858 (cfr. Bim, <em>ASCI, Carteggio amministrativo, </em>1857, b. 573, titolo 13, rubrica 7, in particolare la lettera con prot. n. 1703 del 17 dicembre 1857). Sul Gabinetto di storia naturale in Imola si veda: il contributo di Giuseppe Scarabelli in <em>L'Appennino bolognese. Descrizioni e itinerari, </em>Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1881, pp. 729-730; Rosaria Campioni, <em>Il Museo civico d'Imola: dalla nascita all'apertura al pubblico (1857-1897),</em> in Dalla Stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna, Bologna, Grafis Edizioni, 1984, pp. 531-538; Claudia Pedrini, <em>La Pinacoteca e i Musei civici. Notizie storiche, </em>in <em>La Pinacoteca di Imola, </em>Bologna, Edizioni Analisi, 1988, pp. 12-22; sui fondi librari donati a corredo delle collezioni scientifiche cfr. <em>Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola, </em>a cura di Marina Baruzzi, Imola, Biblioteca comunale di Imola, 2006, in particolare Marina Baruzzi, Introduzione, pp. IX-XXV e Alessio Mazzini e Emanuela Ravaioli, <em>Dalla libreria domestica alla biblioteca pubblica, </em>pp. 321-483.<br />(4) Cfr. presso i Musei civici di Imola "Collezione di piante, specie n. 4000" (erbario di 34 volumi) e "Collezione d'insetti (coleopteri), specie n. 5000". Sulle raccolte donate da Tassinari cfr.: Giuseppe Mazzini, <em>Il Museo civico imolese, </em>in "Archivio di storia della scienza", 5 (1924), n. 2, p. 133; Pietro Zangheri, <em>Il Museo di storia naturale di Imola e considerazioni su l'attuale stato delle istituzioni naturalistiche in Italia, </em>in "Studi romagnoli", 6 (1955), in particolare pp. 182-185; Giacomo Tassinari, "Collezione ornitologica del Museo comunale [di Imola]. Note ed appunti", [1893-1894], ms. in MRI 13.1. La collezione Liverani è conservata presso i Musei civici di Imola (cfr. Collezione di uccelli nostrali, specie n. 170). <br />(5) Romeo Galli, <em>Giacomo Tassinari, </em>in Id., <em>Medaglie imolesi: personaggi dell'Ottocento e del Novecento, </em>Imola, Editrice La Mandragora, 2001, pp. 127-130; Bim, <em>Carte Galli, Imolesi illustri, </em>fasc. n. 329; Arturo Frontali, <em>Giacomo Tassinari, </em>in Arturo Frontali e Andrea Soglia, <em>Tassinari miei ... Storia di una famiglia di scienziati romagnoli, </em>Tipografia faentina editrice, 2012, pp. 43-55.
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dc:date
| - 7 maggio 1812 - 5 settembre 1900
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Giacomo Tassinari, laureatosi in farmacia nel 1833 presso l'Università pontificia di Bologna, fu nominato direttore della farmacia dell'Ospedale di S. Maria della Scaletta di Imola nel 1837 e si trasferì a Imola dove rimase sino al 1885. Nel 1849, dopo la caduta della Repubblica romana, per sopperire alla sospensione delle lezioni all'Università di Bologna a causa delle norme repressive disposte dal governo pontificio, Tassinari insegnò chimica, botanica e farmacia agli studenti universitari imolesi. Nel 1860 fu insegnante di fisica presso il ginnasio comunale e tra il 1865-66 e il 1868-69 insegnò scienze naturali nella scuola tecnica. Tassinari studioso di scienze naturali intrattenne una fitta corrispondenza con naturalisti quali Antonio Bertoloni, Pietro Bubani, Gustav Mayr, Giuseppe Meneghini, Pellegrino Stròbel (1). In particolare Tassinari s'interessava di malacologia, di botanica e di ornitologia. Pubblicò alcuni scritti sui molluschi italiani e romagnoli (2), compose un cospicuo erbario raccogliendo specie locali e riunendo quelle che a lui e al suo collega e amico Pirazzoli venivano inviate da naturalisti con cui erano in rapporto epistolare. Nel 1857 contribuì alla fondazione del Gabinetto di storia naturale di Imola, poi Museo civico, donando al "pubblico ginnasio" insieme ad altri naturalisti imolesi, Giuseppe Scarabelli, Odoardo Pirazzoli e Giuseppe Liverani, le proprie raccolte scientifiche (3). Tassinari donò, insieme a Pirazzoli, un erbario di 4000 specie quasi tutte nazionali; a lui solo si deve invece la collezione di molluschi terrestri e d'acqua dolce della Romagna, un'altra di molluschi marini provenienti da diverse località italiane ed estere e una collezione di rettili della regione. Arricchì poi la collezione di uccelli donata da Giuseppe Liverani e compilò un manoscritto sugli uccelli di Romagna (4). Nel 1859-60 fu consigliere comunale e nel 1872 prese parte al consiglio direttivo della Società agraria di Bologna. L'attività scientifica e professionale di Tassinari è fitta e documentata, ma nella sua vita non ebbe piccola parte la sua posizione politica. Infatti la farmacia dell'Ospedale durante i moti risorgimentali fu luogo d'incontro e di cospirazione di patrioti imolesi, mentre dopo l'unità d'Italia si radunavano i protagonisti della vita amministrativa cittadina. Quando nel 1885 fu collocato a riposo si stabilì a Solarolo, ma continuò a lavorare presso la farmacia del fratello Sebastiano a Castel Bolognese. Morì a Solarolo nel 1900 nella villa detta la "Scala" (5).