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| - Comune di Mirabello Ciria
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| - Comune di Mirabello Ciria
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| - Le vicende di Mirabello si intrecciano a quelle della "possessione" dell'ordine dei Cavalieri gerosolimitani di San Giovanni, probabilmente lo sviluppo del centro è da ricondurre alla loro presenza. La prima testimonianza documentaria risale al 1 ottobre 1464, si tratta di un contratto d'affitto stipulato da Baldassare Puerari per conto del rettore della casa dell'ordine di San Giovanni Gerosolimitano a Cremona, l'intera possessione di Mirabello viene affittata a due cremonesi della vicinia di San Vito. Le rendite della commenda costituivano l'appanaggio di un "balivo", di un cavaliere che di solito resideva altrove e si faceva rappresentare da procuratori. Notevole era il peso dei procuratori all'interno della piccola comunità di Mirabello, dove spesso ricoprivano la carica di deputati. L'ultimo balivo fu espropriato nel 1796 per decreto del Direttorio della Repubblica Cisalpina, dopo il 1809 passò dal demanio a mani private. Nel 1451 Mirabello è elencato tra le "terre" del territorio cremonese e godeva di esenzioni fiscali, in quanto "tenuta" dal precettore di San Giovanni Gerosolimitano. Mirabello è citato tra i comuni del contado di Cremona nel 1562 ed elencato tra i comuni del Contado nel 1634. Nel 1751 Mirabello era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese. Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune, non infeudato, era amministrato da due deputati, estratti asorte dal cancelliere tra i nominativi di dodici persone, proposte ogni sei anni dall'assemblea degli abitanti. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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abstract
| - Le vicende di Mirabello si intrecciano a quelle della "possessione" dell'ordine dei Cavalieri gerosolimitani di San Giovanni, probabilmente lo sviluppo del centro è da ricondurre alla loro presenza. La prima testimonianza documentaria risale al 1 ottobre 1464, si tratta di un contratto d'affitto stipulato da Baldassare Puerari per conto del rettore della casa dell'ordine di San Giovanni Gerosolimitano a Cremona, l'intera possessione di Mirabello viene affittata a due cremonesi della vicinia di San Vito. Le rendite della commenda costituivano l'appanaggio di un "balivo", di un cavaliere che di solito resideva altrove e si faceva rappresentare da procuratori. Notevole era il peso dei procuratori all'interno della piccola comunità di Mirabello, dove spesso ricoprivano la carica di deputati. L'ultimo balivo fu espropriato nel 1796 per decreto del Direttorio della Repubblica Cisalpina, dopo il 1809 passò dal demanio a mani private. Nel 1451 Mirabello è elencato tra le "terre" del territorio cremonese e godeva di esenzioni fiscali, in quanto "tenuta" dal precettore di San Giovanni Gerosolimitano. Mirabello è citato tra i comuni del contado di Cremona nel 1562 ed elencato tra i comuni del Contado nel 1634. Nel 1751 Mirabello era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese. Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune, non infeudato, era amministrato da due deputati, estratti asorte dal cancelliere tra i nominativi di dodici persone, proposte ogni sei anni dall'assemblea degli abitanti. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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ha sottotipologia ente
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| - Comune di Mirabello Ciria
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| - Comune di Mirabello Ciria
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