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| - Cittadino austriaco, figlio di un ebreo rumeno e di una polacca askenazita, Erich Linder nacque a Leopoli nel 1924. Nel 1934, la famiglia si trasferì da Vienna a Milano, dopo un breve soggiorno a Trieste. Nel capoluogo lombardo Linder frequentò la scuola ebraica di via Eupili. Alla fine degli anni Trenta, a soli quindici anni, lavorò per la Mondadori prestando aiuto alla segretaria di Arnoldo Mondadori, Matilde Finzi, che, allontanata dagli uffici della casa editrice per effetto delle leggi razziali, continuò la sua collaborazione da casa. Tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta incontra Luciano Foà. Linder, lavorava per l'editore Corticelli e frequentava l'Agenzia Letteraria Internazionale (A.L.I.), in cerca di testi da tradurre dal tedesco. Nel 1943, a soli diciannove anni, venne coinvolto nel progetto delle Nuove Edizioni Ivrea di Adriano Olivetti di cui diventò redattore. Qui collaborò, tra gli altri, con Bazlen con il quale poi manterrà contatti fino agli anni Sessanta. Nello stesso anno, a causa dei bombardamenti su Milano, fu costretto a spostarsi a Ivrea dove la casa editrice (primo nucleo delle future Edizioni di Comunità) fu trasferita. Sempre nel corso del 1943 tentò la fuga in Svizzera ma venne respinto dalle guardie di confine. Tornò a Milano e da qui si trasferì a Firenze dove, grazie all'aiuto di Ranuccio Bianchi Bandinelli, trovò occupazione come interprete per i tedeschi. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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| - Cittadino austriaco, figlio di un ebreo rumeno e di una polacca askenazita, Erich Linder nacque a Leopoli nel 1924. Nel 1934, la famiglia si trasferì da Vienna a Milano, dopo un breve soggiorno a Trieste. Nel capoluogo lombardo Linder frequentò la scuola ebraica di via Eupili. Alla fine degli anni Trenta, a soli quindici anni, lavorò per la Mondadori prestando aiuto alla segretaria di Arnoldo Mondadori, Matilde Finzi, che, allontanata dagli uffici della casa editrice per effetto delle leggi razziali, continuò la sua collaborazione da casa. Tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta incontra Luciano Foà. Linder, lavorava per l'editore Corticelli e frequentava l'Agenzia Letteraria Internazionale (A.L.I.), in cerca di testi da tradurre dal tedesco. Nel 1943, a soli diciannove anni, venne coinvolto nel progetto delle Nuove Edizioni Ivrea di Adriano Olivetti di cui diventò redattore. Qui collaborò, tra gli altri, con Bazlen con il quale poi manterrà contatti fino agli anni Sessanta. Nello stesso anno, a causa dei bombardamenti su Milano, fu costretto a spostarsi a Ivrea dove la casa editrice (primo nucleo delle future Edizioni di Comunità) fu trasferita. Sempre nel corso del 1943 tentò la fuga in Svizzera ma venne respinto dalle guardie di confine. Tornò a Milano e da qui si trasferì a Firenze dove, grazie all'aiuto di Ranuccio Bianchi Bandinelli, trovò occupazione come interprete per i tedeschi. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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