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| - L'archivio del Comune di Alessandria, città fondata nel 1168, si formò dapprima ai piedi del campanile della cattedrale dove si custodivano statuti, trattati, convenzioni, atti notarili e giudiziari, descrizioni dei confini, libri figurati e del catasto. Nel 1392 le carte comunali furono quasi del tutto distrutte da una rivolta contro le pretese fiscali del duca di Milano. Nel 1499 l'archivio subì una seconda devastazione durante l'attacco alla città dell'esercito del Trivulzio. Altre distruzioni si susseguirono nei secoli XVI e XVII. Nel 1742 l'archivio fu riordinato per materie e consistenti tracce di questo antico ordinamento sono tuttora riconoscibili. Altri riordini per materie continuarono nel XVIII secolo portando ad una distruzione delle serie originarie e ad una artificiosa rilegatura degli atti in volumi, sino a che, dopo il 1897, l'archivio non venne riordinato per categorie. Nel tardo Ottocento il Comune acquisì molti archivi privati, pergamene e collezioni di stampe e disegni. Bibliografia: F. GASPAROLO, L'archivio comunale di Alessandria (Appunti storici), in Rivista di storia, arte e archeologia per la provincia di Alessandria, 1906, n. XXIII, pp. 337-356 e n. XXIV, pp. 545-592; AUSILIA ROCCATAGLIATA, La legislazione archivistica del Comune di Alessandria, iibidem, 2002, anno CIX.2, pp. 391-421.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'archivio del Comune di Alessandria, città fondata nel 1168, si formò dapprima ai piedi del campanile della cattedrale dove si custodivano statuti, trattati, convenzioni, atti notarili e giudiziari, descrizioni dei confini, libri figurati e del catasto. Nel 1392 le carte comunali furono quasi del tutto distrutte da una rivolta contro le pretese fiscali del duca di Milano. Nel 1499 l'archivio subì una seconda devastazione durante l'attacco alla città dell'esercito del Trivulzio. Altre distruzioni si susseguirono nei secoli XVI e XVII. Nel 1742 l'archivio fu riordinato per materie e consistenti tracce di questo antico ordinamento sono tuttora riconoscibili. Altri riordini per materie continuarono nel XVIII secolo portando ad una distruzione delle serie originarie e ad una artificiosa rilegatura degli atti in volumi, sino a che, dopo il 1897, l'archivio non venne riordinato per categorie. Nel tardo Ottocento il Comune acquisì molti archivi privati, pergamene e collezioni di stampe e disegni. Bibliografia: F. GASPAROLO, L'archivio comunale di Alessandria (Appunti storici), in Rivista di storia, arte e archeologia per la provincia di Alessandria, 1906, n. XXIII, pp. 337-356 e n. XXIV, pp. 545-592; AUSILIA ROCCATAGLIATA, La legislazione archivistica del Comune di Alessandria, iibidem, 2002, anno CIX.2, pp. 391-421.
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