<br /><br /><em>Collezione naturalistica</em> <br />I Musei civici di Imola conservano: collezione di conchiglie d'acqua dolce e terrestri (specie n. 400), collezione di conchiglie marine viventi (specie n. 150) e collezione di rettili della Romagna (specie n. 25) donate da Giacomo Tassinari; collezione di piante (specie n. 4000, erbario di 34 volumi) donata da Giacomo Tassinari insieme a Odoardo Pirazzoli.<br /><br />Note:<br />(1) Cfr. "fascicolo Tassinari prof. Giacomo. Lettere dei corrispondenti. 1851-1900" con le lettere dei corrispondenti citati: il botanico Antonio Bertoloni (Sarzana, 1775-Bologna 1868), il medico e botanico Pietro Bubani (Bagnacavallo, 1806-1888), l'entomologo Gustav Mayr (Vienna, 1830-1908), il paleontologo Giuseppe Meneghini (Padova, 1811-Pisa, 1889) e il naturalista e paletnologo Pellegrino Stròbel (Milano, 1821-Traversetolo, 1895) (vedi MRI 13.1).<br />(2) Cfr. Giacomo Tassinari, <em>Catalogo dei molluschi della Romagna,</em> Pavia, Tipografia Fusi, 1854, in "Giornale di malacologia", 2 (1854), n. 5-7; <em>ib., Mollusci fluviatilis italici. Nova species, </em>Forocornelii, Typ. Galeati et F., 1858.<br />(3) Il dono delle collezioni scientifiche fu accettato dal Comune di Imola con seduta del consiglio del 13 gennaio 1858 (cfr. Bim, <em>ASCI, Carteggio amministrativo, </em>1857, b. 573, titolo 13, rubrica 7, in particolare la lettera con prot. n. 1703 del 17 dicembre 1857). Sul Gabinetto di storia naturale in Imola si veda: il contributo di Giuseppe Scarabelli in <em>L'Appennino bolognese. Descrizioni e itinerari, </em>Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1881, pp. 729-730; Rosaria Campioni, <em>Il Museo civico d'Imola: dalla nascita all'apertura al pubblico (1857-1897),</em> in Dalla Stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna, Bologna, Grafis Edizioni, 1984, pp. 531-538; Claudia Pedrini, <em>La Pinacoteca e i Musei civici. Notizie storiche, </em>in <em>La Pinacoteca di Imola, </em>Bologna, Edizioni Analisi, 1988, pp. 12-22; sui fondi librari donati a corredo delle collezioni scientifiche cfr. <em>Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola, </em>a cura di Marina Baruzzi, Imola, Biblioteca comunale di Imola, 2006, in particolare Marina Baruzzi, Introduzione, pp. IX-XXV e Alessio Mazzini e Emanuela Ravaioli, <em>Dalla libreria domestica alla biblioteca pubblica, </em>pp. 321-483.<br />(4) Cfr. presso i Musei civici di Imola "Collezione di piante, specie n. 4000" (erbario di 34 volumi) e "Collezione d'insetti (coleopteri), specie n. 5000". Sulle raccolte donate da Tassinari cfr.: Giuseppe Mazzini, <em>Il Museo civico imolese, </em>in "Archivio di storia della scienza", 5 (1924), n. 2, p. 133; Pietro Zangheri, <em>Il Museo di storia naturale di Imola e considerazioni su l'attuale stato delle istituzioni naturalistiche in Italia, </em>in "Studi romagnoli", 6 (1955), in particolare pp. 182-185; Giacomo Tassinari, "Collezione ornitologica del Museo comunale [di Imola]. Note ed appunti", [1893-1894], ms. in MRI 13.1. La collezione Liverani è conservata presso i Musei civici di Imola (cfr. Collezione di uccelli nostrali, specie n. 170). <br />(5) Romeo Galli, <em>Giacomo Tassinari, </em>in Id., <em>Medaglie imolesi: personaggi dell'Ottocento e del Novecento, </em>Imola, Editrice La Mandragora, 2001, pp. 127-130; Bim, <em>Carte Galli, Imolesi illustri, </em>fasc. n. 329; Arturo Frontali, <em>Giacomo Tassinari, </em>in Arturo Frontali e Andrea Soglia, <em>Tassinari miei ... Storia di una famiglia di scienziati romagnoli, </em>Tipografia faentina editrice, 2012, pp. 43-55.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogo morte
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ha luogo nascita
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
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record provenienza id
| - IT-ER-IBC-SP00001-0001358
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Castel Bolognese
- Solarolo
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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