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| - Casa di San Bartolomeo di Contignaga, umiliati
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| - Casa di San Bartolomeo di Contignaga, umiliati
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dc:description
| - L'origine della domus umiliata di San Bartolomeo, sita in città a Porta Matolfa sul Molin del Brolo (presso l'odierna via Crispi) è anteriore al 1245 e risale probabilmente al 1236. Il nome potrebbe riferirsi all'omonima contrada di Flero, ma più probabilmente a Giovanni di Contignaga, ministro dell'ordine umiliato, che il 22 maggio 1245 ricevette da Alberto Golta un terreno a favore della sua domus. Gli Umiliati di San Bartolomeo ricoprirono nel Duecento importanti incarichi per conto del comune di Brescia quali la custodia del grano, l'ufficio del sale, la tesoreria: questi uffici furono alla base del conflitto con il vescovo Berardo Maggi negli anni 1277-1288, che papa Nicolò IV risolse a favore degli Umiliati, con il richiamo alla libertà degli Umiliati dai vincoli con l'autorità episcopale. Nel 1343 la casa di San Bartolomeo contava nove frati, due sorelle e una decina di conversi. Nel 1437 il prevosto della domus era Bartolomeo Averoldi, che divenne poi abate di Leno. Pochi anni dopo, nel 1455, papa Callisto III a causa della condotta immorale del priore Agostino de Agustinis, concesse chiesa e convento di San Bartolomeo ai Serviti di Sant'Alessandro. Il passaggio non fu privo di problemi, come testimonia il processo tra i due enti avvenuto nel 1458. In ogni caso nel 1514 la domus era ancora attiva e contava una decina di frati. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1571, passò in commenda a diversi proprietari e quindi, nel 1643, venne ceduta ai Somaschi.
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dc:date
| - 1571
- prima metà sec. XIII
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'origine della domus umiliata di San Bartolomeo, sita in città a Porta Matolfa sul Molin del Brolo (presso l'odierna via Crispi) è anteriore al 1245 e risale probabilmente al 1236. Il nome potrebbe riferirsi all'omonima contrada di Flero, ma più probabilmente a Giovanni di Contignaga, ministro dell'ordine umiliato, che il 22 maggio 1245 ricevette da Alberto Golta un terreno a favore della sua domus. Gli Umiliati di San Bartolomeo ricoprirono nel Duecento importanti incarichi per conto del comune di Brescia quali la custodia del grano, l'ufficio del sale, la tesoreria: questi uffici furono alla base del conflitto con il vescovo Berardo Maggi negli anni 1277-1288, che papa Nicolò IV risolse a favore degli Umiliati, con il richiamo alla libertà degli Umiliati dai vincoli con l'autorità episcopale. Nel 1343 la casa di San Bartolomeo contava nove frati, due sorelle e una decina di conversi. Nel 1437 il prevosto della domus era Bartolomeo Averoldi, che divenne poi abate di Leno. Pochi anni dopo, nel 1455, papa Callisto III a causa della condotta immorale del priore Agostino de Agustinis, concesse chiesa e convento di San Bartolomeo ai Serviti di Sant'Alessandro. Il passaggio non fu privo di problemi, come testimonia il processo tra i due enti avvenuto nel 1458. In ogni caso nel 1514 la domus era ancora attiva e contava una decina di frati. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1571, passò in commenda a diversi proprietari e quindi, nel 1643, venne ceduta ai Somaschi.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Casa di San Bartolomeo di Contignaga, umiliati
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| - Casa di San Bartolomeo di Contignaga, umiliati
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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