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| - Il Comune di Pigra risulta far parte della pieve d'Intelvi dal "Liber consulum civitatis Novocomi" dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del Comune dal 1510 sino all'anno 1520 (1). Dagli atti delle visite pastorali del vescovo Ninguarda risulta che nel 1593 la comunità era composta da 68 fuochi per un totale di 260 abitanti (2). Nel 1644 il Comune non figura più presente nella pieve d'Intelvi ma, insieme ai comuni di Casasco, Cerano, Mezzena, e Schignano lo si trova inserito nel territorio dei "Cinque Comuni della Mezena", nel Contado di Como (3). Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune, che contava 241 abitanti, non era infeudato e pagava per la redenzione la somma di lire 143.10.3 ogni quindici anni. L'organo deliberativo della comunità era rappresentato da un consiglio costituito da tutti i capi di famiglia, detto "vicinanza", che si riuniva pubblicamente convocato dal console. Ufficiali del Comune erano un console, un sindaco, un cancelliere e due deputati, tutti eletti pubblicamente. Il sindaco, a cui erano demandati l'amministrazione e la conservazione del patrimonio, doveva ogni anno presentare opportuno discarico della sua attività in pubblica vicinanza. Era inoltre responsabile, insieme al cancelliere, della cura delle pubbliche scritture. Per l'esazione dei tributi ed il pagamento delle spese il Comune si avvaleva di un esattore che veniva eletto per incanto ogni tre anni. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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abstract
| - Il Comune di Pigra risulta far parte della pieve d'Intelvi dal "Liber consulum civitatis Novocomi" dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del Comune dal 1510 sino all'anno 1520 (1). Dagli atti delle visite pastorali del vescovo Ninguarda risulta che nel 1593 la comunità era composta da 68 fuochi per un totale di 260 abitanti (2). Nel 1644 il Comune non figura più presente nella pieve d'Intelvi ma, insieme ai comuni di Casasco, Cerano, Mezzena, e Schignano lo si trova inserito nel territorio dei "Cinque Comuni della Mezena", nel Contado di Como (3). Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune, che contava 241 abitanti, non era infeudato e pagava per la redenzione la somma di lire 143.10.3 ogni quindici anni. L'organo deliberativo della comunità era rappresentato da un consiglio costituito da tutti i capi di famiglia, detto "vicinanza", che si riuniva pubblicamente convocato dal console. Ufficiali del Comune erano un console, un sindaco, un cancelliere e due deputati, tutti eletti pubblicamente. Il sindaco, a cui erano demandati l'amministrazione e la conservazione del patrimonio, doveva ogni anno presentare opportuno discarico della sua attività in pubblica vicinanza. Era inoltre responsabile, insieme al cancelliere, della cura delle pubbliche scritture. Per l'esazione dei tributi ed il pagamento delle spese il Comune si avvaleva di un esattore che veniva eletto per incanto ogni tre anni. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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