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| - Forse di origine sassone, i Puccini si stabilirono a Pistoia nel XIV sec., ricoprendo le principali cariche politiche. Il ramo della Genizia, uno dei tre in cui si era ripartito quello originale, raggiunse l'apice della ricchezza e del prestigio nel corso del secolo XVII, soprattutto grazie all'attività professionale di Giuseppe di Onofrio e del figlio Tommaso, medici di corte a Firenze. Grazie alle ricchezze accumulate, con decreto del 14 aprile 1755, venne loro concesso il patriziato. Fra i rappresentanti più illustri ricordiamo Tommaso di Domenico (1749-1811), direttore della Galleria degli Uffizi, e Niccolò di Giuseppe (1799-1852), che partecipò attivamente alla vita culturale e politica toscana vivendo in prima persona la breve stagione del liberalismo pistoiese. Aspetti più noti delle sue attività sono sicuramente quelli in ambito educativo, concretizzati nell'istituzione di un asilo infantile e nel costante interesse per l'Orfanotrofio di Pistoia che erigerà suo unico erede. Bibliografia: Giovanni Mazzei, "Stemmi ed insegne pistoiesi", Pistoia, Fedi, 1907; AA.VV., "Niccolò Puccini. Un intellettuale pistoiese nell'Europa del primo Ottocento", a cura di Elena Boretti, Chiara d'Afflitto e Carlo Vivoli, Firenze, EDIFIR, 2001; Claudio Rosati, "La festa delle Spighe. Il sogno di Niccolò Puccini nella Toscana del primo Ottocento", Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria, 1987; Vittorio Capponi, "Biografia Pistoiese o notizie della vita e delle opere dei Pistoiesi", Ristampa anastatica per la Forni editore di Bologna, pp. 321-328.
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Forse di origine sassone, i Puccini si stabilirono a Pistoia nel XIV sec., ricoprendo le principali cariche politiche. Il ramo della Genizia, uno dei tre in cui si era ripartito quello originale, raggiunse l'apice della ricchezza e del prestigio nel corso del secolo XVII, soprattutto grazie all'attività professionale di Giuseppe di Onofrio e del figlio Tommaso, medici di corte a Firenze. Grazie alle ricchezze accumulate, con decreto del 14 aprile 1755, venne loro concesso il patriziato. Fra i rappresentanti più illustri ricordiamo Tommaso di Domenico (1749-1811), direttore della Galleria degli Uffizi, e Niccolò di Giuseppe (1799-1852), che partecipò attivamente alla vita culturale e politica toscana vivendo in prima persona la breve stagione del liberalismo pistoiese. Aspetti più noti delle sue attività sono sicuramente quelli in ambito educativo, concretizzati nell'istituzione di un asilo infantile e nel costante interesse per l'Orfanotrofio di Pistoia che erigerà suo unico erede. Bibliografia: Giovanni Mazzei, "Stemmi ed insegne pistoiesi", Pistoia, Fedi, 1907; AA.VV., "Niccolò Puccini. Un intellettuale pistoiese nell'Europa del primo Ottocento", a cura di Elena Boretti, Chiara d'Afflitto e Carlo Vivoli, Firenze, EDIFIR, 2001; Claudio Rosati, "La festa delle Spighe. Il sogno di Niccolò Puccini nella Toscana del primo Ottocento", Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria, 1987; Vittorio Capponi, "Biografia Pistoiese o notizie della vita e delle opere dei Pistoiesi", Ristampa anastatica per la Forni editore di Bologna, pp. 321-328.
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