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  • Trivulzio, famiglia
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  • Trivulzio, famiglia
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  • Celebre famiglia milanese. Le prime notizie riguardanti la famiglia Trivulzio risalgono, secondo il Litta, al 941, data di un documento del Codex Diplomaticus Langobardiae (n. 558, col. 051) in cui è menzionato un certo Regifredo d'Ingone da Trivulzio. Nel 1011 è ricordato Ingone d'Ingelramo. La famiglia Trivulzio risulta menzionata, tra duecento famiglie patrizie, nella Matricula Nobilium Familiarum del 1277, voluta da Ottone Visconti, arcivescovo e signore di Milano. Nel XV secolo diversi erano i rami della famiglia: Trivulzio di Casteldidone, di Borgomanero, Marchesi di Vigevano e conti di Mesocco, Signori di Formigara, Conti di Melzo, Marchesi di Sesto Ulteriano e Cologno. I Trivulzio furono fregiati, nella persona di Gian Giacomo Teodoro, del titolo d'illustre da Filippo IV. Il primo importante membro della famiglia è Giangiacomo Trivulzio, detto il Magno (1448 - 1518), maresciallo di Francia. Dal fratello del Magno nacque Gian Giacomo Teodoro (1596 - 1657), cardinale dal 1629, e capitano generale del Regno di Sicilia, la cui discendenza si estinse nel 1678 con la morte del nipote Antonio Teodoro. Questi godette del feudo imperiale di Retegno che lasciò al cugino Gaetano con l'obbligo di assumere il cognome Trivulzio. Il figlio di Gaetano, Antonio Tolomeo (1692 - 1767), si spense senza discendenti lasciando tutti i suoi possessi per la creazione di un istituto per anziani. Dal ramo superstite, quello dei marchesi di Sesto Ulteriano, nacquero i fratelli Carlo e Alessandro Teodoro, creatori del Museo e della Biblioteca Trivulziana.
dc:date
  • sec. X? - sec. XX
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Celebre famiglia milanese. Le prime notizie riguardanti la famiglia Trivulzio risalgono, secondo il Litta, al 941, data di un documento del Codex Diplomaticus Langobardiae (n. 558, col. 051) in cui è menzionato un certo Regifredo d'Ingone da Trivulzio. Nel 1011 è ricordato Ingone d'Ingelramo. La famiglia Trivulzio risulta menzionata, tra duecento famiglie patrizie, nella Matricula Nobilium Familiarum del 1277, voluta da Ottone Visconti, arcivescovo e signore di Milano. Nel XV secolo diversi erano i rami della famiglia: Trivulzio di Casteldidone, di Borgomanero, Marchesi di Vigevano e conti di Mesocco, Signori di Formigara, Conti di Melzo, Marchesi di Sesto Ulteriano e Cologno. I Trivulzio furono fregiati, nella persona di Gian Giacomo Teodoro, del titolo d'illustre da Filippo IV. Il primo importante membro della famiglia è Giangiacomo Trivulzio, detto il Magno (1448 - 1518), maresciallo di Francia. Dal fratello del Magno nacque Gian Giacomo Teodoro (1596 - 1657), cardinale dal 1629, e capitano generale del Regno di Sicilia, la cui discendenza si estinse nel 1678 con la morte del nipote Antonio Teodoro. Questi godette del feudo imperiale di Retegno che lasciò al cugino Gaetano con l'obbligo di assumere il cognome Trivulzio. Il figlio di Gaetano, Antonio Tolomeo (1692 - 1767), si spense senza discendenti lasciando tutti i suoi possessi per la creazione di un istituto per anziani. Dal ramo superstite, quello dei marchesi di Sesto Ulteriano, nacquero i fratelli Carlo e Alessandro Teodoro, creatori del Museo e della Biblioteca Trivulziana.
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Residenza
è produttore di
forma autorizzata produttore
  • Trivulzio, famiglia
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  • Trivulzio, famiglia
record provenienza id
  • MIDD0000ED
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • non indicato
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