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  • Ufficio del Genio civile di Milano
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  • Ufficio del Genio civile di Milano
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  • L'ordinamento postunitario ha le sue origini in norme emanate dal Regno di Sardegna. Qui un vero e proprio strumento organico, preposto alla direzione ed alla esecuzione dei lavori pubblici, apparve per la prima volta nel 1815, quando Vittorio Emanuele I di Sardegna, operando una radicale riforma dell'amministrazione governativa, demandò i "servizi pubblici di pace", fino allora affidati al genio militare, ad un Corpo a sé stante di ingegneri civili, in un primo tempo inquadrati alle dipendenze del Ministero degli affari interni. Sotto il regno di Carlo Felice (1821 - 1831) fu emanato un regolamento del Corpo del Genio civile la cui competenza restava però limitata al servizio dei ponti, delle strade e delle acque. Successivamente il decreto 20 settembre 1859, firmato da Vittorio Emanuele II, sottrasse il Genio Civile dal Ministero per gli affari interni per inquadrarlo in un dicastero di nuova istituzione, quello dei Lavori Pubblici. Con lo stesso decreto del 1859 veniva creato, presso la sede centrale del Ministero, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, presieduto dal Ministro stesso, con funzioni consultive sui progetti sottoposti al suo esame. Raggiunta l'unità nazionale e gradualmente assorbiti dal Genio Civile i servizi ed il personale degli organi analoghi degli antichi Stati, intervenne a risistemarne l'organizzazione la legge 5 luglio 1882 che ancora oggi è considerata il riferimento fondamentale da cui è scaturito l'ordinamento dei lavori pubblici nel secolo successivo. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
dc:date
  • 1859
  • 1977
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • L'ordinamento postunitario ha le sue origini in norme emanate dal Regno di Sardegna. Qui un vero e proprio strumento organico, preposto alla direzione ed alla esecuzione dei lavori pubblici, apparve per la prima volta nel 1815, quando Vittorio Emanuele I di Sardegna, operando una radicale riforma dell'amministrazione governativa, demandò i "servizi pubblici di pace", fino allora affidati al genio militare, ad un Corpo a sé stante di ingegneri civili, in un primo tempo inquadrati alle dipendenze del Ministero degli affari interni. Sotto il regno di Carlo Felice (1821 - 1831) fu emanato un regolamento del Corpo del Genio civile la cui competenza restava però limitata al servizio dei ponti, delle strade e delle acque. Successivamente il decreto 20 settembre 1859, firmato da Vittorio Emanuele II, sottrasse il Genio Civile dal Ministero per gli affari interni per inquadrarlo in un dicastero di nuova istituzione, quello dei Lavori Pubblici. Con lo stesso decreto del 1859 veniva creato, presso la sede centrale del Ministero, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, presieduto dal Ministro stesso, con funzioni consultive sui progetti sottoposti al suo esame. Raggiunta l'unità nazionale e gradualmente assorbiti dal Genio Civile i servizi ed il personale degli organi analoghi degli antichi Stati, intervenne a risistemarne l'organizzazione la legge 5 luglio 1882 che ancora oggi è considerata il riferimento fondamentale da cui è scaturito l'ordinamento dei lavori pubblici nel secolo successivo. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Ufficio del Genio civile di Milano
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  • Ufficio del Genio civile di Milano
record provenienza id
  • MIDB000295
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • Milano
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