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| - Disposto a circa seicento metri di altitudine su un pendio soleggiato che si affaccia sul panorama della Franciacorta, gode di condizioni climatiche abbastanza miti grazie alla protezione delle montagne intorno alla Valle di Gombio e di alcune cime della Valle Trompia. Sebbene recentemente sia entrato a far parte della Valle Trompia, nel corso della storia anche più antica è sempre stato legato alla Franciacorta, tranne che per il breve periodo napoleonico in cui fu aggregato al distretto di Gardone. Facente parte dei possedimenti dell'abbazia di Leno nel periodo altomedievale, successivamente è attestato in documenti ufficiali nel 1327, mentre non è citato nell'estimo visconteo del 1385; durante il periodo veneto fece parte della quadra di Gussago e nel 1493 contava 270 abitanti. Le principali attività di sostentamento erano quelle legate all'agricoltura di collina e montagna con il taglio dei boschi e la conseguente produzione di carbone, l'allevamento del bestiame, la raccolta delle castagne e la coltivazione di cereali e alberi da frutto; nel Catastico del Da Lezze ( 1609-1610) vi è solo un breve riferimento al fatto che il Comune possedeva un bosco ed era costituito da 500 abitanti riuniti in 60 famiglie; il Comune era organizzato con un console, quattro sindaci e un massaro. L'organizzazione istituzionale rimase pressoché inalterata fino alla caduta della Repubblica di Venezia, quando, con l'avvento del regime franco-napoleonico, i comuni, come organi di autogoverno locali furono aboliti e prevalse una politica amministrativa accentratrice; con la legge del 1 maggio 1797 fu inserito nel cantone del Mella; passò quindi nel cantone delle Vigne con la legge del 2 maggio del 1798, per essere incluso infine nel distretto delle Armi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; nel 1801 venne incorporato al distretto I di Brescia e quindi al cantone V di Gardone del distretto IV di Brescia (1805); secondo la legge del 1802 i comuni vennero distinti in tre classi a seconda della consistenza numerica e nel 1805 Brione fu classificato comune di terza classe con 429 abitanti; dal 1810 al 1816 venne aggregato al comune di Gussago e nel 1816 fu inserito nel distretto I di Brescia. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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abstract
| - Disposto a circa seicento metri di altitudine su un pendio soleggiato che si affaccia sul panorama della Franciacorta, gode di condizioni climatiche abbastanza miti grazie alla protezione delle montagne intorno alla Valle di Gombio e di alcune cime della Valle Trompia. Sebbene recentemente sia entrato a far parte della Valle Trompia, nel corso della storia anche più antica è sempre stato legato alla Franciacorta, tranne che per il breve periodo napoleonico in cui fu aggregato al distretto di Gardone. Facente parte dei possedimenti dell'abbazia di Leno nel periodo altomedievale, successivamente è attestato in documenti ufficiali nel 1327, mentre non è citato nell'estimo visconteo del 1385; durante il periodo veneto fece parte della quadra di Gussago e nel 1493 contava 270 abitanti. Le principali attività di sostentamento erano quelle legate all'agricoltura di collina e montagna con il taglio dei boschi e la conseguente produzione di carbone, l'allevamento del bestiame, la raccolta delle castagne e la coltivazione di cereali e alberi da frutto; nel Catastico del Da Lezze ( 1609-1610) vi è solo un breve riferimento al fatto che il Comune possedeva un bosco ed era costituito da 500 abitanti riuniti in 60 famiglie; il Comune era organizzato con un console, quattro sindaci e un massaro. L'organizzazione istituzionale rimase pressoché inalterata fino alla caduta della Repubblica di Venezia, quando, con l'avvento del regime franco-napoleonico, i comuni, come organi di autogoverno locali furono aboliti e prevalse una politica amministrativa accentratrice; con la legge del 1 maggio 1797 fu inserito nel cantone del Mella; passò quindi nel cantone delle Vigne con la legge del 2 maggio del 1798, per essere incluso infine nel distretto delle Armi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; nel 1801 venne incorporato al distretto I di Brescia e quindi al cantone V di Gardone del distretto IV di Brescia (1805); secondo la legge del 1802 i comuni vennero distinti in tre classi a seconda della consistenza numerica e nel 1805 Brione fu classificato comune di terza classe con 429 abitanti; dal 1810 al 1816 venne aggregato al comune di Gussago e nel 1816 fu inserito nel distretto I di Brescia. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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