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  • La Nuova Italia
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  • La Nuova Italia
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  • Nel 1926, a Venezia, i coniugi Elda Bossi e Giuseppe Maranini fondano "La Nuova Italia", che si specializza subito nel campo della scolastica, dell'editoria per i giovani e della storia. Il primo volume pubblicato dalla Casa editrice è di Giovanni Gentile ("L'eredità di Vittorio Alfieri"), ed esce nella collana "Storici antichi e moderni". Zio di Maranini è Ernesto Codignola, illustre pedagogista, che non manca di esercitare la sua influenza sulla nuova Casa editrice: nel 1929 si offre come collaboratore interno e, nonostante la proposta non venga accolta, egli indirizza l'attenzione dei coniugi Maranini verso le opere dell'educatore Pestalozzi. Disilluso dal regime fascista e scosso umanamente dal delitto Matteotti, Codignola vorrebbe rivendicare l'autonomia e il pluralismo dell' azione culturale della Casa editrice e, per questo, entra in conflitto con Elda e Giuseppe ."La Nuova Italia" si trasferisce, così, a Perugia (1930) e Codignola ne assume la direzione, mentre i Maranini fondano a Venezia "La Novissima". La sede viene trasferita a Firenze (1930), in via Fesolana e poi, nel 1935, in piazza Indipendenza. Intanto, il periodico omonimo diretto da Luigi Russo è apertamente minacciato attraverso le pagine della rivista fascista "Il Bargello" , tanto che Russo è costretto a lasciare la direzione, perché il giornale possa continuare ad uscire. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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  • 1926
  • 99999999
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Nel 1926, a Venezia, i coniugi Elda Bossi e Giuseppe Maranini fondano "La Nuova Italia", che si specializza subito nel campo della scolastica, dell'editoria per i giovani e della storia. Il primo volume pubblicato dalla Casa editrice è di Giovanni Gentile ("L'eredità di Vittorio Alfieri"), ed esce nella collana "Storici antichi e moderni". Zio di Maranini è Ernesto Codignola, illustre pedagogista, che non manca di esercitare la sua influenza sulla nuova Casa editrice: nel 1929 si offre come collaboratore interno e, nonostante la proposta non venga accolta, egli indirizza l'attenzione dei coniugi Maranini verso le opere dell'educatore Pestalozzi. Disilluso dal regime fascista e scosso umanamente dal delitto Matteotti, Codignola vorrebbe rivendicare l'autonomia e il pluralismo dell' azione culturale della Casa editrice e, per questo, entra in conflitto con Elda e Giuseppe ."La Nuova Italia" si trasferisce, così, a Perugia (1930) e Codignola ne assume la direzione, mentre i Maranini fondano a Venezia "La Novissima". La sede viene trasferita a Firenze (1930), in via Fesolana e poi, nel 1935, in piazza Indipendenza. Intanto, il periodico omonimo diretto da Luigi Russo è apertamente minacciato attraverso le pagine della rivista fascista "Il Bargello" , tanto che Russo è costretto a lasciare la direzione, perché il giornale possa continuare ad uscire. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • La Nuova Italia
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  • La Nuova Italia
record provenienza id
  • MIDB00140B
sistema provenienza
  • LBC-Archivi
dc:coverage
  • Milano
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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