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| - Capitolo della cattedrale di Brescia
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| - Capitolo della cattedrale di Brescia
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| - Notizie sulle chiese cattedrali di Brescia Poche altre città hanno avuto due cattedrali con servizio alternato nella stagione estiva e in quella invernale. Non è improbabile che, a Brescia, l'erezione delle due basiliche nel centro della città sia da collegare alle vicende e alle lotte fra cattolici e ariani ed è comunque certo che, alla fine del V o al più tardi al principio del VI secolo, le due basiliche affiancate, l'estiva S. Pietro de Dom e la jemale S. Maria de Dom, siano sorte sull'area di un edificio termale romano. Il complesso architettonico variamente articolato si inseriva in modo perfetto nello schema delle doppie cattedrali, fra loro collegate da altri edifici accessori e unite al battistero di cui si sono rinvenuti importanti avanzi delle strutture murarie, secondo uno schema diffuso fin dal IV secolo non solo nell'Italia settentrionale, ma anche in Africa e in Oriente. Della cattedrale estiva S. Pietro de Dom, posta a settentrione sull'area dell'attuale Duomo nuovo, si hanno pochissime testimonianze documentarie: un acquarello della facciata datato 1588, nonché la pianta eseguita prima della sua demolizione avvenuta nel 1604, che rileva una basilica a tre navate con colonne di marmo e ricchi pavimenti musivi. La basilica jemale S. Maria de Dom (detta ora 'Duomo vecchio'), posta a sud, ad una navata sola, con tetto a capriate come risulta dai resti di muratura della facciata e dei fianchi, venne distrutta da un grave incendio nel 1099 e ricostruita con pianta a forma rotonda, a riproduzione della basilica del S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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| - Notizie sulle chiese cattedrali di Brescia Poche altre città hanno avuto due cattedrali con servizio alternato nella stagione estiva e in quella invernale. Non è improbabile che, a Brescia, l'erezione delle due basiliche nel centro della città sia da collegare alle vicende e alle lotte fra cattolici e ariani ed è comunque certo che, alla fine del V o al più tardi al principio del VI secolo, le due basiliche affiancate, l'estiva S. Pietro de Dom e la jemale S. Maria de Dom, siano sorte sull'area di un edificio termale romano. Il complesso architettonico variamente articolato si inseriva in modo perfetto nello schema delle doppie cattedrali, fra loro collegate da altri edifici accessori e unite al battistero di cui si sono rinvenuti importanti avanzi delle strutture murarie, secondo uno schema diffuso fin dal IV secolo non solo nell'Italia settentrionale, ma anche in Africa e in Oriente. Della cattedrale estiva S. Pietro de Dom, posta a settentrione sull'area dell'attuale Duomo nuovo, si hanno pochissime testimonianze documentarie: un acquarello della facciata datato 1588, nonché la pianta eseguita prima della sua demolizione avvenuta nel 1604, che rileva una basilica a tre navate con colonne di marmo e ricchi pavimenti musivi. La basilica jemale S. Maria de Dom (detta ora 'Duomo vecchio'), posta a sud, ad una navata sola, con tetto a capriate come risulta dai resti di muratura della facciata e dei fianchi, venne distrutta da un grave incendio nel 1099 e ricostruita con pianta a forma rotonda, a riproduzione della basilica del S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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| - Capitolo della cattedrale di Brescia
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| - Capitolo della cattedrale di Brescia
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