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| - Officina ponti e gru di Trieste
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| - Officina ponti e gru di Trieste
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dc:description
| - Nel 1922 lo Stabilimento tecnico triestino, industria delle costruzioni navali e meccaniche dal 1857, aggregò come reparto distinto ed autogestito le officine per la costruzione di ponti e gru. Nel 1929 dalla fusione dello Stabilimento tecnico triestino, del Cantiere navale triestino e del Cantiere San Rocco nacquero i Cantieri riuniti dell'Adriatico (CRDA). Dopo un inizio difficile, in cui fu necessario l'intervento dell'IRI per risanare il deficit, a partire dal 1935 le commesse italiane ed estere crebbero notevolmente; un ulteriore incremento dell'attività fu dato dall'entrata in guerra dell'Italia nel 1940. Tra 1943 e 1945 l'industria ebbe momenti di arresto per poi riprendere nel dopoguerra, quando venne acquisita dalla società Finmeccanica, che potenziò la lavorazione delle carpenterie metalliche del Reparto ponti e gru. Gli anni '60 segnarono la crisi definitiva della cantieristica triestina con la chiusura dei CRDA. Nel 1985-1986 le strutture vennero cedute all'Ente autonomo del porto di Trieste. Bibliografia: A. DANIN - R. DA NOVA - G. MARZANO. L'archivio dell'Officina ponti e gru di Trieste. Progetto di riordinamento, in RAS, LII (1992), pp. 382-400
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nel 1922 lo Stabilimento tecnico triestino, industria delle costruzioni navali e meccaniche dal 1857, aggregò come reparto distinto ed autogestito le officine per la costruzione di ponti e gru. Nel 1929 dalla fusione dello Stabilimento tecnico triestino, del Cantiere navale triestino e del Cantiere San Rocco nacquero i Cantieri riuniti dell'Adriatico (CRDA). Dopo un inizio difficile, in cui fu necessario l'intervento dell'IRI per risanare il deficit, a partire dal 1935 le commesse italiane ed estere crebbero notevolmente; un ulteriore incremento dell'attività fu dato dall'entrata in guerra dell'Italia nel 1940. Tra 1943 e 1945 l'industria ebbe momenti di arresto per poi riprendere nel dopoguerra, quando venne acquisita dalla società Finmeccanica, che potenziò la lavorazione delle carpenterie metalliche del Reparto ponti e gru. Gli anni '60 segnarono la crisi definitiva della cantieristica triestina con la chiusura dei CRDA. Nel 1985-1986 le strutture vennero cedute all'Ente autonomo del porto di Trieste. Bibliografia: A. DANIN - R. DA NOVA - G. MARZANO. L'archivio dell'Officina ponti e gru di Trieste. Progetto di riordinamento, in RAS, LII (1992), pp. 382-400
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scheda provenienza href
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Officina ponti e gru di Trieste
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| - Officina ponti e gru di Trieste
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record provenienza id
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sistema provenienza
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