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| - S. Maria del bosco, monastero, Calatamauro
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dc:title
| - S. Maria del bosco, monastero, Calatamauro
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| - Di ordine benedettino, divenne basilica nel 1309. Nel corso dei secoli si arricchì grazie a donazioni. Nel 1379 il monastero comprendeva i feudi Morando, Cardilia, Valle di Vicari, Iancavallo, Barrau e Conte Ranieri. Nel 1400 il pontefice dichiarò il monastero e i monaci soggetti direttamente alla Santa Sede, sottraendoli alla giurisdizione del vescovo di Agrigento, ed elevò il monastero in abbazia. Erede universale di donna Ricca de Pontecorona e di donna Iaquinta Salimbeni, come precedentemente avvenuto, al monastero pervennero insieme con i possedimenti le pergamene relative alla famiglia Pontecorona e Salimbeni. Per concessione di re Alfonso e di papa Eugenio IV, il monastero godette dell'esenzione perpetua da qualsiasi onere fiscale. Nel 1579 Gregorio XIII vi annetteva il monastero di S. Leonardo di Chiusa per la cura dei monaci infermi. Nel 1784 Ferdinando III di Borbone tolse il monastero e i priorati annessi al padri olivetani e i beni furono confiscati. Bibliografia: OLIMPIO DA GIULIANA, Istoria del monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro della diocesi agrigentina in Sicilia nella Valle di Mazara, Bibl. Comunale di Palermo, ms. Qq A 12; A.SCHIRO', Il monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro in Sicilia, Palermo 1894; G. LANZA TOMASI, L'abbazia di Santa Maria del Bosco, in "Cronache parlamentari siciliane", 2, febbr. 1967.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Di ordine benedettino, divenne basilica nel 1309. Nel corso dei secoli si arricchì grazie a donazioni. Nel 1379 il monastero comprendeva i feudi Morando, Cardilia, Valle di Vicari, Iancavallo, Barrau e Conte Ranieri. Nel 1400 il pontefice dichiarò il monastero e i monaci soggetti direttamente alla Santa Sede, sottraendoli alla giurisdizione del vescovo di Agrigento, ed elevò il monastero in abbazia. Erede universale di donna Ricca de Pontecorona e di donna Iaquinta Salimbeni, come precedentemente avvenuto, al monastero pervennero insieme con i possedimenti le pergamene relative alla famiglia Pontecorona e Salimbeni. Per concessione di re Alfonso e di papa Eugenio IV, il monastero godette dell'esenzione perpetua da qualsiasi onere fiscale. Nel 1579 Gregorio XIII vi annetteva il monastero di S. Leonardo di Chiusa per la cura dei monaci infermi. Nel 1784 Ferdinando III di Borbone tolse il monastero e i priorati annessi al padri olivetani e i beni furono confiscati. Bibliografia: OLIMPIO DA GIULIANA, Istoria del monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro della diocesi agrigentina in Sicilia nella Valle di Mazara, Bibl. Comunale di Palermo, ms. Qq A 12; A.SCHIRO', Il monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro in Sicilia, Palermo 1894; G. LANZA TOMASI, L'abbazia di Santa Maria del Bosco, in "Cronache parlamentari siciliane", 2, febbr. 1967.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - S. Maria del bosco, monastero, Calatamauro
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eac-cpf:authorizedForm
| - S. Maria del bosco, monastero, Calatamauro
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Sicilia
- Calatamauro (Palermo)
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is ha produttore
of | |