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| - Intendenza di finanza di Como
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| - Intendenza di finanza di Como
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| - Le Intendenze di finanza, una per ogni provincia, vennero create con R. D. 26-9-1869, n. 5286, e soppresse con L. 29-10-1991, n. 358. Si occupavano di riscossione delle imposte dirette fungendo inoltre da organi di controllo su tutti gli uffici finanziari presenti entro la loro circoscrizione territoriale. Successivamente subirono una consistente diminuzione delle loro funzioni, ma rimase comunque loro prerogativa quella di vigilare su tutte le pubbliche entrate, sui beni demaniali, sulla repressione delle violazioni delle leggi finanziarie e sulle controversie relative alle tasse di bollo. Avevano numerose ed importanti attribuzioni relative alla riscossione delle imposte sui redditi, compresi i redditi dominicali sui terreni, i redditi agrari e quelli dei fabbricati. Si articolavano in vari reparti: gabinetto, affari generali, demanio, tasse e imposte indirette sugli affari, dogane e imposte indirette e finanza locale, lotto e lotterie, imposte dirette, contenzioso tributario, vigilanza sulla riscossione. Bibliografia: F. Molteni - G. Saccone - D. La Medica, "Intendente e intendenza di finanza, I e II", in "Enciclopedia giuridica", Roma, Treccani, 1989, vol. XVII; G. Sgaramella, "Intendente di finanza", in Digesto delle discipline pubblicistiche", Torino, UTET, 1993, vol. VIII, pp. 465-468. "Intendenza di finanza", in "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. Progetto Civita. 1859-1971", Milano, Regione Lombardia, 2001, tomo I, pp. 37-38, 301.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Le Intendenze di finanza, una per ogni provincia, vennero create con R. D. 26-9-1869, n. 5286, e soppresse con L. 29-10-1991, n. 358. Si occupavano di riscossione delle imposte dirette fungendo inoltre da organi di controllo su tutti gli uffici finanziari presenti entro la loro circoscrizione territoriale. Successivamente subirono una consistente diminuzione delle loro funzioni, ma rimase comunque loro prerogativa quella di vigilare su tutte le pubbliche entrate, sui beni demaniali, sulla repressione delle violazioni delle leggi finanziarie e sulle controversie relative alle tasse di bollo. Avevano numerose ed importanti attribuzioni relative alla riscossione delle imposte sui redditi, compresi i redditi dominicali sui terreni, i redditi agrari e quelli dei fabbricati. Si articolavano in vari reparti: gabinetto, affari generali, demanio, tasse e imposte indirette sugli affari, dogane e imposte indirette e finanza locale, lotto e lotterie, imposte dirette, contenzioso tributario, vigilanza sulla riscossione. Bibliografia: F. Molteni - G. Saccone - D. La Medica, "Intendente e intendenza di finanza, I e II", in "Enciclopedia giuridica", Roma, Treccani, 1989, vol. XVII; G. Sgaramella, "Intendente di finanza", in Digesto delle discipline pubblicistiche", Torino, UTET, 1993, vol. VIII, pp. 465-468. "Intendenza di finanza", in "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. Progetto Civita. 1859-1971", Milano, Regione Lombardia, 2001, tomo I, pp. 37-38, 301.
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| - Intendenza di finanza di Como
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| - Intendenza di finanza di Como
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