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  • Carità dei poveri di San Nazaro
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  • Carità dei poveri di San Nazaro
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  • La carità di S. Nazaro è forse più antica del patrimonio documentario rimasto: difatti agli inizi del sec. XVI era già in piena attività; in questo periodo il governo dell'ente era formato da quattro sindaci o massari e rimase tale fino agli inizi del secolo successivo. Tra le vicende degna di nota, vanno ricordati due avvenimenti: il primo, del 5 agosto 1616, consistette nell'aggregazione della cura d'anime della parrocchia d'Ognissanti; il secondo fu rappresentato dall'eredità Mariani nel 1617. In base alle disposizioni del Mariani nel testamento del 1614 e nei codicilli del 1615, nasceva un luogo pio, il cui tratto distintivo consisteva nella totale autonomia, superiore a quella di qualsiasi altra istituzione caritativa cremonese. Lo scopo del Mariani era stato garantire l'efficienza del controllo da parte dei parrocchiani, conoscendo come spesso i vicini non fossero molto solleciti nell'intervenire alle congregazioni: di conseguenza qualora i massari avessero governato rettamente sarebbero stati riconfermati, in caso contrario non avrebbero mai più potuto mettere mano ai beni dell'eredità. Nel 1712 i vicini di S. Nazaro esigettero la facoltà di eleggere i reggenti: la composizione della reggenza non risulta sempre molto chiara, apparendo formata da quattro, tre o anche da una sola persona. La carità di S. Nazaro era molto povera: nel primo Cinquecento possedeva case nella vicinia di S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
dc:date
  • sec. XVI
  • 1786
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • La carità di S. Nazaro è forse più antica del patrimonio documentario rimasto: difatti agli inizi del sec. XVI era già in piena attività; in questo periodo il governo dell'ente era formato da quattro sindaci o massari e rimase tale fino agli inizi del secolo successivo. Tra le vicende degna di nota, vanno ricordati due avvenimenti: il primo, del 5 agosto 1616, consistette nell'aggregazione della cura d'anime della parrocchia d'Ognissanti; il secondo fu rappresentato dall'eredità Mariani nel 1617. In base alle disposizioni del Mariani nel testamento del 1614 e nei codicilli del 1615, nasceva un luogo pio, il cui tratto distintivo consisteva nella totale autonomia, superiore a quella di qualsiasi altra istituzione caritativa cremonese. Lo scopo del Mariani era stato garantire l'efficienza del controllo da parte dei parrocchiani, conoscendo come spesso i vicini non fossero molto solleciti nell'intervenire alle congregazioni: di conseguenza qualora i massari avessero governato rettamente sarebbero stati riconfermati, in caso contrario non avrebbero mai più potuto mettere mano ai beni dell'eredità. Nel 1712 i vicini di S. Nazaro esigettero la facoltà di eleggere i reggenti: la composizione della reggenza non risulta sempre molto chiara, apparendo formata da quattro, tre o anche da una sola persona. La carità di S. Nazaro era molto povera: nel primo Cinquecento possedeva case nella vicinia di S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
forma autorizzata produttore
  • Carità dei poveri di San Nazaro
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  • Carità dei poveri di San Nazaro
record provenienza id
  • MIDB000BA6
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • Cremona
is ha produttore of
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