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| - La famiglia Cerchi fu una tra le piu potenti casate fiorentine. Cittadini fiorentini del quartiere di Santa Croce, gonfalone del Carro, annoverarono tra i loro membri 4 priori dal 1285 al 1480, due dei XII Buonomini dal 1500 al 1525 e due dei XVI gonfalonieri di Compagnia dal 1503 al 1508. Fino dai primi anni del XIII secolo, ebbero una fiorente compagnia commerciale, mercantile e bancaria, che si espanse rapidamente presso i maggiori centri europei. La compagnia fu fondata da Oliviero di Cerchio (colui che dette il nome alla famiglia) che alla sua morte lascio 12 figli. Il piu anziano di essi, Oderigo, console dell?Arte di Por Santa Maria nel 1234, era gia socio del padre dal 1246 e, per questa sua maggiore esperienza, fu riconosciuto quale capo della compagnia. Il suo testamento (1268) costituisce ancora oggi un documento importante ai fini della ricostruzione della storia della famiglia e di Firenze nel XIII secolo. In un primo tempo la famiglia fu politicamente legata a Manfredi di Svevia, che favori i loro traffici nel Regno di Napoli, mentre in seguito, intuendo il declino della fortuna di questi, i Cerchi cercarono la protezione del papa Clemente IV e per questo motivo tutti i membri della famiglia decisero di assumere la cittadinanza di Perugia, in quel tempo sede della curia papale.
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| - La famiglia Cerchi fu una tra le piu potenti casate fiorentine. Cittadini fiorentini del quartiere di Santa Croce, gonfalone del Carro, annoverarono tra i loro membri 4 priori dal 1285 al 1480, due dei XII Buonomini dal 1500 al 1525 e due dei XVI gonfalonieri di Compagnia dal 1503 al 1508. Fino dai primi anni del XIII secolo, ebbero una fiorente compagnia commerciale, mercantile e bancaria, che si espanse rapidamente presso i maggiori centri europei. La compagnia fu fondata da Oliviero di Cerchio (colui che dette il nome alla famiglia) che alla sua morte lascio 12 figli. Il piu anziano di essi, Oderigo, console dell?Arte di Por Santa Maria nel 1234, era gia socio del padre dal 1246 e, per questa sua maggiore esperienza, fu riconosciuto quale capo della compagnia. Il suo testamento (1268) costituisce ancora oggi un documento importante ai fini della ricostruzione della storia della famiglia e di Firenze nel XIII secolo. In un primo tempo la famiglia fu politicamente legata a Manfredi di Svevia, che favori i loro traffici nel Regno di Napoli, mentre in seguito, intuendo il declino della fortuna di questi, i Cerchi cercarono la protezione del papa Clemente IV e per questo motivo tutti i membri della famiglia decisero di assumere la cittadinanza di Perugia, in quel tempo sede della curia papale.
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