rdf:type
| |
rdfs:label
| |
dc:title
| |
dc:description
| - Per analogia con i paesi limitrofi, si colloca l'origine della comunità di Lovero intorno all'anno 1000, epoca in cui sorsero gli altri comuni rurali della zona. Dai documenti rinvenuti, peraltro tutti relativi ai rapporti fra la comunità e la chiesa, si desume che in Lovero operava un consiglio che provvedeva alle spese della comunità ed era responsabile della gestione finanziaria. Il decano, figura di grande rilievo, era responsabile del consiglio e mediatore fra la comunità e la chiesa in merito a convenzioni da stipularsi, a conferimenti di incarichi ed in ordine ai problemi di natura economica. Si ha inoltre notizia di convocazioni di vicinanza, assemblea plenaria di capi famiglia, cui spettavano decisioni di rilievo, come le nomine di cappellani e parroci e la definizione di controversie concernenti i versamenti delle decime. Responsabile della stesura e delle sottoscrizioni degli atti era l'attuario, o notaio della comunità. Si ha notizia, inoltre, di saltari pubblici, oggi messi comunali, che provvedevano alla convocazione della vicinanza di concerto con il decano, e di procuratori della comunità e di deputati delle chiese, rappresentanti la comunità e la chiesa in occasione di importanti questioni e trattative. Era questo il caso del calcolo delle decime, dovute annualmente dalla comunità alla parrocchia: da un lato, infatti, la chiesa pievana di Mazzo di Valtellina, dalla quale dipendevano le comunità circostanti, esigeva annualmente il versamento di beni per il suo sostentamento; dall'altro, invece, la comunità auspicava l'esenzione da tale versamento. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
|
dc:date
| |
ha date esistenza
| |
ha statusProvenienza
| |
abstract
| - Per analogia con i paesi limitrofi, si colloca l'origine della comunità di Lovero intorno all'anno 1000, epoca in cui sorsero gli altri comuni rurali della zona. Dai documenti rinvenuti, peraltro tutti relativi ai rapporti fra la comunità e la chiesa, si desume che in Lovero operava un consiglio che provvedeva alle spese della comunità ed era responsabile della gestione finanziaria. Il decano, figura di grande rilievo, era responsabile del consiglio e mediatore fra la comunità e la chiesa in merito a convenzioni da stipularsi, a conferimenti di incarichi ed in ordine ai problemi di natura economica. Si ha inoltre notizia di convocazioni di vicinanza, assemblea plenaria di capi famiglia, cui spettavano decisioni di rilievo, come le nomine di cappellani e parroci e la definizione di controversie concernenti i versamenti delle decime. Responsabile della stesura e delle sottoscrizioni degli atti era l'attuario, o notaio della comunità. Si ha notizia, inoltre, di saltari pubblici, oggi messi comunali, che provvedevano alla convocazione della vicinanza di concerto con il decano, e di procuratori della comunità e di deputati delle chiese, rappresentanti la comunità e la chiesa in occasione di importanti questioni e trattative. Era questo il caso del calcolo delle decime, dovute annualmente dalla comunità alla parrocchia: da un lato, infatti, la chiesa pievana di Mazzo di Valtellina, dalla quale dipendevano le comunità circostanti, esigeva annualmente il versamento di beni per il suo sostentamento; dall'altro, invece, la comunità auspicava l'esenzione da tale versamento. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
|
scheda provenienza href
| |
scheda SAN
| |
ha luogoProduttore
| |
eac-cpf:hasPlace
| |
ha luogo Sede
| |
è produttore di
| |
ha sottotipologia ente
| |
forma autorizzata produttore
| |
eac-cpf:authorizedForm
| |
record provenienza id
| |
sistema provenienza
| |
dc:coverage
| |
is ha produttore
of | |