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| - Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici lateranensi
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dc:title
| - Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici lateranensi
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dc:description
| - Le origini di una canonica extraurbana presso l'antica chiesa di San Salvatore (succeduta a quella di Sant'Andrea) sotto il colle del Castello, nella zona detta del Rebuffone, risalirebbero all'inizio del XII secolo al pari delle altre canoniche urbane della città di Brescia. Secondo la storiografia locale si trattava di una comunità doppia e sempre secondo la tradizione locale l'ente venne diviso nel 1389, con il passaggio delle canonichesse alla chiesa dei Santi Simone e Guida (acquisita in realtà in quel periodo dal monastero di Sant'Eufemia). Non si hanno molte notizie sulla vita di San Salvatore. All'inizio del '500 i canonici dovettero abbandonare la loro sede, distrutta per finalità militari dal governo veneto insieme a tutte le strutture extraurbane ai piedi del Castello e nel 1523, in seguito alla rinuncia del commendatario Tommaso Caprioli, Clemente VII affidò loro l'antica canonica di Sant'Afra (già San Faustino ad Sanguinem), che da quel momento passò al titolo di San Salvatore in Sant'Afra. I nuovi inquilini si occuparono presto del restauro della chiesa e dei chiostri di Sant'Afra (1537-1560); la canonica ricevette inoltre prestigio dalla fondazione, nel 1535, della compagnia di Sant'Orsola ad opera di Sant'Angela Merici. Nel 1580, probabilmente in coincidenza con la visita apostolica di Carlo Borromeo, i canonici affidarono al Bagnadore la costruzione di una nuova chiesa. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Le origini di una canonica extraurbana presso l'antica chiesa di San Salvatore (succeduta a quella di Sant'Andrea) sotto il colle del Castello, nella zona detta del Rebuffone, risalirebbero all'inizio del XII secolo al pari delle altre canoniche urbane della città di Brescia. Secondo la storiografia locale si trattava di una comunità doppia e sempre secondo la tradizione locale l'ente venne diviso nel 1389, con il passaggio delle canonichesse alla chiesa dei Santi Simone e Guida (acquisita in realtà in quel periodo dal monastero di Sant'Eufemia). Non si hanno molte notizie sulla vita di San Salvatore. All'inizio del '500 i canonici dovettero abbandonare la loro sede, distrutta per finalità militari dal governo veneto insieme a tutte le strutture extraurbane ai piedi del Castello e nel 1523, in seguito alla rinuncia del commendatario Tommaso Caprioli, Clemente VII affidò loro l'antica canonica di Sant'Afra (già San Faustino ad Sanguinem), che da quel momento passò al titolo di San Salvatore in Sant'Afra. I nuovi inquilini si occuparono presto del restauro della chiesa e dei chiostri di Sant'Afra (1537-1560); la canonica ricevette inoltre prestigio dalla fondazione, nel 1535, della compagnia di Sant'Orsola ad opera di Sant'Angela Merici. Nel 1580, probabilmente in coincidenza con la visita apostolica di Carlo Borromeo, i canonici affidarono al Bagnadore la costruzione di una nuova chiesa. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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altra denominazione produttore
| - Casa di San Salvatore al Rebuffone, canonici regolari di Sant'Agostino
- Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici regolari di Sant'Agostino
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici lateranensi
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eac-cpf:authorizedForm
| - Casa di San Salvatore in Sant'Afra, canonici lateranensi
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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