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| - Rete provinciale di prestito del Servizio nazionale di lettura di Ravenna
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dc:title
| - Rete provinciale di prestito del Servizio nazionale di lettura di Ravenna
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dc:description
| - Il compito della Rete provinciale dei posti di prestito, in seno al progetto del Servizio nazionale di lettura promosso dall'VIII Congresso A.I.B. nel 1953 (Cagliari, 27 marzo - 1° aprile), era quello di fornire, a partire da una biblioteca individuata come Centro di Rete, ai comuni interessati all'iniziativa e che avevano messo a disposizione un apposito locale presso luoghi frequentati dal pubblico (scuole, municipi, farmacie), una cinquantina di volumi che venissero periodicamente rinnovati. La gestione della "cassetta-scaffale", ove erano conservati in deposito tremporaneo i volumi, era affidata per lo più a un incaricato del sindaco, che poteva essere il segretario comunale, un maestro o un volontario cittadino disposto ad averne cura. L'obiettivo era quello di istituire un servizio immediato ad utenti decentrati e privi di strutture bibliotecarie. <br />I posti di prestito istituiti nella provincia di Ravenna a partire dagli anni Cinquanta furono alimentati inizialmente dalla sub-rete di Imola. Il rapporto non poteva che essere transitorio, poichè il Ministero della pubblica istruzione raccomandava la costituzione di reti di prestito con ambito provinciale, ammettendo solo occasionalmente l'istituzione di sub-reti e il superamento da parte delle reti dei confini delle province. Dunque la gestione dei posti di prestito della provincia di Ravenna, alimentati da una sub-rete di altra provincia, che per altro sarebbe stata preso assorbita dall'istituendo Consorzio provinciale per il servizio della pubblica lettura e del prestito librario di Bologna, richiese ben presto una nuova soluzione. Con sede presso la biblioteca "Classense", venne istituita nel giugno 1959 la Rete provinciale dei posti di prestito di Ravenna. I Comuni di Massa Lombarda, Bagnara, Brisighella, Conselice, Riolo dei Bagni e Casola Valsenio della provincia di Ravenna che aderirono fra il 1956 e il 1958 alla rete di Imola, dal 1959 si allacciarono a quella di Ravenna. Per motivi di salute il direttore della biblioteca "Classense" rinunciò nel luglio 1963 al ruolo di direttore della Rete e, di conseguenza, le sue funzioni furono trasferite alla Soprintendenza bibliografica competente nell'agosto dello stesso anno. Con il passaggio di consegne la sede del centro di Rete venne spostata a Bologna, poiché la sede di Ravenna e quella proposta nella biblioteca comunale di Faenza risultarono inadeguate per insufficienza di spazi e personale. La Soprintendenza mantenne il suo ruolo fino alla fine del 1972, anno del trasferimento delle funzioni amministrative statali in materia di assistenza scolastica, musei e biblioteche di enti locali alla Regione Emilia-Romagna in applicazione del D.P.R. n. 3 del 14 gennaio 1972. Poichè però tale provvedimento non contemplava il passaggio alle regioni del Servizio nazionale di lettura, venne caldeggiata per la provincia di Ravenna la costituzione di un Consorzio di pubblica lettura sul modello bolognese e forlivese, affinchè nelle biblioteche che non fossero state in grado di operare isolatamente, non venisse sospeso il servizio di pubblica lettura. a) Il Consorzio operò dal 1977 al 1987, trasformandosi, a seguito della L.R. 42/1983, nel Servizio biblioteche della Provincia.
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dc:date
| - giugno 1959 - luglio 1963
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il compito della Rete provinciale dei posti di prestito, in seno al progetto del Servizio nazionale di lettura promosso dall'VIII Congresso A.I.B. nel 1953 (Cagliari, 27 marzo - 1° aprile), era quello di fornire, a partire da una biblioteca individuata come Centro di Rete, ai comuni interessati all'iniziativa e che avevano messo a disposizione un apposito locale presso luoghi frequentati dal pubblico (scuole, municipi, farmacie), una cinquantina di volumi che venissero periodicamente rinnovati. La gestione della "cassetta-scaffale", ove erano conservati in deposito tremporaneo i volumi, era affidata per lo più a un incaricato del sindaco, che poteva essere il segretario comunale, un maestro o un volontario cittadino disposto ad averne cura. L'obiettivo era quello di istituire un servizio immediato ad utenti decentrati e privi di strutture bibliotecarie. <br />I posti di prestito istituiti nella provincia di Ravenna a partire dagli anni Cinquanta furono alimentati inizialmente dalla sub-rete di Imola. Il rapporto non poteva che essere transitorio, poichè il Ministero della pubblica istruzione raccomandava la costituzione di reti di prestito con ambito provinciale, ammettendo solo occasionalmente l'istituzione di sub-reti e il superamento da parte delle reti dei confini delle province. Dunque la gestione dei posti di prestito della provincia di Ravenna, alimentati da una sub-rete di altra provincia, che per altro sarebbe stata preso assorbita dall'istituendo Consorzio provinciale per il servizio della pubblica lettura e del prestito librario di Bologna, richiese ben presto una nuova soluzione. Con sede presso la biblioteca "Classense", venne istituita nel giugno 1959 la Rete provinciale dei posti di prestito di Ravenna. I Comuni di Massa Lombarda, Bagnara, Brisighella, Conselice, Riolo dei Bagni e Casola Valsenio della provincia di Ravenna che aderirono fra il 1956 e il 1958 alla rete di Imola, dal 1959 si allacciarono a quella di Ravenna. Per motivi di salute il direttore della biblioteca "Classense" rinunciò nel luglio 1963 al ruolo di direttore della Rete e, di conseguenza, le sue funzioni furono trasferite alla Soprintendenza bibliografica competente nell'agosto dello stesso anno. Con il passaggio di consegne la sede del centro di Rete venne spostata a Bologna, poiché la sede di Ravenna e quella proposta nella biblioteca comunale di Faenza risultarono inadeguate per insufficienza di spazi e personale. La Soprintendenza mantenne il suo ruolo fino alla fine del 1972, anno del trasferimento delle funzioni amministrative statali in materia di assistenza scolastica, musei e biblioteche di enti locali alla Regione Emilia-Romagna in applicazione del D.P.R. n. 3 del 14 gennaio 1972. Poichè però tale provvedimento non contemplava il passaggio alle regioni del Servizio nazionale di lettura, venne caldeggiata per la provincia di Ravenna la costituzione di un Consorzio di pubblica lettura sul modello bolognese e forlivese, affinchè nelle biblioteche che non fossero state in grado di operare isolatamente, non venisse sospeso il servizio di pubblica lettura. a) Il Consorzio operò dal 1977 al 1987, trasformandosi, a seguito della L.R. 42/1983, nel Servizio biblioteche della Provincia.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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forma autorizzata produttore
| - Rete provinciale di prestito del Servizio nazionale di lettura di Ravenna
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eac-cpf:authorizedForm
| - Rete provinciale di prestito del Servizio nazionale di lettura di Ravenna
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record provenienza id
| - IT-ER-IBC-SP00001-0001273
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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