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| - Tra i più noti personaggi della famiglia Bertoli, attestata in Friuli dal sec. XVI, si ricordano i canonici Gio.Daniele (1633-1720) e Gio.Carlo (1637-1718) ed i loro nipoti: Daniele Antonio (1677-1743) e Gio.Domenico (1676-1763). Entrambi, lasciata al fratello primogenito Ludovico l'amministrazione dei beni paterni nell'area compresa tra San Daniele e Codroipo, si dedicarono alle arti liberali. I successi di Daniele, pittore alla corte di Vienna, meritarono alla famiglia il titolo di conti del S.R.I. e la signoria del feudo di Bribir in Ungheria. Gio.Domenico intraprese la carriera ecclesiastica ed affiancò lo zio Gio.Daniele, canonico nella chiesa di Aquileia. Nella sede patriarcale si dedicò per lunghi anni a studi storici ed archeologici; dalle sue raccolte prese origine il Museo lapidario di Aquileia. La famiglia, legatasi ad importanti casate friulane, si estinse con Bonifacio (1722-1804) che lasciò il patrimonio alle nipoti De Rinaldis. Bibliografia: L.A. MURATORI, Lettere inedite di L. Antonio Muratori a mons. Gian Domenico Bertoli, Udine, 1872; G. VALE, Gian Domenico Bertoli fondatore del Museo lapidario di Aquileia e l'opera sua, Vedelago, 1946; P. SOMEDA DE MARCO, Gian Domenico Bertoli e la sua terra natale, Pordenone, 1948; E. MARCHETTANO, Un viticoltore friulano del Settecento, Venezia, 1955; P. SOMEDA DE MARCO, Il ritratto di un friulano alla corte di Venezia, in "Atti dell'Accademia di Scienze Lettere e Arti di Udine", 1966-1969, pp. 223-228; F. BERTOLI, Alla ricerca degli avi. Notizie genealogiche e storiche della famiglia Bertoli, Mandello del Lario, 1979; Dizionario Biografico Friulano, a cura di G. NAZZI, Udine, 1992, pp.61-62.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Tra i più noti personaggi della famiglia Bertoli, attestata in Friuli dal sec. XVI, si ricordano i canonici Gio.Daniele (1633-1720) e Gio.Carlo (1637-1718) ed i loro nipoti: Daniele Antonio (1677-1743) e Gio.Domenico (1676-1763). Entrambi, lasciata al fratello primogenito Ludovico l'amministrazione dei beni paterni nell'area compresa tra San Daniele e Codroipo, si dedicarono alle arti liberali. I successi di Daniele, pittore alla corte di Vienna, meritarono alla famiglia il titolo di conti del S.R.I. e la signoria del feudo di Bribir in Ungheria. Gio.Domenico intraprese la carriera ecclesiastica ed affiancò lo zio Gio.Daniele, canonico nella chiesa di Aquileia. Nella sede patriarcale si dedicò per lunghi anni a studi storici ed archeologici; dalle sue raccolte prese origine il Museo lapidario di Aquileia. La famiglia, legatasi ad importanti casate friulane, si estinse con Bonifacio (1722-1804) che lasciò il patrimonio alle nipoti De Rinaldis. Bibliografia: L.A. MURATORI, Lettere inedite di L. Antonio Muratori a mons. Gian Domenico Bertoli, Udine, 1872; G. VALE, Gian Domenico Bertoli fondatore del Museo lapidario di Aquileia e l'opera sua, Vedelago, 1946; P. SOMEDA DE MARCO, Gian Domenico Bertoli e la sua terra natale, Pordenone, 1948; E. MARCHETTANO, Un viticoltore friulano del Settecento, Venezia, 1955; P. SOMEDA DE MARCO, Il ritratto di un friulano alla corte di Venezia, in "Atti dell'Accademia di Scienze Lettere e Arti di Udine", 1966-1969, pp. 223-228; F. BERTOLI, Alla ricerca degli avi. Notizie genealogiche e storiche della famiglia Bertoli, Mandello del Lario, 1979; Dizionario Biografico Friulano, a cura di G. NAZZI, Udine, 1992, pp.61-62.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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titolo nobiliare
| - conti di Bribir (Ungheria)
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Udine, Friuli centrale, Bribir (Ungheria)
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is ha produttore
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