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  • Intendenza dipartimentale di finanza e demanio di Milano
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  • Intendenza dipartimentale di finanza e demanio di Milano
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  • Con decreto 28 giugno 1805 (d. 28 giu 1805 a) le Intendenze di finanza sostituirono i precedenti Regolatori e delegati di finanza nei capoluoghi; dal 1810, con la soppressione dell'Ispettorato generale di finanza e demanio, assunsero il nome di Intendenza dipartimentale di finanza e demanio. L'Intendenza di finanza era composta da un intendente, un segretario, un cassiere e altri ufficiali minori. In base al decreto del 1805, erano di competenza dell'Intendenza tutte le cause riguardanti materie tributarie dirette, indirette e privative dello Stato (carte da gioco, dogane e dazi, sali e tabacchi, polveri piriche), nonché la direzione del lotto, mantenendo separati i vari rami sia nei registri che nei giornali di cassa. L'intendente rispondeva del proprio operato al direttore generale, mentre all'intendente medesimo rispondevano tutti gli altri dipendenti. La cassa era tenuta da una persona sola che doveva, due volte al mese, render conto del proprio lavoro al Ministero del tesoro, così come l'intendente presentava al Ministro un prospetto mensile degli incassi e delle spese. Con decreto 19 novembre 1806 (d. 19 nov 1806), le intendenze furono divise in quattro classi; con decreto 10 aprile 1812 (d. 10 apr 1812) furono nuovamente riorganizzati uffici e compensi economici. Con determinazione 27 luglio 1814 emanata dal conte di Bellegarde (determinazione 27 lug 1814 c) fu soppresso il Ministero delle finanze e sostituito da un'Intendenza generale di finanza da cui dipendevano l'amministrazione delle dogane, delle privative e diritti uniti e del lotto.
dc:date
  • 1814
  • 1805
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Con decreto 28 giugno 1805 (d. 28 giu 1805 a) le Intendenze di finanza sostituirono i precedenti Regolatori e delegati di finanza nei capoluoghi; dal 1810, con la soppressione dell'Ispettorato generale di finanza e demanio, assunsero il nome di Intendenza dipartimentale di finanza e demanio. L'Intendenza di finanza era composta da un intendente, un segretario, un cassiere e altri ufficiali minori. In base al decreto del 1805, erano di competenza dell'Intendenza tutte le cause riguardanti materie tributarie dirette, indirette e privative dello Stato (carte da gioco, dogane e dazi, sali e tabacchi, polveri piriche), nonché la direzione del lotto, mantenendo separati i vari rami sia nei registri che nei giornali di cassa. L'intendente rispondeva del proprio operato al direttore generale, mentre all'intendente medesimo rispondevano tutti gli altri dipendenti. La cassa era tenuta da una persona sola che doveva, due volte al mese, render conto del proprio lavoro al Ministero del tesoro, così come l'intendente presentava al Ministro un prospetto mensile degli incassi e delle spese. Con decreto 19 novembre 1806 (d. 19 nov 1806), le intendenze furono divise in quattro classi; con decreto 10 aprile 1812 (d. 10 apr 1812) furono nuovamente riorganizzati uffici e compensi economici. Con determinazione 27 luglio 1814 emanata dal conte di Bellegarde (determinazione 27 lug 1814 c) fu soppresso il Ministero delle finanze e sostituito da un'Intendenza generale di finanza da cui dipendevano l'amministrazione delle dogane, delle privative e diritti uniti e del lotto.
altra denominazione produttore
  • Intendenza di finanza di Milano
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Intendenza dipartimentale di finanza e demanio di Milano
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  • Intendenza dipartimentale di finanza e demanio di Milano
record provenienza id
  • MIDB000F0D
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • Milano
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