dc:description
| - Funzionario secondo per importanza solo al Governatore, il Gran cancelliere era uomo di fiducia di Madrid prima e di Vienna poi, purché grande esperto della realtà dello Stato; a differenza del Governatore, veniva scelto sia tra le fila della nobiltà spagnola, e poi austriaca, sia tra i membri della nobiltà lombarda, e ricopriva l'incarico a vita. Controllore-conciliatore di tutta la vita civile dello Stato, doveva in particolare assicurarsi che i vari organi di governo eseguissero i propri compiti, senza ostacolare le competenze degli altri offici, e dirimere i conflitti di competenza e di preminenza. Al Gran cancelliere era inoltre attribuita la carica di presidente del Consiglio segreto, e di presidente della Giunta interina che reggeva lo Stato nell'intervallo di tempo che intercorreva tra la partenza o morte del Governatore e l'arrivo del successore. Per il disbrigo delle pratiche civili il Gran cancelliere si serviva della cosiddetta cancelleria segreta. Nel 1753, con la politica riformatrice e accentratrice della sovrana Maria Teresa, il conte Beltrami Cristiani, gran cancelliere, fu investito anche della carica di ministro plenipotenziario; alla sua morte, venne meno anche la carica di gran cancelliere. Attribuita in via onorifica al presidente del Senato nel 1749, tale carica fu qualche anno più tardi ufficialmente soppressa: le sue funzioni furono in parte assorbite dal ministro plenipotenziario e in parte attribuite al neo costituito Consultore di governo (Civita, profilo "Gran cancelliere (1535 - 1753)", risorsa Internet verificata il 08/09/2005).
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abstract
| - Funzionario secondo per importanza solo al Governatore, il Gran cancelliere era uomo di fiducia di Madrid prima e di Vienna poi, purché grande esperto della realtà dello Stato; a differenza del Governatore, veniva scelto sia tra le fila della nobiltà spagnola, e poi austriaca, sia tra i membri della nobiltà lombarda, e ricopriva l'incarico a vita. Controllore-conciliatore di tutta la vita civile dello Stato, doveva in particolare assicurarsi che i vari organi di governo eseguissero i propri compiti, senza ostacolare le competenze degli altri offici, e dirimere i conflitti di competenza e di preminenza. Al Gran cancelliere era inoltre attribuita la carica di presidente del Consiglio segreto, e di presidente della Giunta interina che reggeva lo Stato nell'intervallo di tempo che intercorreva tra la partenza o morte del Governatore e l'arrivo del successore. Per il disbrigo delle pratiche civili il Gran cancelliere si serviva della cosiddetta cancelleria segreta. Nel 1753, con la politica riformatrice e accentratrice della sovrana Maria Teresa, il conte Beltrami Cristiani, gran cancelliere, fu investito anche della carica di ministro plenipotenziario; alla sua morte, venne meno anche la carica di gran cancelliere. Attribuita in via onorifica al presidente del Senato nel 1749, tale carica fu qualche anno più tardi ufficialmente soppressa: le sue funzioni furono in parte assorbite dal ministro plenipotenziario e in parte attribuite al neo costituito Consultore di governo (Civita, profilo "Gran cancelliere (1535 - 1753)", risorsa Internet verificata il 08/09/2005).
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