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  • Monastero di San Cristoforo, benedettini celestini
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  • Monastero di San Cristoforo, benedettini celestini
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  • Secondo la storiografia locale i Celestini si installarono a Mantova nel 1274, presso l'antico oratorio di Sant'Anna ai prati del Redevallo. Non si ha però alcuna testimonianza documentaria o storica a favore di questa ipotesi e notizie certe sulla comunità celestina si hanno solo a partire dal XV secolo, quando molti enti religiosi mantovani furono oggetto dell'attenzione della marchesa Paola Malatesta moglie di Gian Francesco Gonzaga. La marchesa si interessò a San Cristoforo, patrocinando lavori e decorazioni della chiesa monastica e in seguito, grazie alla munificenza del marchese Gian Francesco i Celestini poterono ampliare le loro strutture, forse per adattarle a ospitare una comunità più numerosa. Legato ai Celestini appare anche il piccolo ospedale fondato nel 1413 da Guido degli Orefici sotto il titolo dei santi Antonio e Cristoforo. Secondo il "Ruolo delle famiglie Regolari della città e dello Stato di Mantova" redatto nella seconda metà del Settecento, a San Cristoforo si trovavano in quel periodo sei monaci. In seguito alle disposizioni governative del 7 novembre 1774 e quindi con disposizioni del Ministro Plenipotenziario e Vice Governatore Firmian del 28 gennaio 1775, il monastero di San Cristoforo passò dai Celestini agli Olivetani di Santa Maria del Gradaro, il cui convento era stato demanializzato. Abbandonata Mantova, i Celestini si trasferirono a Milano.
dc:date
  • 1775
  • primo quarto sec. XV
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Secondo la storiografia locale i Celestini si installarono a Mantova nel 1274, presso l'antico oratorio di Sant'Anna ai prati del Redevallo. Non si ha però alcuna testimonianza documentaria o storica a favore di questa ipotesi e notizie certe sulla comunità celestina si hanno solo a partire dal XV secolo, quando molti enti religiosi mantovani furono oggetto dell'attenzione della marchesa Paola Malatesta moglie di Gian Francesco Gonzaga. La marchesa si interessò a San Cristoforo, patrocinando lavori e decorazioni della chiesa monastica e in seguito, grazie alla munificenza del marchese Gian Francesco i Celestini poterono ampliare le loro strutture, forse per adattarle a ospitare una comunità più numerosa. Legato ai Celestini appare anche il piccolo ospedale fondato nel 1413 da Guido degli Orefici sotto il titolo dei santi Antonio e Cristoforo. Secondo il "Ruolo delle famiglie Regolari della città e dello Stato di Mantova" redatto nella seconda metà del Settecento, a San Cristoforo si trovavano in quel periodo sei monaci. In seguito alle disposizioni governative del 7 novembre 1774 e quindi con disposizioni del Ministro Plenipotenziario e Vice Governatore Firmian del 28 gennaio 1775, il monastero di San Cristoforo passò dai Celestini agli Olivetani di Santa Maria del Gradaro, il cui convento era stato demanializzato. Abbandonata Mantova, i Celestini si trasferirono a Milano.
altra denominazione produttore
  • monastero di San Cristoforo, celestini
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Monastero di San Cristoforo, benedettini celestini
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  • Monastero di San Cristoforo, benedettini celestini
record provenienza id
  • MIDB0006DB
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • Mantova
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