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| - Governatore della città e Stato di Siena
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| - Governatore della città e Stato di Siena
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| - Dopo l'annessione di Siena al ducato mediceo, con la riforma del 1561 Cosimo I istituì il Governatore della città e dello Stato di Siena con ampie funzioni politiche e amministrative. Il rappresentante granducale, nominato dal principe stesso, sovrintendeva a tutte le magistrature senesi, vigilava sull'ordine pubblico, emanava bandi di valore normativo, aveva il controllo su tutte le sentenze dei tribunali. Il suo operato era sottoposto all'approvazione del granduca. Affiancavano il Governatore altri tre rappresentanti granducali, il procuratore fiscale, l'auditore e il depositario, che, dal 1603, costituirono la Consulta, un organo che operava al fianco del Governatore e lo sostituiva nella vacanza dell'ufficio. Nel 1737, con l'estinzione di casa Medici, la Consulta resse lo Stato senese durante il periodo della guerra per la successione d'Austria e sotto i Lorena rimase, accanto al governatore, supremo organo di controllo politico del territorio senese. Fu soppressa nel 1808. Bibliografia: D. MARRARA, Studi giuridici sulla Toscana medicea. Contributo alla storia degli Stati assoluti in Italia, Milano 1965, pp. 177-199; E. FASANO GUARINI, Le istituzioni di Siena e del suo Stato nel ducato mediceo, in I medici e lo Stato senese (1555-1609). Storia e territorio, a cura di L. Rombai Roma 1980, pp. 49-63; S. MOSCADELLI, Organi periferici di governo e istituzioni locali a Siena dalla metà del cinquecento all'unità d'Italia, in Il Palazzo della Provincia di Siena, a cura di F. Bisogni, Roma 1990, pp. 15-54.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Dopo l'annessione di Siena al ducato mediceo, con la riforma del 1561 Cosimo I istituì il Governatore della città e dello Stato di Siena con ampie funzioni politiche e amministrative. Il rappresentante granducale, nominato dal principe stesso, sovrintendeva a tutte le magistrature senesi, vigilava sull'ordine pubblico, emanava bandi di valore normativo, aveva il controllo su tutte le sentenze dei tribunali. Il suo operato era sottoposto all'approvazione del granduca. Affiancavano il Governatore altri tre rappresentanti granducali, il procuratore fiscale, l'auditore e il depositario, che, dal 1603, costituirono la Consulta, un organo che operava al fianco del Governatore e lo sostituiva nella vacanza dell'ufficio. Nel 1737, con l'estinzione di casa Medici, la Consulta resse lo Stato senese durante il periodo della guerra per la successione d'Austria e sotto i Lorena rimase, accanto al governatore, supremo organo di controllo politico del territorio senese. Fu soppressa nel 1808. Bibliografia: D. MARRARA, Studi giuridici sulla Toscana medicea. Contributo alla storia degli Stati assoluti in Italia, Milano 1965, pp. 177-199; E. FASANO GUARINI, Le istituzioni di Siena e del suo Stato nel ducato mediceo, in I medici e lo Stato senese (1555-1609). Storia e territorio, a cura di L. Rombai Roma 1980, pp. 49-63; S. MOSCADELLI, Organi periferici di governo e istituzioni locali a Siena dalla metà del cinquecento all'unità d'Italia, in Il Palazzo della Provincia di Siena, a cura di F. Bisogni, Roma 1990, pp. 15-54.
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| - Governatore della città e Stato di Siena
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| - Governatore della città e Stato di Siena
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