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dc:description
| - Nato a Firenze il 15 dicembre del 1830 da Lino ed Emilia Fontebuoni, Niccolo Nobili proveniva da un'antica famiglia patrizia fiorentina. Compiuti gli studi presso le Scuole Pie Fiorentine, nel 1847 si iscrisse alla facolta di Giurisprudenza presso l'Universita di Pisa, con una breve interruzione nella primavera del 1848 per prendere parte alla prima guerra di indipendenza come volontario del battaglione universitario. Conseguita la laurea nel 1855, fece ritorno a Firenze per intraprendere la professione forense. Qualche anno dopo sposo Livia Poggi dalla quale ebbe cinque figli. In questo periodo il Nobili comincio a frequentare l'ambiente moderato toscano, stabilendo duraturi rapporti di collaborazione e amicizia con Bettino Ricasoli e Ubaldino Peruzzi. Nel 1862 entro a far parte del consiglio comunale di Firenze, carica che ricopri con brevi interruzioni fino all'anno della morte. Negli stessi anni fu anche membro del consiglio provinciale, e dal 1869 per tre legislature deputato alla Camera. In qualita di membro del consiglio provinciale, partecipo ai lavori della commissione d'appello per l'applicazione dell'imposta della ricchezza mobile. Gia proprietario del giornale "La Vedetta", nel 1870 acquisto anche "La Nazione", del quale fu proprietario fino al 1897, divenendone nel 1885, in seguito alla morte di Celestino Bianchi, anche direttore.
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dc:date
| - 1900 novembre 5
- 1830 dicembre 15
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nato a Firenze il 15 dicembre del 1830 da Lino ed Emilia Fontebuoni, Niccolo Nobili proveniva da un'antica famiglia patrizia fiorentina. Compiuti gli studi presso le Scuole Pie Fiorentine, nel 1847 si iscrisse alla facolta di Giurisprudenza presso l'Universita di Pisa, con una breve interruzione nella primavera del 1848 per prendere parte alla prima guerra di indipendenza come volontario del battaglione universitario. Conseguita la laurea nel 1855, fece ritorno a Firenze per intraprendere la professione forense. Qualche anno dopo sposo Livia Poggi dalla quale ebbe cinque figli. In questo periodo il Nobili comincio a frequentare l'ambiente moderato toscano, stabilendo duraturi rapporti di collaborazione e amicizia con Bettino Ricasoli e Ubaldino Peruzzi. Nel 1862 entro a far parte del consiglio comunale di Firenze, carica che ricopri con brevi interruzioni fino all'anno della morte. Negli stessi anni fu anche membro del consiglio provinciale, e dal 1869 per tre legislature deputato alla Camera. In qualita di membro del consiglio provinciale, partecipo ai lavori della commissione d'appello per l'applicazione dell'imposta della ricchezza mobile. Gia proprietario del giornale "La Vedetta", nel 1870 acquisto anche "La Nazione", del quale fu proprietario fino al 1897, divenendone nel 1885, in seguito alla morte di Celestino Bianchi, anche direttore.
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ha luogo morte
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ha luogo nascita
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è produttore di
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